Come diceva Woody Allen, " siamo tutti intelligenti", ma io di più, porto gli occhiali...
...in effetti si vede dove sono arrivato con la mia intelligenza!!!
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
giovedì 11 luglio 2019
martedì 9 luglio 2019
numero 39
Il brutto di questo tempo mutevole, e di queste improvvise folate di vento, é che , a costruire castelli in aria, la sera non sai mai dove vai a dormire!
domenica 7 luglio 2019
Tra le cose...
Tra le storie che ti volevo raccontare, cerco quelle positive, tanto per le cose negative basta seguire l'attualità.
Tra le cose che ti volevo raccontare...
... Cosa vuoi che ti racconti, delle mie corse in moto tra i ciottoli di quel sentiero non molto lontano da casa, dove andavo a scaricare tutta la mia energia di giovane uomo, e a casa mi ritrovavo sfiancato, e qualche volta pure appiedato, quando la mia vecchia moto si rifiutava di andare avanti e mi lasciava lì sul posto.
Corse in moto col vento tra i capelli, quando ancora c'erano, e non erano costretti dentro il casco, chissà poi perché a quei tempi non esisteva la sicurezza di oggi.
Auto senza cintura, tanto eravamo in pochi ad averla, e la compagnia sempre troppo grande e in numero superiore ai posti macchina; allora che si fa?
Dai che si va a fare quattro passi.
Ed ogni giorno una conquista, col mondo che diventava via via sempre più raggiungibile: prima si girava in bici, poi arrivarono i primi motorini, le prime moto, e poi finalmente le auto, e via a bere il caffè a Venezia, o al Bandiera Gialla.
Quante conquiste...
Che conquista la libertà!
Liberi di muoversi, di lasciare il proprio guscio ed andare alla conquista del mondo!
Vuoi che ti racconti delle mille persone incontrate durante il mio cammino?
Chissà a quanti ho lasciato un pò della mia energia, la mia gioia di vivere, io lo scemo del villaggio, il pagliaccio che amava far ridere le persone.
Il resto però te lo racconto un'altra volta, ora smetto e vi saluto tutti!
Tra le cose che ti volevo raccontare...
... Cosa vuoi che ti racconti, delle mie corse in moto tra i ciottoli di quel sentiero non molto lontano da casa, dove andavo a scaricare tutta la mia energia di giovane uomo, e a casa mi ritrovavo sfiancato, e qualche volta pure appiedato, quando la mia vecchia moto si rifiutava di andare avanti e mi lasciava lì sul posto.
Corse in moto col vento tra i capelli, quando ancora c'erano, e non erano costretti dentro il casco, chissà poi perché a quei tempi non esisteva la sicurezza di oggi.
Auto senza cintura, tanto eravamo in pochi ad averla, e la compagnia sempre troppo grande e in numero superiore ai posti macchina; allora che si fa?
Dai che si va a fare quattro passi.
Ed ogni giorno una conquista, col mondo che diventava via via sempre più raggiungibile: prima si girava in bici, poi arrivarono i primi motorini, le prime moto, e poi finalmente le auto, e via a bere il caffè a Venezia, o al Bandiera Gialla.
Quante conquiste...
Che conquista la libertà!
Liberi di muoversi, di lasciare il proprio guscio ed andare alla conquista del mondo!
Vuoi che ti racconti delle mille persone incontrate durante il mio cammino?
Chissà a quanti ho lasciato un pò della mia energia, la mia gioia di vivere, io lo scemo del villaggio, il pagliaccio che amava far ridere le persone.
Il resto però te lo racconto un'altra volta, ora smetto e vi saluto tutti!
sabato 6 luglio 2019
numero 37
"Potrebbe andare peggio; potrebbe piovere", come si diceva nel famoso film!
Chissà perché bisogna sempre accontentarsi, devi vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, devi vedere che qualcuno è messo peggio di te, e altre palle simili, racontate poi da chi vuol consolarti, e che sta meglio di te poi!
Ma che caspita, nel mondo c'è anche chi sta meglio di me, chi non ha mai avuto un giorno storto, o un portafoglio vuoto, chi è bello, bello, bello, ricco, ricco, ricco, pieno di donne e nessun problema per il suo domani.
O devo solo accontentarmi e non attirarmi altre sfighe?
Chissà perché bisogna sempre accontentarsi, devi vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, devi vedere che qualcuno è messo peggio di te, e altre palle simili, racontate poi da chi vuol consolarti, e che sta meglio di te poi!
Ma che caspita, nel mondo c'è anche chi sta meglio di me, chi non ha mai avuto un giorno storto, o un portafoglio vuoto, chi è bello, bello, bello, ricco, ricco, ricco, pieno di donne e nessun problema per il suo domani.
O devo solo accontentarmi e non attirarmi altre sfighe?
numero 36
Io chiedo a lor signori
di portar pazienza,
un giorno prenderò coscienza,
che di viver senza le mie cazzate,
si può restare senza.
di portar pazienza,
un giorno prenderò coscienza,
che di viver senza le mie cazzate,
si può restare senza.
30 febbraio
Morirò il 30 febbraio, non so ancora di che anno, ma il giorno è questo.
Quel giorno mi sveglierò, e sarò morto.
Mi sentirò leggero al risveglio, libero da quel corpo che alla fine non è altro che una custodia.
Soffrirò a vederti piangere, ma così e la vita, gioie e sofferenze, ma non essere troppo triste, io sarò ancora lì con te, non mi vedrai, ma avvertirai la mia presenza.
Anche se poi comincerò il mio viaggio per vedere se posso scegliere una nuova vita, non è la prima volta che mi reincarno.
Un'anima che vaga ...
E magari un giorno tornerò a trovarti, come nel " Paradiso può attendere", non sarò io, ma negli occhi di questo sconosciuto ti ritroverai.
Quel giorno mi sveglierò, e sarò morto.
Mi sentirò leggero al risveglio, libero da quel corpo che alla fine non è altro che una custodia.
Soffrirò a vederti piangere, ma così e la vita, gioie e sofferenze, ma non essere troppo triste, io sarò ancora lì con te, non mi vedrai, ma avvertirai la mia presenza.
Anche se poi comincerò il mio viaggio per vedere se posso scegliere una nuova vita, non è la prima volta che mi reincarno.
Un'anima che vaga ...
E magari un giorno tornerò a trovarti, come nel " Paradiso può attendere", non sarò io, ma negli occhi di questo sconosciuto ti ritroverai.
numero 35
Ho cercato mille volte di essere come tu volevi che io fossi...
...Ma sai veramente chi sono io?
La diversità non è qualcosa di bello?
Se tutto il mondo fosse uguale, non sarebbe noioso?
Catalogare tutto, credere che ci sia solo il bianco, o il nero, mentre ci sono mille sfumature di colori.
Un pò come quando si facevano le squadre per giocare a pallone da piccoli, nelle due squadre tu eri sempre l'ultimo ad essere scelto, anzi " tenetelo voi, perché noi poi si diventa troppo forti"!.
Sempre due squadre, o in questa o in quella.
Ma anche tu che leggi, ti chiederai: ma diverso come?
Curiosità o paura?
...Ma sai veramente chi sono io?
La diversità non è qualcosa di bello?
Se tutto il mondo fosse uguale, non sarebbe noioso?
Catalogare tutto, credere che ci sia solo il bianco, o il nero, mentre ci sono mille sfumature di colori.
Un pò come quando si facevano le squadre per giocare a pallone da piccoli, nelle due squadre tu eri sempre l'ultimo ad essere scelto, anzi " tenetelo voi, perché noi poi si diventa troppo forti"!.
Sempre due squadre, o in questa o in quella.
Ma anche tu che leggi, ti chiederai: ma diverso come?
Curiosità o paura?
mercoledì 3 luglio 2019
Volo 4
Niente, stasera pioggia o non pioggia, voglio ripartire in volo, tanto mal che vada mi colpisce un fulmine, e non sarebbe poi la prima volta.
Salgo sulla sedia, braccia pronte, manovra di decollo e via.
Destinazione mare.
Via sopra le nuvole, voglio vedere se li il cielo é ancora blu.
Volo libero, senza pensieri, senza meta, il mare é così generico, Trieste, Rimini, forse Sanremo, tanto a me che me frega, basta sia mare, non trovare colonna di auto, anzi passarci proprio sopra e giù con gli sberleffi.
Guardare tutti fermi, accaldati e stanchi, rassegnati ad essere ad un passo dalla meta e non riuscire a raggiungerla, mentre io...
.... Volo leggero ed ora sono già in spiaggia.
Il leggero profumo del mare che ti riempie le narici, il sole che piano piano scompare all'orizzonte, voli di uccelli a cercare prede, le ultime persone che si attardano a vivere gli ultimi attimi di questa giornata di sole, i bagnini che chiudono gli ombrelloni e raccolgono tutto per la prossima giornata, poi il silenzio, per me niente happy hour, spiagge attrezzate con dj e balli scatenati, solo silenzio, rumore di onde e leggera brezza dal mare.
Passeggio lentamente in riva al mare lasciandomi bagnare i piedi dal mare e sentendo la spiaggia umida.
Sento i brividi, non è sicuramente freddo, ma forse sarà il momento, qualche pensiero strano, perché poi sai puoi volare via dove vuoi, ma i tuoi pensieri purtroppo non si disperdono in volo.
Che poi non pensate siano solo i pensieri brutti a rincorrerti, a volte i ricordi più belli magari vengono fuori così, quasi senza accorgertene, sono messi lì alla rinfusa dentro qualche angolo della tua mente, e poi all'improvviso si palesano e ti vien da ridere, non ricordavo questi ricordi.
Magari stessa spiaggia, quattro amici armati di bottiglia di vino nascosta dentro un sacchetto di carta, perché a quei tempi, non era tanto figo bere, passeggiata serale lungo la spiaggia sperando ci sia qualche tipa che ti sta aspettando, non sa quando, ma è sicura che prima o poi la incontrerai.
Che poi la vita e sempre così strana, una porta si apre verso l'entrata o l' uscita dalla vita di qualcun'altra.
Adesso comincio a pensare troppo, meglio riprendere a volare.
Salgo sulla sedia, braccia pronte, manovra di decollo e via.
Destinazione mare.
Via sopra le nuvole, voglio vedere se li il cielo é ancora blu.
Volo libero, senza pensieri, senza meta, il mare é così generico, Trieste, Rimini, forse Sanremo, tanto a me che me frega, basta sia mare, non trovare colonna di auto, anzi passarci proprio sopra e giù con gli sberleffi.
Guardare tutti fermi, accaldati e stanchi, rassegnati ad essere ad un passo dalla meta e non riuscire a raggiungerla, mentre io...
.... Volo leggero ed ora sono già in spiaggia.
Il leggero profumo del mare che ti riempie le narici, il sole che piano piano scompare all'orizzonte, voli di uccelli a cercare prede, le ultime persone che si attardano a vivere gli ultimi attimi di questa giornata di sole, i bagnini che chiudono gli ombrelloni e raccolgono tutto per la prossima giornata, poi il silenzio, per me niente happy hour, spiagge attrezzate con dj e balli scatenati, solo silenzio, rumore di onde e leggera brezza dal mare.
Passeggio lentamente in riva al mare lasciandomi bagnare i piedi dal mare e sentendo la spiaggia umida.
Sento i brividi, non è sicuramente freddo, ma forse sarà il momento, qualche pensiero strano, perché poi sai puoi volare via dove vuoi, ma i tuoi pensieri purtroppo non si disperdono in volo.
Che poi non pensate siano solo i pensieri brutti a rincorrerti, a volte i ricordi più belli magari vengono fuori così, quasi senza accorgertene, sono messi lì alla rinfusa dentro qualche angolo della tua mente, e poi all'improvviso si palesano e ti vien da ridere, non ricordavo questi ricordi.
Magari stessa spiaggia, quattro amici armati di bottiglia di vino nascosta dentro un sacchetto di carta, perché a quei tempi, non era tanto figo bere, passeggiata serale lungo la spiaggia sperando ci sia qualche tipa che ti sta aspettando, non sa quando, ma è sicura che prima o poi la incontrerai.
Che poi la vita e sempre così strana, una porta si apre verso l'entrata o l' uscita dalla vita di qualcun'altra.
Adesso comincio a pensare troppo, meglio riprendere a volare.
lunedì 1 luglio 2019
domenica 30 giugno 2019
numero 33
Chissà quanto tempo passiamo a cercare qualcosa, poi a me le statistiche piacciono molto, alle medie mi dissero che avevo attitudini teorico speculative ( che vuol dire?), a cercare qualcuno, quante strade percorse, quante vite incrociate, sfiorate o vissute assieme, magari il tempo di una fermata, o di una breve relazione.
Chissà quante persone conservano ricordi di noi, magari qualcuno popola i nostri incubi, qualcuno è nascosto in fondo al nostro cuore.
Sarebbe bello sapere che il tuo sorriso, o una tua parola, hanno dato gioia a qualcuno, pur con tutto il tuo bagaglio di situazioni difficili, trovi ancora qualcuno che ti dice che, col tuo svaccare tutto, riesci a tirar su il morale a chi ti sta vicino.
Devi vivere con gioia, ricordalo!!!
Ora potrei per buttare tutto in vacca, dirti che se non vivi con gioia, va bene anche Katia, Deborah, o chi vuoi tu, ma ricordati La Gioia!!!
Chissà quante persone conservano ricordi di noi, magari qualcuno popola i nostri incubi, qualcuno è nascosto in fondo al nostro cuore.
Sarebbe bello sapere che il tuo sorriso, o una tua parola, hanno dato gioia a qualcuno, pur con tutto il tuo bagaglio di situazioni difficili, trovi ancora qualcuno che ti dice che, col tuo svaccare tutto, riesci a tirar su il morale a chi ti sta vicino.
Devi vivere con gioia, ricordalo!!!
Ora potrei per buttare tutto in vacca, dirti che se non vivi con gioia, va bene anche Katia, Deborah, o chi vuoi tu, ma ricordati La Gioia!!!
Vengo
Vengo ora a chiedervi, miei signori: perché passare del tempo a scrivere senza poter scalfire ciò che ti sta accanto?
Scultore che batte il suo scalpello e non lascia traccia sulla pietra?
Pittore davanti a una tela vuota, col pennello che lascia cadere il colore?
Vengo a chiedervi, miei signori, se ho veramente qualcosa da dire, o sono soltanto un'altro come tanti altri...
... Come ho già detto: scrittore o dispensatore di pensieri, pensati e scritti a cazzo?
Scultore che batte il suo scalpello e non lascia traccia sulla pietra?
Pittore davanti a una tela vuota, col pennello che lascia cadere il colore?
Vengo a chiedervi, miei signori, se ho veramente qualcosa da dire, o sono soltanto un'altro come tanti altri...
... Come ho già detto: scrittore o dispensatore di pensieri, pensati e scritti a cazzo?
Volo 3
Torno a salire sulla mia sedia, la mia pista di decollo, mi guardo un pò attorno, penso...
... Destinazione?
Volo libero, destinazione ovunque, come nelle canzoni.
Volo solo?
Tu sai volare?
Prenditi una sedia e prova!
Agita forte le braccia e via!
Vuoi venire con me?
... Destinazione?
Volo libero, destinazione ovunque, come nelle canzoni.
Volo solo?
Tu sai volare?
Prenditi una sedia e prova!
Agita forte le braccia e via!
Vuoi venire con me?
sabato 29 giugno 2019
Volo 2
... Poi vorrei lanciarmi in voli sempre più lunghi, ma prima devo rendere le mie braccia più forti, magari, se mentre sono in volo, mi viene un crampo? Sono fottuto!
Meglio pensare anche a qualcosa per la mia sicurezza: un'assicurazione?
Vorrei volare e tornare a Parigi, ma per questo, prima dovrei insegnare il volo anche a te...
Meglio pensare anche a qualcosa per la mia sicurezza: un'assicurazione?
Vorrei volare e tornare a Parigi, ma per questo, prima dovrei insegnare il volo anche a te...
numero 31
Quando sei senza soldi, tutti ti dicono : basta la salute; si è vero, se manca quella siamo fritti, ma avete mai provato a passare per negozi e, al momento di pagare, dire che siete pieni di salute?
Imprevisti
Nell'attraversar il viottolo t'eri
tutto impegnato,
povero scarabeo dorato.
Lei nelle chiacchiere,
troppo impegnata,
col suo tallon,
la tua vita ha terminata.
tutto impegnato,
povero scarabeo dorato.
Lei nelle chiacchiere,
troppo impegnata,
col suo tallon,
la tua vita ha terminata.
venerdì 28 giugno 2019
Volo
Adesso provo a salire sulla sedia, come quand'ero bambino, voglio vedere com'è il mondo da quassù.
Poi voglio provare a battere velocemente le braccia e vedere se riesco a librarmi libero nel cielo; quante volte l'ho sognato da piccolo!
Muovere velocemente le braccia e piano piano staccarsi dalla sedia, mentre il mondo comincia a farsi più piccolo.
Quel sottile svanimento che viene ogni volta ti alzi in volo, un rimestio nello stomaco, una sottile paura, e poi via liberi.
Un volo breve, giusto per capire fino a dove posso arrivare, e di nuovo giù, per preparare il prossimo volo.
Batto le braccia ancora e via verso dove?
Voglio seguire il sole per vedere dove se ne va a dormire, ma poi mi distraggo e seguo un volo di rondini, poi più su fino a sfiorare il blu ( come diceva Renato Zero), e via in picchiata, ora voglio salire sulla cima della montagna più alta, sentire il silenzio perfetto, o meglio i mille rumori che provoca il vento tra le rocce, chissà magari pure le nuvole fanno rumore quando cozzano contro le cime.
Volare libero...
... continua?
Poi voglio provare a battere velocemente le braccia e vedere se riesco a librarmi libero nel cielo; quante volte l'ho sognato da piccolo!
Muovere velocemente le braccia e piano piano staccarsi dalla sedia, mentre il mondo comincia a farsi più piccolo.
Quel sottile svanimento che viene ogni volta ti alzi in volo, un rimestio nello stomaco, una sottile paura, e poi via liberi.
Un volo breve, giusto per capire fino a dove posso arrivare, e di nuovo giù, per preparare il prossimo volo.
Batto le braccia ancora e via verso dove?
Voglio seguire il sole per vedere dove se ne va a dormire, ma poi mi distraggo e seguo un volo di rondini, poi più su fino a sfiorare il blu ( come diceva Renato Zero), e via in picchiata, ora voglio salire sulla cima della montagna più alta, sentire il silenzio perfetto, o meglio i mille rumori che provoca il vento tra le rocce, chissà magari pure le nuvole fanno rumore quando cozzano contro le cime.
Volare libero...
... continua?
mercoledì 26 giugno 2019
numero 30
Cari miei diari, quante volte avete dovuto sentire le mie fisime, le mie paranoie, la mia crisi esistenziale, il ragazzo che si trasformava piano piano in un giovane uomo.
Quanti scritti per lei, lei che poi aveva un nome dentro al mio cuore, il primo innamoramento, talmente imbranato da non riuscire a parlarle, altri tempi.
E poi la continua ricerca di qualcuno che si accorgesse di me, mentre ero il primo a nascondermi.
E giù con tutte le menate sul futuro, troppo impegnati a pensarlo, e poi toppo impegnati a viverlo, sto futuro.
Futuro che andando avanti a testa bassa è diventato passato.
Il nostro futuro è ormai alle nostre spalle.
Cari diari rimasti li nel cassetto per troppi anni, e che ora mi chiedo perché vi ho conservato.
Un pensiero però lo rivolgo a chi è giovane: ricordati che tutto ciò che ti fa dannare adesso, noi l'abbiamo già vissuto, perché cambiano i tempi, ma la fatica di crescere resta uguale, almeno per qualcuno.
Quanti scritti per lei, lei che poi aveva un nome dentro al mio cuore, il primo innamoramento, talmente imbranato da non riuscire a parlarle, altri tempi.
E poi la continua ricerca di qualcuno che si accorgesse di me, mentre ero il primo a nascondermi.
E giù con tutte le menate sul futuro, troppo impegnati a pensarlo, e poi toppo impegnati a viverlo, sto futuro.
Futuro che andando avanti a testa bassa è diventato passato.
Il nostro futuro è ormai alle nostre spalle.
Cari diari rimasti li nel cassetto per troppi anni, e che ora mi chiedo perché vi ho conservato.
Un pensiero però lo rivolgo a chi è giovane: ricordati che tutto ciò che ti fa dannare adesso, noi l'abbiamo già vissuto, perché cambiano i tempi, ma la fatica di crescere resta uguale, almeno per qualcuno.
numero 29
E il tempo passa, e la voglia di fermarlo con cui ho sempre combattuto.
Fermare il tempo in una foto, in un pensiero raccolto su di una pagina, illusioni.
Ogni momento va vissuto intensamente, oggi, questo istante, quando tu lo leggerai, sarà già passato.
Fermate il mondo, voglio scendere un attimo.
Lasciatemi riavvolgere il nastro della mia vita, solo per poter cancellare qualche errore, il resto lasciatelo così com'e.
Fermare il tempo in una foto, in un pensiero raccolto su di una pagina, illusioni.
Ogni momento va vissuto intensamente, oggi, questo istante, quando tu lo leggerai, sarà già passato.
Fermate il mondo, voglio scendere un attimo.
Lasciatemi riavvolgere il nastro della mia vita, solo per poter cancellare qualche errore, il resto lasciatelo così com'e.
martedì 25 giugno 2019
numero 28
Il prossimo passo per me, sarebbe avere un contatto diretto con chi mi legge: sto chiedendo troppo?
domenica 23 giugno 2019
dal mio diario 7
Dal mio diario
Il muro ( poesia positiva)
Dietro l'angolo c'è una luce,
dietro l'angolo c'è una forte luce.
La luce ti invita,
ti porta a guardare
da dove esse provenga.
Volti l'angolo
e guardi.
La luce forte ti abbaglia,
sembra impedirti di vedere
da dove provenga.
Poi,
d'un tratto,
tutto diventa buio,
sembra sia scesa la morte,
lì dietro l'angolo.
Guardi meglio,
riesci a distinguere qualcosa,
la in fondo:
è un muro, solo un muro.
Ti avvicini,
scali il muro,
e salti di là;
di nuovo il buio,
un buio strano ti avvolge,
il buio ti inghiotte,
il buio lì è strano.
Annaspi con la mano attorno a te,
cercando un appiglio, qualcosa,
ma lì è tutto buio.
Il buio ti inghiotte,
il buio ti porta via.
Chiudi gli occhi...
... ed è finita.
Il muro ( poesia positiva)
Dietro l'angolo c'è una luce,
dietro l'angolo c'è una forte luce.
La luce ti invita,
ti porta a guardare
da dove esse provenga.
Volti l'angolo
e guardi.
La luce forte ti abbaglia,
sembra impedirti di vedere
da dove provenga.
Poi,
d'un tratto,
tutto diventa buio,
sembra sia scesa la morte,
lì dietro l'angolo.
Guardi meglio,
riesci a distinguere qualcosa,
la in fondo:
è un muro, solo un muro.
Ti avvicini,
scali il muro,
e salti di là;
di nuovo il buio,
un buio strano ti avvolge,
il buio ti inghiotte,
il buio lì è strano.
Annaspi con la mano attorno a te,
cercando un appiglio, qualcosa,
ma lì è tutto buio.
Il buio ti inghiotte,
il buio ti porta via.
Chiudi gli occhi...
... ed è finita.
numero 25
Pensiero positivo
C'è chi ti dice che tutto questo è normale:
sarà,
ma comunque è dura lo stesso.
C'è chi ti dice che tutto questo è normale:
sarà,
ma comunque è dura lo stesso.
dal mio diario 6
Dal mio diario
Ricordi?
Momenti belli,
momenti fissati nel vento...
...che non li riporterà più.
Forse li donerà ad altri,
con la generosità stravagante di un vecchio sovrano.
Momenti ora perduti
in qualche strada del tempo.
Ricordi?
Momenti belli,
momenti fissati nel vento...
...che non li riporterà più.
Forse li donerà ad altri,
con la generosità stravagante di un vecchio sovrano.
Momenti ora perduti
in qualche strada del tempo.
dal mio diario 5
Dal mio diario
Se sai veramente cos'è l'amicizia,
guarda dietro a te,
potrebbe esserci qualcuno...
...solo
Se sai veramente cos'è l'amicizia,
guarda dietro a te,
potrebbe esserci qualcuno...
...solo
dal mio diario 4
E mentre rileggo i miei diari, e speravo di aver trovato una miniera d'oro, mi accorgo sempre più di quanto erano solo uno sfogo.
Mi sembra di dover giudicare me stesso diciottenne!
Mi chiedo se era una terapia per superare la solitudine, o era un isolarsi dal mondo a riflettere.
Vi faccio un esempio.
Perché?
Mi sono accorto che non valgo nulla...
Non valgo nulla,
ne' come amico,
ne' in qualsiasi altra cosa.
Sono proprio una nullità,
e che ci posso fare.
E' brutto, è crudele,
arrivare fino a qui,
e non essere ancora niente,
ma perché?
Perché?
Perché?
Oggi 22/06/2019
Ma dai non ti preoccupare, quanti anni sono passati da allora, quasi 40, bestia, ma non è cambiato nulla, caro il mio io giovane, se ne sono andati solo i capelli, gli anni e i tuoi sogni...
Mi sembra di dover giudicare me stesso diciottenne!
Mi chiedo se era una terapia per superare la solitudine, o era un isolarsi dal mondo a riflettere.
Vi faccio un esempio.
Perché?
Mi sono accorto che non valgo nulla...
Non valgo nulla,
ne' come amico,
ne' in qualsiasi altra cosa.
Sono proprio una nullità,
e che ci posso fare.
E' brutto, è crudele,
arrivare fino a qui,
e non essere ancora niente,
ma perché?
Perché?
Perché?
Oggi 22/06/2019
Ma dai non ti preoccupare, quanti anni sono passati da allora, quasi 40, bestia, ma non è cambiato nulla, caro il mio io giovane, se ne sono andati solo i capelli, gli anni e i tuoi sogni...
sabato 22 giugno 2019
numero 24
Da quando non ricordo, ma per quel che ricordo ogni persona che incontravo, e non conoscevo, la chiamavo Ernesto.
Mi è capitato pure di chiamare Ernesta una ragazza, e poi che lei mi chiedesse come potessi conoscere il suo nome..
Non so, per me Ernesto aveva un certo non so che...
... E poi ha teatro ho avuto la folgorazione: " il piacere di chiamarsi Ernesto".
Sono solo coincidenze?
Mi è capitato pure di chiamare Ernesta una ragazza, e poi che lei mi chiedesse come potessi conoscere il suo nome..
Non so, per me Ernesto aveva un certo non so che...
... E poi ha teatro ho avuto la folgorazione: " il piacere di chiamarsi Ernesto".
Sono solo coincidenze?
venerdì 21 giugno 2019
numero 23
Le parole, masticare le parole, per poterne gustare appieno il significato.
Quante volte diciamo parole senza dare peso a quello che diciamo?
Quante volte cervello e lingua sono sconnessi, quasi se si potesse dire sempre quello che si vuole, senza curarsi di nulla.
Sfoghi, si va bene, ma sfoghi per far male a qualcuno?
Che poi oggi, purtroppo, le nostre parole rimangono, e saranno trovate quando qualcuno ci vorrà far pagare qualcosa, o ridicolizzarci.
Quante volte diciamo parole senza dare peso a quello che diciamo?
Quante volte cervello e lingua sono sconnessi, quasi se si potesse dire sempre quello che si vuole, senza curarsi di nulla.
Sfoghi, si va bene, ma sfoghi per far male a qualcuno?
Che poi oggi, purtroppo, le nostre parole rimangono, e saranno trovate quando qualcuno ci vorrà far pagare qualcosa, o ridicolizzarci.
mercoledì 19 giugno 2019
domenica 16 giugno 2019
lo sfigatello
Lo sfigatello.
Lo sfigatello, così mi piaceva farmi chiamare.
Non sono mai stato troppo propenso a credere nella sfiga, o meno volgarmente nella sfortuna, ma una serie di avvenimenti negativi, mi fecero quasi ricredere.
Un giorno comprai un doppio lp, sono 2 vinili per voi dell'epoca moderna, ma una volta portato a casa, mi accorsi che erano tutti e due uguali, praticamente come mi dissero poi in negozio, una cosa che capita una volta su un milione.
Come regalo per la mia promozione, e con i soldi ricevuti con lo stipendio per il lavoro fatto durante l'estate, decisi di prendermi un bell'impianto stereo portatile, e immaginate come mai, ma anche qui un caso su un milione, dovetti farmelo cambiare.
Ad una pesca di beneficenza, il premio più ambito era una bellissima bicicletta, aveva il numero 1000, io pescai il 999 ed il 1001.
Alla visita di leva dovetti recarmi all'ospedale per una visita di controllo agli occhi, la visita che di solito durava 3 giorni, per me fu di 8 giorni, con l' esito che di 13 persone in attesa si diffuse la notizia che 12 erano riformati e un unico abile, chi fu l'unico abile?
Lo sfigatello, così mi piaceva farmi chiamare.
Non sono mai stato troppo propenso a credere nella sfiga, o meno volgarmente nella sfortuna, ma una serie di avvenimenti negativi, mi fecero quasi ricredere.
Un giorno comprai un doppio lp, sono 2 vinili per voi dell'epoca moderna, ma una volta portato a casa, mi accorsi che erano tutti e due uguali, praticamente come mi dissero poi in negozio, una cosa che capita una volta su un milione.
Come regalo per la mia promozione, e con i soldi ricevuti con lo stipendio per il lavoro fatto durante l'estate, decisi di prendermi un bell'impianto stereo portatile, e immaginate come mai, ma anche qui un caso su un milione, dovetti farmelo cambiare.
Ad una pesca di beneficenza, il premio più ambito era una bellissima bicicletta, aveva il numero 1000, io pescai il 999 ed il 1001.
Alla visita di leva dovetti recarmi all'ospedale per una visita di controllo agli occhi, la visita che di solito durava 3 giorni, per me fu di 8 giorni, con l' esito che di 13 persone in attesa si diffuse la notizia che 12 erano riformati e un unico abile, chi fu l'unico abile?
sabato 15 giugno 2019
dal mio diario 3
Dal mio diario
Tra le varie cose che ho scritto, ci sono un paio di testi di canzoni, che purtroppo non sono state mai pubblicate, azz..
Guerrieri della notte
Notte oscura, notte buia
fari nell'oscurità
ecco, ora loro sono quà,
guerrieri della notte
cavalieri di un tempo perduto
in sella ai loro cavalli di metallo
E loro sono qua'
guerrieri di una notte senza pietà
Il rombo delle loro moto
si spande per la città,
questa notte sara' la loro notte
Ma niente paura
questi guerrieri non hanno armi,
questi guerrieri combattono una guerra
senza armi
una guerra senza eroi
I guerrieri della notte sono qua'
per combattere la solitudine
per sfogare la propria rabbia
E questa notte sarà la loro notte,
ma non aver paura, non chiuderti in casa,
corri fuori nella strada
inforca la tua moto,
e combatti anche tu la tua solitudine,
e anche tu sarai...
....guerriero
La natura soffre
Quattro muri di cemento
questa la tua realtà
Dei fiori di carta
rallegrano il tuo mondo
Vattene,
vattene via da lì
cerca la natura
trovala se puoi
Scappa
corri oltre il muro di cemento,
esci dal tuo mondo
e dimentica tutto
Guarda
là, dietro quel muro,
c'è la natura
E dietro quel muro vedi i fiori
trovi gli alberi, ma sono strani
sembrano soffrire
La natura soffre, la natura muore
vittima di un mondo
troppo crudele
Il verde degli alberi,
il colore dei fiori,
è strano
Lì la natura
è sottoposta alla crudeltà dell'uomo,
l'uomo che la distrugge,
che la fa scomparire a poco a poco.
La natura soffre,
la natura muore,
vittima di un mondo troppo crudele...
... non lasciarla morire
La natura è tua,
la natura è la tua vita,
difendila...
... difendila,
non lasciarla morire
mai
Tra le varie cose che ho scritto, ci sono un paio di testi di canzoni, che purtroppo non sono state mai pubblicate, azz..
Guerrieri della notte
Notte oscura, notte buia
fari nell'oscurità
ecco, ora loro sono quà,
guerrieri della notte
cavalieri di un tempo perduto
in sella ai loro cavalli di metallo
E loro sono qua'
guerrieri di una notte senza pietà
Il rombo delle loro moto
si spande per la città,
questa notte sara' la loro notte
Ma niente paura
questi guerrieri non hanno armi,
questi guerrieri combattono una guerra
senza armi
una guerra senza eroi
I guerrieri della notte sono qua'
per combattere la solitudine
per sfogare la propria rabbia
E questa notte sarà la loro notte,
ma non aver paura, non chiuderti in casa,
corri fuori nella strada
inforca la tua moto,
e combatti anche tu la tua solitudine,
e anche tu sarai...
....guerriero
La natura soffre
Quattro muri di cemento
questa la tua realtà
Dei fiori di carta
rallegrano il tuo mondo
Vattene,
vattene via da lì
cerca la natura
trovala se puoi
Scappa
corri oltre il muro di cemento,
esci dal tuo mondo
e dimentica tutto
Guarda
là, dietro quel muro,
c'è la natura
E dietro quel muro vedi i fiori
trovi gli alberi, ma sono strani
sembrano soffrire
La natura soffre, la natura muore
vittima di un mondo
troppo crudele
Il verde degli alberi,
il colore dei fiori,
è strano
Lì la natura
è sottoposta alla crudeltà dell'uomo,
l'uomo che la distrugge,
che la fa scomparire a poco a poco.
La natura soffre,
la natura muore,
vittima di un mondo troppo crudele...
... non lasciarla morire
La natura è tua,
la natura è la tua vita,
difendila...
... difendila,
non lasciarla morire
mai
venerdì 14 giugno 2019
numero 21
Mi piace immaginare ogni giorno della nostra vita, come un foglio di carta da impilare uno sopra all'altro...
... l'ultimo farà cadere la pila di fogli.
... l'ultimo farà cadere la pila di fogli.
dal mio diario 2
Dal mio diario
Discussione
Dai mettiamoci a discutere io e te.
Io sento la voglia di domandarti qualcosa, amico mio.
Tu caro amico cerchi il bene, non è vero?
Come sono contento, perché di bene non ce n'è, in questo momento.
Ahah,ah.
Come sono contento di vederti così, in questo momento, di vederti lottare per scacciare me, il Male.
Ma che credi di fare?
Io sono parte di tutti, la vittoria oramai è mia, Io sono il Male.
Non mi vedi attorno a te?
Non vedi quante persone cadono nella mia rete?
E adesso, che vuoi fare, dai sentiamo cos'hai da dire.
Ecco, caro amico Male, io ti devo parlare, non è vero che la vittoria è tua ormai, io non mi sono arreso.
Finché ci sarà qualcuno che crede nel bene, si potrà sempre sperare di cacciare te, il Male!
Nota dell' autore: Vorrei cambiare il titolo in speranza, anche perché, pur vivendo in momenti bui, si riesce a vedere sempre uno sprazzo di luce, tra le nubi che ci circondano.
Discussione
Dai mettiamoci a discutere io e te.
Io sento la voglia di domandarti qualcosa, amico mio.
Tu caro amico cerchi il bene, non è vero?
Come sono contento, perché di bene non ce n'è, in questo momento.
Ahah,ah.
Come sono contento di vederti così, in questo momento, di vederti lottare per scacciare me, il Male.
Ma che credi di fare?
Io sono parte di tutti, la vittoria oramai è mia, Io sono il Male.
Non mi vedi attorno a te?
Non vedi quante persone cadono nella mia rete?
E adesso, che vuoi fare, dai sentiamo cos'hai da dire.
Ecco, caro amico Male, io ti devo parlare, non è vero che la vittoria è tua ormai, io non mi sono arreso.
Finché ci sarà qualcuno che crede nel bene, si potrà sempre sperare di cacciare te, il Male!
Nota dell' autore: Vorrei cambiare il titolo in speranza, anche perché, pur vivendo in momenti bui, si riesce a vedere sempre uno sprazzo di luce, tra le nubi che ci circondano.
dal mio diario 1
Dal mio diario
Vivere oggi
E ti senti depresso, vedendo quello che ti circonda.
Il cemento ti assilla, la tua aria è lo scarico di una industria, il tuo prato,
un giardino d'asfalto.
Non riesci a trovare attorno a te qualcosa di naturale.
E allora cosa fare, per continuare?
Non si può continuare così, ma si può forse cambiare?
Ma ora prova a pensare: non vedi tutto questo male che ti circonda, non ti da forse il necessario
per vivere?
Quel fumo, esce dalla fabbrica in cui lavori, quel cemento ripara te e la tua famiglia.
E allora?
Profetico, ero profetico allora, ma adesso?
Vivere oggi
E ti senti depresso, vedendo quello che ti circonda.
Il cemento ti assilla, la tua aria è lo scarico di una industria, il tuo prato,
un giardino d'asfalto.
Non riesci a trovare attorno a te qualcosa di naturale.
E allora cosa fare, per continuare?
Non si può continuare così, ma si può forse cambiare?
Ma ora prova a pensare: non vedi tutto questo male che ti circonda, non ti da forse il necessario
per vivere?
Quel fumo, esce dalla fabbrica in cui lavori, quel cemento ripara te e la tua famiglia.
E allora?
Profetico, ero profetico allora, ma adesso?
Pensieri del mattino
Poi rileggo ciò che ho scritto nel mio primo diario, e mi chiedo se non era il caso di lasciarlo a prender polvere, dove è rimasto per tutti questi anni, mi chiedo se il mondo ha ancora bisogno di poesia, e in particolare della mia poesia, che tra l'altro è sempliciotta, come può essere la scrittura di un ragazzo in età scolastica, ma poi mi chiedo, come sempre, cosa rende bello ciò che è scritto, non sto solo mettendomi alla berlina?
Ok scrivere un blog in parte è questo, parlare di se stessi, avere qualcosa da raccontare, sperando ci sia qualcuno che abbia la voglia di restare ad ascoltarti...pardon, ti stare a leggerti.
Pensieri del mattino.
Ok scrivere un blog in parte è questo, parlare di se stessi, avere qualcosa da raccontare, sperando ci sia qualcuno che abbia la voglia di restare ad ascoltarti...pardon, ti stare a leggerti.
Pensieri del mattino.
giovedì 13 giugno 2019
Cassetto
Ho trovato, nel classico cassetto dei ricordi, il mio primo diario, quaderno di poesie, ve lo propongo così come l'ho scritto.
Le mie poesie ( diario di un timido)
Ho voluto raccogliere in questo quaderno le mie poesie, quattro parole uscite dal cuore e messe in versi, qualcosa di molto semplice, qualcosa che mi ha accompagnato dai 15 anni in su, dalla prima cotta in poi.
Ho voluto raccogliere tutte le mie poesie, alcune nate così per caso, nate in seguito ad un sentimento che è durato un momento, nate grazie ad un pò di allegria, così per magia, altre nate con lo sforzo di scrivere per qualcosa o qualcuno, nate con lo sforzo che dimostrano tra le parole.
Tutto questo ho voluto raccoglierlo per lasciarlo a chi lo volesse leggere, per dare loro la prova che non sono i soli ad avere questi problemi, per dimostrare che non sono i soli a veder cadere le sicurezze della fanciullezza, per passare ad una situazione in cui padrona è l'incertezza, una situazione che passerà, e che verrà ricordata con un senso di nostalgie tempo futuro.
Questo diario è per te.
Notte stellata
Notte stellata, il dolce sogno
di una ragazza innamorata.
Notte di stelle, in cui due innamorati
cercano di scoprire le più belle.
Dolce notte stellata, ci sei ancora, anche se
la povera città si è già addormentata.
Autocritica
Forse un pò banale...
... io scrittore sentimentale.
Scrittore che scrive col suo cuore
dolci parole d'amore.
Le mie poesie ( diario di un timido)
Ho voluto raccogliere in questo quaderno le mie poesie, quattro parole uscite dal cuore e messe in versi, qualcosa di molto semplice, qualcosa che mi ha accompagnato dai 15 anni in su, dalla prima cotta in poi.
Ho voluto raccogliere tutte le mie poesie, alcune nate così per caso, nate in seguito ad un sentimento che è durato un momento, nate grazie ad un pò di allegria, così per magia, altre nate con lo sforzo di scrivere per qualcosa o qualcuno, nate con lo sforzo che dimostrano tra le parole.
Tutto questo ho voluto raccoglierlo per lasciarlo a chi lo volesse leggere, per dare loro la prova che non sono i soli ad avere questi problemi, per dimostrare che non sono i soli a veder cadere le sicurezze della fanciullezza, per passare ad una situazione in cui padrona è l'incertezza, una situazione che passerà, e che verrà ricordata con un senso di nostalgie tempo futuro.
Questo diario è per te.
Notte stellata
Notte stellata, il dolce sogno
di una ragazza innamorata.
Notte di stelle, in cui due innamorati
cercano di scoprire le più belle.
Dolce notte stellata, ci sei ancora, anche se
la povera città si è già addormentata.
Autocritica
Forse un pò banale...
... io scrittore sentimentale.
Scrittore che scrive col suo cuore
dolci parole d'amore.
numero 20
Che figata, come si usa dire oggi, sembra che qualcuno stia leggendo quello che scrivo, ho l'ego alle stelle!
mercoledì 12 giugno 2019
numero 19
Seduto ad aspettare, questa sembra ormai essere la mia vita.
Aspettare, il lento trascorrere del tempo.
Aspettare...
Poli
Pensieri positivi del giorno: mi sono alzato e pensavo fosse un giorno positivo, ho cercato di essere positivo, anche quando la giornata girava storta, ho pensato positivo, ma mi sa che stamattina quando mi sono alzato devo avere invertito i poli.
numero 18
Come è strano il nostro passare più tempo della nostra vita a litigare che a rimanere tranquilli.
Forse poi quando dicevano fate l'amore non fate la guerra, non era poi così un'utopia.
Siamo sempre lì a voler dimostrare di essere migliori degli altri, prevaricare è l'aggettivo giusto.
"Io sono" e gli altri nulla.
Forse poi quando dicevano fate l'amore non fate la guerra, non era poi così un'utopia.
Siamo sempre lì a voler dimostrare di essere migliori degli altri, prevaricare è l'aggettivo giusto.
"Io sono" e gli altri nulla.
Interessante
Cosa rende interessante ciò che si scrive?
Qual'è la cosa che può attirare il lettore?
Per attirare un maschio non occorre scrivere su un blog, basta solo qualche immagine scollacciata, per attirare una donna, basterebbe scrivere del gossip.
Ma siamo solo a questi livelli?
Non ci sono altre cose da dire?
Basta guardarsi un pò attorno per capire che ci sono mille altre cose di cui parlare.
Parliamo di amore, di amore quello vero, di amore per le persone, per gli animali o amare una vacanza, che ne so, un tramonto in riva al mare, un silenzio sulla sommità di una montagna, la pace che si ritrova in certi luoghi.
Amo passeggiare, amo leggere un libro, amo vedere un film, amo scrivere, amo passare del tempo con te a parlare e a ridere come degli stupidi per cazzate.
Amo quando siamo seduti al tavolo di un ristorante, e mentre gli altri commensali sono in silenzio e magari stanno guardando il telefono, noi siamo li a ridere.
Per cosa poi, per come ci va a volte avremmo più cose per cui piangere, che cose per cui ridere; ma tanto noi siamo stupidi e ridiamo.
Amo quando posso farti una sorpresa, magari un piccolo viaggio, un mazzo di fiori, un paio di scarpe nuove.
Che poi quello che scrivo magari è rivolto solo a una persona, ma basta che tu ritrovi un attimo incutesti post, o magari ti ho aiutato per un secondo a volare via con la fantasia, e allora vale la pena di scrivere.
Qual'è la cosa che può attirare il lettore?
Per attirare un maschio non occorre scrivere su un blog, basta solo qualche immagine scollacciata, per attirare una donna, basterebbe scrivere del gossip.
Ma siamo solo a questi livelli?
Non ci sono altre cose da dire?
Basta guardarsi un pò attorno per capire che ci sono mille altre cose di cui parlare.
Parliamo di amore, di amore quello vero, di amore per le persone, per gli animali o amare una vacanza, che ne so, un tramonto in riva al mare, un silenzio sulla sommità di una montagna, la pace che si ritrova in certi luoghi.
Amo passeggiare, amo leggere un libro, amo vedere un film, amo scrivere, amo passare del tempo con te a parlare e a ridere come degli stupidi per cazzate.
Amo quando siamo seduti al tavolo di un ristorante, e mentre gli altri commensali sono in silenzio e magari stanno guardando il telefono, noi siamo li a ridere.
Per cosa poi, per come ci va a volte avremmo più cose per cui piangere, che cose per cui ridere; ma tanto noi siamo stupidi e ridiamo.
Amo quando posso farti una sorpresa, magari un piccolo viaggio, un mazzo di fiori, un paio di scarpe nuove.
Che poi quello che scrivo magari è rivolto solo a una persona, ma basta che tu ritrovi un attimo incutesti post, o magari ti ho aiutato per un secondo a volare via con la fantasia, e allora vale la pena di scrivere.
martedì 11 giugno 2019
Lo sciupa femmine parte ultima?
Lo sciupa femmine (parte ultima)
Lo sciupa femmine, alla fine, si faceva chiamare così perché le occasioni con le femmine le riusciva solo a sciupare.
Non è che non fosse interessato a loro, anzi, non è che non ci sapesse fare, anzi, qualcuno una volta disse che poteva essere un playboy, per come riusciva a trattare le donne, solo che era troppo innamorato dell'amore, e cercava sempre il colpo di fulmine.
Non avete idea di quante donne lo cercassero, stavano troppo bene con lui, si sentivano importanti con lui, e lui dava amore a tutte, nella stessa maniera.
Ma nulla di più...
...Che coglione, tante amiche, ma niente sesso, perché questa è la cosa importante, un'altra donna conquistata e un altra tacca da mettere alla propria cintura...
... o no?
Lo sciupa femmine, alla fine, si faceva chiamare così perché le occasioni con le femmine le riusciva solo a sciupare.
Non è che non fosse interessato a loro, anzi, non è che non ci sapesse fare, anzi, qualcuno una volta disse che poteva essere un playboy, per come riusciva a trattare le donne, solo che era troppo innamorato dell'amore, e cercava sempre il colpo di fulmine.
Non avete idea di quante donne lo cercassero, stavano troppo bene con lui, si sentivano importanti con lui, e lui dava amore a tutte, nella stessa maniera.
Ma nulla di più...
...Che coglione, tante amiche, ma niente sesso, perché questa è la cosa importante, un'altra donna conquistata e un altra tacca da mettere alla propria cintura...
... o no?
lunedì 10 giugno 2019
numero 17
Purtroppo lo so, tante volte scrivo senza aver nulla da dire, ma tanto a me che me frega, ce ne sono già tanti che lo fanno!
Lo sciupa femmine parte quarta
Lo sciupa femmine ( parte quarta)
Lei era un pò troppo giovane, forse, per lo sciupa femmine, ma il corteggiamento cominciò così, per scherzo.
Battutine, giochetti, qualche complimento, le solite cose fatte per attirare le donne.
Poi cominciò a fare un pò più sul serio, come faceva ogni volta, e si recò da lei con un bel mazzo di fiori.
Continuò così ancora per un pò, e poi lo sciupa femmine si stancò.
E pensare che, venne a sapere poi, lei stava quasi capitolando...
Fine della quarta parte
Lei era un pò troppo giovane, forse, per lo sciupa femmine, ma il corteggiamento cominciò così, per scherzo.
Battutine, giochetti, qualche complimento, le solite cose fatte per attirare le donne.
Poi cominciò a fare un pò più sul serio, come faceva ogni volta, e si recò da lei con un bel mazzo di fiori.
Continuò così ancora per un pò, e poi lo sciupa femmine si stancò.
E pensare che, venne a sapere poi, lei stava quasi capitolando...
Fine della quarta parte
numero 16
Un leone in gabbia, ecco come mi sento, un leone in gabbia, con tutta l'energia da scaricare, la voglia di correre via libero, anche se il leone di solito fa fare il lavoro sporco alle leonesse.
Poi sei sempre fuori posto, troppo giovane per una cosa, troppo vecchio per l'altra, troppo qualificato per questo, poco qualificato per l'altro, e intanto sai di poter ancora dare qualcosa.
Perché si sei vecchio, ma vedi le cose e potresti pure cambiarle, ma chi è che si fida di te, e ti permette di aiutarlo?
Vecchio come inutile, non come un'opportunità da sfruttare per l'esperienza.
Poi sei sempre fuori posto, troppo giovane per una cosa, troppo vecchio per l'altra, troppo qualificato per questo, poco qualificato per l'altro, e intanto sai di poter ancora dare qualcosa.
Perché si sei vecchio, ma vedi le cose e potresti pure cambiarle, ma chi è che si fida di te, e ti permette di aiutarlo?
Vecchio come inutile, non come un'opportunità da sfruttare per l'esperienza.
domenica 9 giugno 2019
Lo sciupa femmine parte terza
Lo sciupa femmine ( parte terza )
Lo sciupa femmine, per la serie conosci il nemico, si iscrisse ad un corso di contabilità, un pò per capire cosa voleva dire pagare le tasse, e un pò perché scoprì che a quel corso era l'unico uomo con 19 femmine.
Battutine varie, perché un'uomo circondato da donne deve fare la ruota come un pavone, fino al rischio più grosso, venire beccato a fare troppo il galletto dal maestro.
" Allora tu la in fondo, che fai tanto lo spiritoso, dimmi quando è il caso di usare la ventilazione dell' IVA"
"Maestro ma d'estate, chiaramente".
Qualcosa fermo' la mano del maestro che stava scagliando un tomo contro lo sciupa femmine.
Con il passare delle giornate cominciò a conoscere qualcuna, al punto di che provò a chiedere il numero a Luisa.
Lei per risposta disse che quello era proprio il suo numero, perché di solito non lo dava a nessuno, almeno quello vero.
Allora lo sciupa femmine prese il biglietto con il numero e lo strappò.
" Se vuoi vedermi, ti dico dove mi puoi trovare".
E lei venne...
Fine della terza parte
Lo sciupa femmine, per la serie conosci il nemico, si iscrisse ad un corso di contabilità, un pò per capire cosa voleva dire pagare le tasse, e un pò perché scoprì che a quel corso era l'unico uomo con 19 femmine.
Battutine varie, perché un'uomo circondato da donne deve fare la ruota come un pavone, fino al rischio più grosso, venire beccato a fare troppo il galletto dal maestro.
" Allora tu la in fondo, che fai tanto lo spiritoso, dimmi quando è il caso di usare la ventilazione dell' IVA"
"Maestro ma d'estate, chiaramente".
Qualcosa fermo' la mano del maestro che stava scagliando un tomo contro lo sciupa femmine.
Con il passare delle giornate cominciò a conoscere qualcuna, al punto di che provò a chiedere il numero a Luisa.
Lei per risposta disse che quello era proprio il suo numero, perché di solito non lo dava a nessuno, almeno quello vero.
Allora lo sciupa femmine prese il biglietto con il numero e lo strappò.
" Se vuoi vedermi, ti dico dove mi puoi trovare".
E lei venne...
Fine della terza parte
Le Femmine
Le Femmine ( luoghi comuni )
L'esemplare femminile della razza umana raramente si muove da sola, solitamente si muove in gruppo da minimo 2 elementi, non si sa mai, se deve andare in bagno, almeno ci sia qualcuno di guardia.
Studiandole si nota la loro capacità, quando sono gruppo, di parlare tutte assieme, senza ascoltare mai, apparentemente, ciò che stanno dicendo.
Di solito portano borse talmente grandi dove non riescono trovare mai ciò che serve, ma sempre qualcosa che pensavano aver perso; rinuncia a chiamarle al cellulare quando sono in giro, perché è l'ultima cosa da trovare nelle borsa.
Se vedi una femmina con la porta davanti a te alla cassa del supermercato, se non hai pazienza, cambia subito cassa, depositerà un prodotto alla volta sul rullo, usando la mano destra, perché nel braccio sinistro ci sarà infilata la borsa.
Sono le peggiori critiche sia per se stesse, che per gli altri esemplari della loro specie, guarda com'è vestita quella, le altre hanno sempre troppo trucco, gonne troppo corte, troppo scollate, insomma troppo tutto.
Sono sempre troppo grasse, non hanno mai nulla da mettersi, una passione tremenda per acquistare quel capo che non metteranno mai, scarpe nuove da acquistare, perché le altre sono sempre troppo vecchie, troppo estive o troppo invernali, hanno troppo tacco o troppo poco.
Prendono riviste che guardano senza leggere, basterebbe mettere solo delle figure.
Mi sa che non ci fossero loro non ci sarebbero più aziende al mondo: guardate le pubblicità, hanno bisogno di tutto, dalla pastiglia per il gonfiore, al profumo acchiappa maschi, un igiene intima da far invidia ad un giardino in fiore, acque miracolose da bere, prodotti per ogni parte del corpo, sembra quasi che abbiano tutte le magagne del mondo contrariamente all'esemplare maschio (almeno una volta era così, ora anche l'uomo non serve più che puzzi per essere un vero uomo, ma ne parleremo in un'altra sede).
L'esemplare femminile, poi fa mille sforzi per compiacere il maschio della sua specie: ginnastica per modellare il corpo, yoga per lo spirito, giornate per la remise en forme in spa fornite di ogni cosa potrebbe loro servire, parrucchiere ed esperti per il trucco, personal trainer, personal shoppers, solo che dopo magari non trovano il tempo da passare col proprio maschio.
L'esemplare femminile però, dopo tutto questo parlarne male, mi attira tantissimo, e mi piace studiarlo, guardare le mille sfaccettature del carattere, cercare di capirla, anche se l'umore di una donna è abbastanza mutevole.
Una cosa difficile da capire per l'esemplare maschio è appunto la continua variazione di umore, non sei mai sintonizzato con quel che dovresti essere per lei.
La femmina comunque è bella così come la vedi, poi non occorre che te la vai a cercare, non sei obbligato a portartela in casa, non è mica un cane, che lo puoi abbandonare in autostrada, perché capita che lei ti ritorni a casa, e poi li sono mazzate.
Ricorda che una volta te la sei presa in casa, non è che diventi cosa tua e faccia parte del mobilio, è pur sempre un'altro esemplare della razza umana.
Poi per finire, per fortuna ci sono anche le femmine, altrimenti ci toccherebbe parlare solo di calcio.
L'esemplare femminile della razza umana raramente si muove da sola, solitamente si muove in gruppo da minimo 2 elementi, non si sa mai, se deve andare in bagno, almeno ci sia qualcuno di guardia.
Studiandole si nota la loro capacità, quando sono gruppo, di parlare tutte assieme, senza ascoltare mai, apparentemente, ciò che stanno dicendo.
Di solito portano borse talmente grandi dove non riescono trovare mai ciò che serve, ma sempre qualcosa che pensavano aver perso; rinuncia a chiamarle al cellulare quando sono in giro, perché è l'ultima cosa da trovare nelle borsa.
Se vedi una femmina con la porta davanti a te alla cassa del supermercato, se non hai pazienza, cambia subito cassa, depositerà un prodotto alla volta sul rullo, usando la mano destra, perché nel braccio sinistro ci sarà infilata la borsa.
Sono le peggiori critiche sia per se stesse, che per gli altri esemplari della loro specie, guarda com'è vestita quella, le altre hanno sempre troppo trucco, gonne troppo corte, troppo scollate, insomma troppo tutto.
Sono sempre troppo grasse, non hanno mai nulla da mettersi, una passione tremenda per acquistare quel capo che non metteranno mai, scarpe nuove da acquistare, perché le altre sono sempre troppo vecchie, troppo estive o troppo invernali, hanno troppo tacco o troppo poco.
Prendono riviste che guardano senza leggere, basterebbe mettere solo delle figure.
Mi sa che non ci fossero loro non ci sarebbero più aziende al mondo: guardate le pubblicità, hanno bisogno di tutto, dalla pastiglia per il gonfiore, al profumo acchiappa maschi, un igiene intima da far invidia ad un giardino in fiore, acque miracolose da bere, prodotti per ogni parte del corpo, sembra quasi che abbiano tutte le magagne del mondo contrariamente all'esemplare maschio (almeno una volta era così, ora anche l'uomo non serve più che puzzi per essere un vero uomo, ma ne parleremo in un'altra sede).
L'esemplare femminile, poi fa mille sforzi per compiacere il maschio della sua specie: ginnastica per modellare il corpo, yoga per lo spirito, giornate per la remise en forme in spa fornite di ogni cosa potrebbe loro servire, parrucchiere ed esperti per il trucco, personal trainer, personal shoppers, solo che dopo magari non trovano il tempo da passare col proprio maschio.
L'esemplare femminile però, dopo tutto questo parlarne male, mi attira tantissimo, e mi piace studiarlo, guardare le mille sfaccettature del carattere, cercare di capirla, anche se l'umore di una donna è abbastanza mutevole.
Una cosa difficile da capire per l'esemplare maschio è appunto la continua variazione di umore, non sei mai sintonizzato con quel che dovresti essere per lei.
La femmina comunque è bella così come la vedi, poi non occorre che te la vai a cercare, non sei obbligato a portartela in casa, non è mica un cane, che lo puoi abbandonare in autostrada, perché capita che lei ti ritorni a casa, e poi li sono mazzate.
Ricorda che una volta te la sei presa in casa, non è che diventi cosa tua e faccia parte del mobilio, è pur sempre un'altro esemplare della razza umana.
Poi per finire, per fortuna ci sono anche le femmine, altrimenti ci toccherebbe parlare solo di calcio.
sabato 8 giugno 2019
numero 15
Inizio e fine della vita, possiamo giocarci tutto il tempo, crederci infiniti, cambiare il nostro fisico, colore ai capelli, farci crescere i capelli, la barba, dimostrare 20 anni quando ne abbiamo 15 o 40, ma sull'inizio o sulla fine della nostra vita, lì ancora non possiamo metterci mano.
Magari qualcuno mi dirà sulla fine sì, ma siamo poi sicuri che ponendone la fine, avremmo vissuto un giorno in più?
Magari qualcuno mi dirà sulla fine sì, ma siamo poi sicuri che ponendone la fine, avremmo vissuto un giorno in più?
Otto
Otto
Otto, due cerchi che si toccano, partire e ritornare, girare su se stessi, illusione di movimento, e poi ritorno all'inizio, cerchi senza via d'uscita, come anelli di una catena.
Otto come il cane che ti aspetta alla fine della tua passeggiata, per farsi fare un pò di coccole,
otto come l'otto volante, vita vorticosa, vita in ricerca della tua fermata.
Otto come oggi.
Otto, due cerchi che si toccano, partire e ritornare, girare su se stessi, illusione di movimento, e poi ritorno all'inizio, cerchi senza via d'uscita, come anelli di una catena.
Otto come il cane che ti aspetta alla fine della tua passeggiata, per farsi fare un pò di coccole,
otto come l'otto volante, vita vorticosa, vita in ricerca della tua fermata.
Otto come oggi.
giovedì 6 giugno 2019
numero 14
Eppoi mi rileggo, e quasi quasi non riconosco nemmeno di averle scritte io ste cose, per carità non dico che siano belle, ma fa strano...
numero 13
Appunti di un viaggio tra le parole, diario di un cammino iniziato anni fa, per scherzo, così, giocando a mettere parole come tessere, una vicina all'altra e poi vedere che ne esce.
Giocare con le parole, storpiandone il significato, dando libero sfogo a tutto ciò che mi frulla dentro.
Mille pensieri sconclusionati e ripetitivi, perché come dico sempre, mica è facile essere originali.
E poi mille amori, veri e immaginari con parole uscite dal cuore e buttate lì in un foglio di carta, che poi magari ti trovi anche tu, e non sapevi nemmeno di esserci.
Che poi se per un momento ti ho fatto sentire importante, non posso che esserne felice, perché ognuno di noi è un fiore ed ha bisogno di essere annaffiato ogni tanto.
Ha bisogno ti sentirsi vivo e di esistere per qualcuno, perché si parla a sproposito dell'amore, ma è un piacere sentirsi amati e importanti almeno per un momento nella giornata.
Giocare con le parole, storpiandone il significato, dando libero sfogo a tutto ciò che mi frulla dentro.
Mille pensieri sconclusionati e ripetitivi, perché come dico sempre, mica è facile essere originali.
E poi mille amori, veri e immaginari con parole uscite dal cuore e buttate lì in un foglio di carta, che poi magari ti trovi anche tu, e non sapevi nemmeno di esserci.
Che poi se per un momento ti ho fatto sentire importante, non posso che esserne felice, perché ognuno di noi è un fiore ed ha bisogno di essere annaffiato ogni tanto.
Ha bisogno ti sentirsi vivo e di esistere per qualcuno, perché si parla a sproposito dell'amore, ma è un piacere sentirsi amati e importanti almeno per un momento nella giornata.
mercoledì 5 giugno 2019
Lo sciupa femmine parte seconda
Lo sciupa femmine ( parte seconda )
Lo sciupa femmine faceva il dj, più che farlo come mestiere, si divertiva a lavorare in radio, più che lavorare, si divertiva a mettere su dichi e a diffondere la sua fede nel rock via etere.
Mettere su dichi portati da casa, perché la sua radio trasmetteva per la maggior parte "lissio", e per lui non c'erano soldi per acquistare dischi.
Lo sciupa femmine, come tutti gli eroi, aveva il suo fidato scudiero, che l'accompagnava anche in questa avventura, rispondendo al telefono e raccogliendo le richieste che arrivavano.
Non vi dico cosa usciva dalle richieste fatte in inglese: lo scudiero sì conosceva un pò di inglese, ma capire cosa gli veniva detto al telefono e poi chiedere allo sciupa femmine se era tra i dischi in dote, mentre lo sciupa femmine, senza mai aver studiato un'acca di inglese, doveva riuscire a interpretare la richiesta e capire se la poteva esaudire era tutta una commedia, per cui " abbiamo gli appes?", che poi erano gli Accept, " e i menomal", che erano i Manowar.
Ma tant'è, ci si divertiva lo stesso.
La cosa bella erano le ragazze che chiamavano, i dj fanno sempre la loro porca figura, tra le tante ci fu Donatella che insistette tanto per far conoscere i suoi amici che avevano un gruppo, che alla fine dovette cedere ed andare al concerto.
" Mi raccomando, ti aspetto sabato sera, non vedo l'ora di conoscerti."
Sabato sera, vestito in borghese, lo sciupa femmine si reca col suo fedele scudiero all'appuntamento.
Non c'è molta gente in giro, il gruppo che sta provando e alcuni supporter.
Seduti su un divanetto ci si guarda attorno cercando Donatella, che ad un tratto compare, o meglio abbordata si svela.
Classica rockettara, tutta vestita di jeans, alla classica domanda: "come ti chiami", lei risponde " Donatella", "Donatella e poi?", " Donatella cazzi miei"!...
Fine della seconda parte
Lo sciupa femmine faceva il dj, più che farlo come mestiere, si divertiva a lavorare in radio, più che lavorare, si divertiva a mettere su dichi e a diffondere la sua fede nel rock via etere.
Mettere su dichi portati da casa, perché la sua radio trasmetteva per la maggior parte "lissio", e per lui non c'erano soldi per acquistare dischi.
Lo sciupa femmine, come tutti gli eroi, aveva il suo fidato scudiero, che l'accompagnava anche in questa avventura, rispondendo al telefono e raccogliendo le richieste che arrivavano.
Non vi dico cosa usciva dalle richieste fatte in inglese: lo scudiero sì conosceva un pò di inglese, ma capire cosa gli veniva detto al telefono e poi chiedere allo sciupa femmine se era tra i dischi in dote, mentre lo sciupa femmine, senza mai aver studiato un'acca di inglese, doveva riuscire a interpretare la richiesta e capire se la poteva esaudire era tutta una commedia, per cui " abbiamo gli appes?", che poi erano gli Accept, " e i menomal", che erano i Manowar.
Ma tant'è, ci si divertiva lo stesso.
La cosa bella erano le ragazze che chiamavano, i dj fanno sempre la loro porca figura, tra le tante ci fu Donatella che insistette tanto per far conoscere i suoi amici che avevano un gruppo, che alla fine dovette cedere ed andare al concerto.
" Mi raccomando, ti aspetto sabato sera, non vedo l'ora di conoscerti."
Sabato sera, vestito in borghese, lo sciupa femmine si reca col suo fedele scudiero all'appuntamento.
Non c'è molta gente in giro, il gruppo che sta provando e alcuni supporter.
Seduti su un divanetto ci si guarda attorno cercando Donatella, che ad un tratto compare, o meglio abbordata si svela.
Classica rockettara, tutta vestita di jeans, alla classica domanda: "come ti chiami", lei risponde " Donatella", "Donatella e poi?", " Donatella cazzi miei"!...
Fine della seconda parte
martedì 4 giugno 2019
numero 12
La mia paura è di non essere abbastanza buono, e di, una volta morto, precipitare all'inferno, e li dovere subire le angherie di chi in vita sua si è comportato peggio di me, ed ha ricevuto ampi meriti nei confronti del diavolo.
Praticamente da un inferno all'altro.
Praticamente da un inferno all'altro.
Lo sciupa femmine
Lo sciupa femmine.
Lo sciupa femmine capitò in una festa, senza sapere perché si trovava li.
Non ricordava chi lo aveva invitato, ne perché aveva accettato.
Già fu difficile trovare il posto, poi mescolarsi alle persone, senza conoscere nessuno poi.
Mescoliamoci agli altri e lasciamoci andare, quattro passi di un ballo, sai quelli moderni, dove ognuno balla come vuole e da solo, vai con una bevuta, e poi a girare a scoprire l'ambiente.
E lì trovi la tua tipa.
E' stanca, poverina, si è già scatenata con le danze, ed ora è seduta a riposare.
"Che dici, faresti un massaggino alle mie gambe stanche?"
E gia' le allunga sulla sedia davanti, mentre la sua gonna sale sopra il ginocchio.
Comincio il mio massaggio, mentre lei mi dice di salire un pò più su...
... " Così va bene?"...
..." Ancora un pò più su, per favore".
Poi qualcuno viene a chiamarmi...
Fine della prima parte
numero 11
Qualcuno una volta mi disse." ricorda il professore ti da delle nozioni, il maestro ti insegna delle regole di vita".
Essere maestro...
...Che importanza!!!
Essere maestro...
...Che importanza!!!
lunedì 3 giugno 2019
Miglior vita
Mi hai sempre detto che il fine ultimo è passare a miglior vita, allora perché te ne sei andato e la vita peggiore l'hai lasciata a me?
domenica 2 giugno 2019
numero 10
Pensiero arzigogolato (ovvero scrittura di getto)
E' vero che chi non sa fare una cosa, di solito diventa un critico.
Letteratura da studiare, metrica, allegoria, scuola di pensiero, momento emozionale dell'artista, corrente politica-letterale, cultura con la k maiuscola...
Vedere nero
Parlare del vero
Accendere un cero
Cadere dal pero
Poromponpero
Libertà di pensiero, di espressione, ognuno di noi ha almeno una cosa intelligente da dire, miseria, lasciateci parlare, pensiero democratico.
Pensieri in libertà, scritti di getto, senza nessuno che ti interrompa dicendo che inciampi nel tuo italiano sgrammaticato, pensieri in libertà nati e scritti, senza metrica, poesie libere, anarchia di pensiero.
Studio fatto solo per immagazzinare dati da ripetere a pappagallo, come dice mia figlia, ma che dovrebbe essere ricerca, conoscenza ed aiuto a sviluppare la propria identità, non conformarsi, ma liberi di pensare,
Non frequentare salotti buoni, ma essere peripatetico nel pensiero, libero di camminare nelle parole e filosofeggiare, poi ci penserà il correttore a mettere a posto tutto, o al limite un bravo dottore raccoglierà i miei pensieri dentro una cartellina e mi saprà dare la pastiglia giusta.
Lucida follia, o mente annebbiata dal sonno e dalla vita stressata.
Ricco, dovevo forse nascere ricco, potevo dedicarmi alla mia arte, a girare il mondo per avere qualcosa da raccontare, magari avrei trovato il mio osso di seppia in qualche spiaggia, o montato una cavallina storna, ma forse potrei essere stato come una foglia su un albero...
Scrittura come abbandono della realtà, come bisogno di portare emozione a chi ti sta leggendo, e poi tanto silenzio, a parte le mille cose che ti frullano per la testa, ma quelle parole non fanno rumore, almeno queste, visto che molte altre volano fuori da bocche che non sanno fare di meglio che dire e fare stupidaggini.
Follia...?
Forse si, però ora me ne vado a dormire.
E' vero che chi non sa fare una cosa, di solito diventa un critico.
Letteratura da studiare, metrica, allegoria, scuola di pensiero, momento emozionale dell'artista, corrente politica-letterale, cultura con la k maiuscola...
Vedere nero
Parlare del vero
Accendere un cero
Cadere dal pero
Poromponpero
Libertà di pensiero, di espressione, ognuno di noi ha almeno una cosa intelligente da dire, miseria, lasciateci parlare, pensiero democratico.
Pensieri in libertà, scritti di getto, senza nessuno che ti interrompa dicendo che inciampi nel tuo italiano sgrammaticato, pensieri in libertà nati e scritti, senza metrica, poesie libere, anarchia di pensiero.
Studio fatto solo per immagazzinare dati da ripetere a pappagallo, come dice mia figlia, ma che dovrebbe essere ricerca, conoscenza ed aiuto a sviluppare la propria identità, non conformarsi, ma liberi di pensare,
Non frequentare salotti buoni, ma essere peripatetico nel pensiero, libero di camminare nelle parole e filosofeggiare, poi ci penserà il correttore a mettere a posto tutto, o al limite un bravo dottore raccoglierà i miei pensieri dentro una cartellina e mi saprà dare la pastiglia giusta.
Lucida follia, o mente annebbiata dal sonno e dalla vita stressata.
Ricco, dovevo forse nascere ricco, potevo dedicarmi alla mia arte, a girare il mondo per avere qualcosa da raccontare, magari avrei trovato il mio osso di seppia in qualche spiaggia, o montato una cavallina storna, ma forse potrei essere stato come una foglia su un albero...
Scrittura come abbandono della realtà, come bisogno di portare emozione a chi ti sta leggendo, e poi tanto silenzio, a parte le mille cose che ti frullano per la testa, ma quelle parole non fanno rumore, almeno queste, visto che molte altre volano fuori da bocche che non sanno fare di meglio che dire e fare stupidaggini.
Follia...?
Forse si, però ora me ne vado a dormire.
sabato 1 giugno 2019
Penso
Pensare, penso quindi esisto diceva qualcuno, esisto quindi a qualcosa servo, perché ogni cosa a questo mondo serve, almeno così dicono, il tutto, l'esistenza del tutto, nulla si crea e nulla si distrugge, una eterna trasformazione, un'araba fenice, si rinasce dalla propria povere calpestata, polvere lasciata da chi è diventato polvere prima di noi e si è trasformato in un qualcosa di nuovo.
Pensare, pensieri che si mescolano dentro la mia mente.
Pensare, quindi esisto, anche se non me ne rendo conto, esisto, anche se qualcuno non se ne rende conto, esisto, e sono importante, almeno finché esisto...
Pensare, pensieri che si mescolano dentro la mia mente.
Pensare, quindi esisto, anche se non me ne rendo conto, esisto, anche se qualcuno non se ne rende conto, esisto, e sono importante, almeno finché esisto...
venerdì 31 maggio 2019
Single parte seconda
Della mia prima esperienza da single, parte seconda.
Cosa stavo raccontando, ah si, stavo per andare a prendere la morosa, quando vedo in lontananza dei nuvoloni in agguato, meglio se comincio a chiudere gli scuri.
Il tempo di pensare, di aprire la porta che da in giardino e un boato fortissimo, una luce accecante non lontano da casa, rumori di vetri rotti e di disastri vari, provenienti dall'interno.
Rientro e mi sono guardato intorno, un campo di battaglia.
Mi si è scaricato un fulmine lungo il cavo telefonico.
Correva dietro un pensile in cucina, si è scardinata l'antina e sono caduti i piatti.
Di un servizio da 6 ne ho salvati 5, si sono rotti vetri delle finestre, tutto quello di elettrico che avevo in casa, da ultimo, ma non meno importante, è scesa tutta la fuliggine dal caminetto che avevo in cucina, immaginate la scena, na catastrofe, da dove ricominciare?
E il cane?
Povero, anche se non ci sentiva troppo, aveva 8 anni, ha preso una grossa paura, tanto che l'ho ritrovato nascosto sotto un tavolino di cristallo, che lo conteneva appena.
Alla fine qualcuno mi disse che ero fortunato, perché un fulmine si scarica nello stesso punto, ogni 50 anni, fortunato?
Cosa stavo raccontando, ah si, stavo per andare a prendere la morosa, quando vedo in lontananza dei nuvoloni in agguato, meglio se comincio a chiudere gli scuri.
Il tempo di pensare, di aprire la porta che da in giardino e un boato fortissimo, una luce accecante non lontano da casa, rumori di vetri rotti e di disastri vari, provenienti dall'interno.
Rientro e mi sono guardato intorno, un campo di battaglia.
Mi si è scaricato un fulmine lungo il cavo telefonico.
Correva dietro un pensile in cucina, si è scardinata l'antina e sono caduti i piatti.
Di un servizio da 6 ne ho salvati 5, si sono rotti vetri delle finestre, tutto quello di elettrico che avevo in casa, da ultimo, ma non meno importante, è scesa tutta la fuliggine dal caminetto che avevo in cucina, immaginate la scena, na catastrofe, da dove ricominciare?
E il cane?
Povero, anche se non ci sentiva troppo, aveva 8 anni, ha preso una grossa paura, tanto che l'ho ritrovato nascosto sotto un tavolino di cristallo, che lo conteneva appena.
Alla fine qualcuno mi disse che ero fortunato, perché un fulmine si scarica nello stesso punto, ogni 50 anni, fortunato?
numero 7
Importanza della musica nella scrittura?
All'inizio, mi bastava mettere un disco, pensate quanto sono vecchio, per partire e viaggiare con la fantasia, altro che droghe!
Ora, un pò più avanti con gli anni, riesco a scrivere anche nel silenzio.
All'inizio, mi bastava mettere un disco, pensate quanto sono vecchio, per partire e viaggiare con la fantasia, altro che droghe!
Ora, un pò più avanti con gli anni, riesco a scrivere anche nel silenzio.
Fatica
Effettivamente, non è molto facile nemmeno scrivere, che fatica...
E' un mese circa che ho cominciato a scrivere questo blog, e confermo, che fatica...
Quasi quasi mi do all'alcool!
E' un mese circa che ho cominciato a scrivere questo blog, e confermo, che fatica...
Quasi quasi mi do all'alcool!
giovedì 30 maggio 2019
Single
Della mia prima esperienza da single.
In un certo momento della vita cominciano le grandi decisioni, stare eternamente a vivere con i genitori, sposarsi, o andarsene a vivere da soli?
per me cominciò un pò tutto per scherzo, o magari per vedere se la mia lei mi seguiva nella mia nuova vita.
Il fatto di scegliere di vivere da solo era una scusa per vedere se lei sarebbe venuta a stare con me.
Risposi ad un annuncio, la casa era una classica casa da single, spartana, senza il minimo comfort, difficilmente raggiungibile in auto, insomma la classica casa da eremiti.
Però il posto era splendido, in collina dietro il parco di una villa palladiana, circondata dal verde.
Fatto l' affare cominci tutte le operazioni per trasferirmi, tra musi lunghi di mia madre," se te ne vai vuol dire che qui non stai bene", perché bisogna lasciare la casa paterna solo se ci si sposa, ol massimo se si muore.
Ma non ti preoccupare mamma, stavo troppo bene a casa, servito e riverito, mi sembrava di essere un pascià!
Comunque, finisco il mio trasloco, mi sono preso un cane, tanto per non essere solo come un cane, ma solo con un cane, finalmente arriva sabato e posso godermi il fine settimana nella mia nuova casa.
Stavo preparandomi per andare a prendere la morosa, quando...
In un certo momento della vita cominciano le grandi decisioni, stare eternamente a vivere con i genitori, sposarsi, o andarsene a vivere da soli?
per me cominciò un pò tutto per scherzo, o magari per vedere se la mia lei mi seguiva nella mia nuova vita.
Il fatto di scegliere di vivere da solo era una scusa per vedere se lei sarebbe venuta a stare con me.
Risposi ad un annuncio, la casa era una classica casa da single, spartana, senza il minimo comfort, difficilmente raggiungibile in auto, insomma la classica casa da eremiti.
Però il posto era splendido, in collina dietro il parco di una villa palladiana, circondata dal verde.
Fatto l' affare cominci tutte le operazioni per trasferirmi, tra musi lunghi di mia madre," se te ne vai vuol dire che qui non stai bene", perché bisogna lasciare la casa paterna solo se ci si sposa, ol massimo se si muore.
Ma non ti preoccupare mamma, stavo troppo bene a casa, servito e riverito, mi sembrava di essere un pascià!
Comunque, finisco il mio trasloco, mi sono preso un cane, tanto per non essere solo come un cane, ma solo con un cane, finalmente arriva sabato e posso godermi il fine settimana nella mia nuova casa.
Stavo preparandomi per andare a prendere la morosa, quando...
mercoledì 29 maggio 2019
Vacanza
Quelle vacanze le ricordo bene, partimmo in 4, destinazione Rimini.
Partenza i primi di agosto, tanto in tenda non serve prenotare.
Già l'inizio prometteva bene, 3 avventurieri ed un ex ufficiale dell'esercito.
Auto equipaggiata di portapacchi, erano gli anni '80, con bagagli caricati un pò ovunque.
Si parte e si va a caricare, da ultimo, l'ufficiale.
" Caspita, ma non mettiamo un telo impermeabile a protezione dei bagagli sul portapacchi?"
Solito uccello del malaugurio, dopo vari improperi da parte di tutti noi accettammo di ascoltarlo.
Vi giuro, è cominciato a piovere e non ha smesso per tutto il giorno: sfiga?
Fermata per bisogni corporali, 2 amici all'aria aperta e 2 vergognini, " che si fa si entra al bar?".
E si entra senza consumare?
Non vi dico, il tempo di ordinare, e che ti arriva? Il classico pullman di persone di mezza età, con bisogni impellenti, e tutti di filata dentro l'unico bagno.
E poi dicono che il caffè rende nervosi!
Ripartiti dopo la breve pausa, il nostro viaggio si trasformò in un pellegrinaggio tra vari camping della riviera adriatica, questo e scomodo, qui non ce posto, qui costa troppo, troppe famiglie, troppo lontano dal mare, troppo troppo...
Ormai sconsolati, ci fermammo nell'unico camping ancora libero.
Breve descrizione: piazzola fronte binario, linea Bologna-ovunque, bagni a cielo aperto, docce a catenella, spiaggia privata ricavata tra le mura di enormi alberghi, raggiungibile tramite passaggio su strada trafficata!
Vabbè, almeno per stanotte si dorme, poi domani chissà, sempre se stanotte si riesca a dormire!
Si fa giorno sui nostri 4 eroi, comincia la vacanza1
Spiaggia, abbronzatura selvaggia, e stasera giretto a Rimini, e poi subito a cuccare al Bandiera Gialla;
sempre che si riesca a ritrovare dove si è parcheggiata la macchina, perché quando si arriva in una città nuova, chi si preoccupa di tenere qualche riferimento per trovarla.
Morale della favola, ritroviamo la macchina verso l'una di notte, e domani ce ne torniamo a Jesolo.
Perché a noi Fantozzi ci fa un baffo.
Fine del film.
Partenza i primi di agosto, tanto in tenda non serve prenotare.
Già l'inizio prometteva bene, 3 avventurieri ed un ex ufficiale dell'esercito.
Auto equipaggiata di portapacchi, erano gli anni '80, con bagagli caricati un pò ovunque.
Si parte e si va a caricare, da ultimo, l'ufficiale.
" Caspita, ma non mettiamo un telo impermeabile a protezione dei bagagli sul portapacchi?"
Solito uccello del malaugurio, dopo vari improperi da parte di tutti noi accettammo di ascoltarlo.
Vi giuro, è cominciato a piovere e non ha smesso per tutto il giorno: sfiga?
Fermata per bisogni corporali, 2 amici all'aria aperta e 2 vergognini, " che si fa si entra al bar?".
E si entra senza consumare?
Non vi dico, il tempo di ordinare, e che ti arriva? Il classico pullman di persone di mezza età, con bisogni impellenti, e tutti di filata dentro l'unico bagno.
E poi dicono che il caffè rende nervosi!
Ripartiti dopo la breve pausa, il nostro viaggio si trasformò in un pellegrinaggio tra vari camping della riviera adriatica, questo e scomodo, qui non ce posto, qui costa troppo, troppe famiglie, troppo lontano dal mare, troppo troppo...
Ormai sconsolati, ci fermammo nell'unico camping ancora libero.
Breve descrizione: piazzola fronte binario, linea Bologna-ovunque, bagni a cielo aperto, docce a catenella, spiaggia privata ricavata tra le mura di enormi alberghi, raggiungibile tramite passaggio su strada trafficata!
Vabbè, almeno per stanotte si dorme, poi domani chissà, sempre se stanotte si riesca a dormire!
Si fa giorno sui nostri 4 eroi, comincia la vacanza1
Spiaggia, abbronzatura selvaggia, e stasera giretto a Rimini, e poi subito a cuccare al Bandiera Gialla;
sempre che si riesca a ritrovare dove si è parcheggiata la macchina, perché quando si arriva in una città nuova, chi si preoccupa di tenere qualche riferimento per trovarla.
Morale della favola, ritroviamo la macchina verso l'una di notte, e domani ce ne torniamo a Jesolo.
Perché a noi Fantozzi ci fa un baffo.
Fine del film.
martedì 28 maggio 2019
lunedì 27 maggio 2019
sabato 25 maggio 2019
numero 3
Perle di saggezza escono dalla mia bocca, e si trasformano in supposte di saggezza, da prendere per il culo.!!!???
numero 2
Con le donne ho sempre avuto un certo feeling, le facevo ridere molto, specialmente quando calavo le braghe...
spirito 3
( terza parte) ...Dove trovo lo spirito in un enoteca, l'energia, mi attacco alla presa?
Sto maestro così criptico... ( fine della terza parte)
Sto maestro così criptico... ( fine della terza parte)
spirito 2
(seconda parte) ... Ciliegie sotto spirito, battute di spirito, spirito di vino, energia elettrica, fotovoltaica, termodinamica, ?...( fine della seconda parte)
spirito
IL mio maestro mi disse che, per capire lo spirito, dovevo studiare e trovare l'energia chiusa dento di me... ( fine della prima parte)
venerdì 24 maggio 2019
Cazzate
Appunti per scrivere:
Non scrivere se sei triste, escono solo cazzate.
Non scrivere di getto, escono solo cazzate.
Non scrivere, se non hai nulla da dire, escono solo cazzate.
Un pò come quando parli; ricordati di avere il cervello connesso, altrimenti...
... si lo so è scontato, ma escono solo cazzate.
Non scrivere quando ti escono cazzate...
Non scrivere se sei triste, escono solo cazzate.
Non scrivere di getto, escono solo cazzate.
Non scrivere, se non hai nulla da dire, escono solo cazzate.
Un pò come quando parli; ricordati di avere il cervello connesso, altrimenti...
... si lo so è scontato, ma escono solo cazzate.
Non scrivere quando ti escono cazzate...
giovedì 23 maggio 2019
numero 2
Dove sta la differenza tra essere uno scrittore, e sapere scrivere?
Chi è che può giudicare il tuo lavoro, o tutto ciò che ti rende leggibile, è solo chi ti legge, o coloro ai quali piace come scrivi?
Ma poi, e qui scoppia la polemica, val la pena stare tanto a studiare tutta la letteratura; non è poi leggere uno svago?
Sempre e solo pensieri in libertà...
Chi è che può giudicare il tuo lavoro, o tutto ciò che ti rende leggibile, è solo chi ti legge, o coloro ai quali piace come scrivi?
Ma poi, e qui scoppia la polemica, val la pena stare tanto a studiare tutta la letteratura; non è poi leggere uno svago?
Sempre e solo pensieri in libertà...
mercoledì 22 maggio 2019
Bambino 4
Artigiano della parola, così mi piace definirmi.
Giocare con le parole, storpiarle,metterle assieme, cambiare il significato, magari farti ridere, pensare o riflettere.
Sempre giocando, perché se non si rimane sempre un pò bambini...
Giocare con le parole, storpiarle,metterle assieme, cambiare il significato, magari farti ridere, pensare o riflettere.
Sempre giocando, perché se non si rimane sempre un pò bambini...
martedì 21 maggio 2019
Amore
Vorrei vederti sorridere, vorrei farti amare la vita, farti capire che vale la pena viverla.
Non buttarti via: non ti rendi conto di cosa potrai fare domani, cosa potrai vedere, toccare, incontrare e, magari, amare?
Sei troppo importante per privare il mondo della tua presenza!
Caspita se solo potessi con un mio pensiero esserti d'aiuto, usare le mie parole come bacchetta magica e crearti un futuro di fiaba.
Che poi credi non sei solo tu, purtroppo a passare questo.
C'è una cosa nella bibbia, ed è un riferimento senza voler cadere nella religione, che mi ha sempre fatto stare bene, ed è quando nei vangeli, parlando di Gesù, si dice che quando incontra qualcuno lo ascolta e poi: l'amò.
Ed amare le persone che mi stanno intorno mi è molto semplice; ho amato molto più di quanto amore ho ricevuto.
Poi amare viene così spesso usato a sproposito, e quindi volevo dirti, quando ti sembra che niente vale più per te, ricordati che io ti amo.
Non buttarti via: non ti rendi conto di cosa potrai fare domani, cosa potrai vedere, toccare, incontrare e, magari, amare?
Sei troppo importante per privare il mondo della tua presenza!
Caspita se solo potessi con un mio pensiero esserti d'aiuto, usare le mie parole come bacchetta magica e crearti un futuro di fiaba.
Che poi credi non sei solo tu, purtroppo a passare questo.
C'è una cosa nella bibbia, ed è un riferimento senza voler cadere nella religione, che mi ha sempre fatto stare bene, ed è quando nei vangeli, parlando di Gesù, si dice che quando incontra qualcuno lo ascolta e poi: l'amò.
Ed amare le persone che mi stanno intorno mi è molto semplice; ho amato molto più di quanto amore ho ricevuto.
Poi amare viene così spesso usato a sproposito, e quindi volevo dirti, quando ti sembra che niente vale più per te, ricordati che io ti amo.
Pagina vuota
Pagina vuota.
Non vuota, senza parole, ma vuota senza contenuti.
Un pacco regalo meraviglioso, con un nulla dentro.
Un giorno vissuto... non vissuto, ma passato a sopravvivere!
Non vuota, senza parole, ma vuota senza contenuti.
Un pacco regalo meraviglioso, con un nulla dentro.
Un giorno vissuto... non vissuto, ma passato a sopravvivere!
Follia
Erasmo da Rotterdam, elogio della follia
Chi è un artista, se non un folle che utilizza l'arte come cura.
Cos'è che ti fa cadere dal letto per scrivere, che ti fa nascondere dagli altri, vivere questi momenti in solitudine, se non la follia.
Fantasia: a che serve, immaginazione, visionario, solo follia.
Chi è un artista, se non un folle che utilizza l'arte come cura.
Cos'è che ti fa cadere dal letto per scrivere, che ti fa nascondere dagli altri, vivere questi momenti in solitudine, se non la follia.
Fantasia: a che serve, immaginazione, visionario, solo follia.
lunedì 20 maggio 2019
Cose
Strana la vita, passi un sacco di tempo a rincorrere le cose, e quando ti accorgi che il tempo sta per terminare, le cose ti sfuggono via.
domenica 19 maggio 2019
Specchio
Riflessioni allo specchio
Rifletto avanti allo specchio, mentre lo specchio riflette la mia immagine, assorta in riflessioni.
Rifletto avanti allo specchio, mentre lo specchio riflette la mia immagine, assorta in riflessioni.
sabato 18 maggio 2019
Carta
Sarà il mio ultimo pensiero?
Domani avrò ancora voglia di mettermi a scrivere?
I pensieri sono come fumo che sale sul camino, come nuvole veloci che corrono nel vento.
Pensieri, immagini da fermare, illusioni da catturare in un pezzo di carta.
Domani avrò ancora voglia di mettermi a scrivere?
I pensieri sono come fumo che sale sul camino, come nuvole veloci che corrono nel vento.
Pensieri, immagini da fermare, illusioni da catturare in un pezzo di carta.
mercoledì 15 maggio 2019
martedì 14 maggio 2019
Bambino 3
...e poi bisogna essere bravi a parlare e a farsi capire, perché poi con tutte le cose che diciamo, scappa che qualcuno non ti capisca.
... Non era meglio se mi lasciavano rimanere in silenzio?
... Non era meglio se mi lasciavano rimanere in silenzio?
domenica 12 maggio 2019
Non essere
Il non essere, vi è mai capitato?
Il non essere in qualche posto, non essere in voi, non essere presente per chi è vicino a voi.
Il non essere come impopolarità?
Il non essere in qualche posto, non essere in voi, non essere presente per chi è vicino a voi.
Il non essere come impopolarità?
sabato 11 maggio 2019
venerdì 10 maggio 2019
Dolore
Partecipare al dolore degli altri, solo quando si ha la possibilità di apparire?
Se uno soffre nel silenzio della sua casa, useremo la stessa solidarietà?
Se uno soffre nel silenzio della sua casa, useremo la stessa solidarietà?
giovedì 9 maggio 2019
?????
Chissà perché, ti domandano sempre cosa pensavi quando che...
Quando scrivevo?
Se componevo una canzone?
Scattavo una fotografia?
????
Quando scrivevo?
Se componevo una canzone?
Scattavo una fotografia?
????
martedì 7 maggio 2019
Bambino
Avevo 8 anni quando venni operato alla gola, decisi che non avrei più parlato...
Li cominciai a scrivere...
Li cominciai a scrivere...
domenica 5 maggio 2019
Notte
La notte da passare da solo, pensando, scrivendo o magari svanendo i tuoi pensieri dentro i suoi occhi, o in un bicchiere di vino.
Silenzio come solitudine, o come bisogno di non rumore?
Tanto i pensieri nascono lo stesso, quando la tua mente naviga, come la mia.
Il problema è solo riuscire a raccoglierli.
Silenzio come solitudine, o come bisogno di non rumore?
Tanto i pensieri nascono lo stesso, quando la tua mente naviga, come la mia.
Il problema è solo riuscire a raccoglierli.
sabato 4 maggio 2019
Pseudonimo
Lo pseudonimo come una forma di autodifesa?
In un mondo in cui tutti devo essere popolari, nascondersi dietro uno pseudonimo?
O è solamente un altro personaggio, creato dalla tua fantasia.
Sdoppiamento della personalità?
Specchio per vedere te stesso?
In un mondo in cui tutti devo essere popolari, nascondersi dietro uno pseudonimo?
O è solamente un altro personaggio, creato dalla tua fantasia.
Sdoppiamento della personalità?
Specchio per vedere te stesso?
Scrittore
Forse un po' banale, io scrittore sentimentale,
scrittore che scrive col suo cuore,
dolci parole d'amore.
E così cominciava la mia carriera di giovane scrittore,
scrittore?
scrittore che scrive col suo cuore,
dolci parole d'amore.
E così cominciava la mia carriera di giovane scrittore,
scrittore?
giovedì 2 maggio 2019
Domani
Quale sarà il tuo domani?
Cosa farai da grande?
E' già cosi difficile vivere, che pensare al domani, diventa difficile.
Strano poi, che ti annoi tutto il giorno, aspettando magari arrivi il sabato, e poi ti accorgi, al venerdì sera, che hai già buttato via un'altra settimana della tua vita.
Cosa farai da grande?
E' già cosi difficile vivere, che pensare al domani, diventa difficile.
Strano poi, che ti annoi tutto il giorno, aspettando magari arrivi il sabato, e poi ti accorgi, al venerdì sera, che hai già buttato via un'altra settimana della tua vita.
mercoledì 1 maggio 2019
Illuminismo
Maledetto illuminismo: ci ha dato il lume della ragione, per ottenere cosa, la paranoia?
Un tempo si nasceva solo per fare la vita delle bestie: lavoro, fare figli, lavorare e morire, questo era nostro obbiettivo nella vita.
Poi ci hanno detto che potevamo usare la testa anche per pensare, e ci siamo resi conto che la vita non è solo questo.
E li sono cominciati i guai, fortuna che ci hanno dato un nuovo motivo per vivere: il bisogno di possedere qualcosa.
Il materialismo?
E' il lavoro che nobilita l'uomo?
Un tempo si nasceva solo per fare la vita delle bestie: lavoro, fare figli, lavorare e morire, questo era nostro obbiettivo nella vita.
Poi ci hanno detto che potevamo usare la testa anche per pensare, e ci siamo resi conto che la vita non è solo questo.
E li sono cominciati i guai, fortuna che ci hanno dato un nuovo motivo per vivere: il bisogno di possedere qualcosa.
Il materialismo?
E' il lavoro che nobilita l'uomo?
1 maggio
Riflessioni sul 1° maggio...
...Vorrei che andare al lavoro mi servisse per darmi da vivere, non per poterci morire..
...Vorrei che andare al lavoro mi servisse per darmi da vivere, non per poterci morire..
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I paesaggi del cuore
I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...