Adesso provo a salire sulla sedia, come quand'ero bambino, voglio vedere com'è il mondo da quassù.
Poi voglio provare a battere velocemente le braccia e vedere se riesco a librarmi libero nel cielo; quante volte l'ho sognato da piccolo!
Muovere velocemente le braccia e piano piano staccarsi dalla sedia, mentre il mondo comincia a farsi più piccolo.
Quel sottile svanimento che viene ogni volta ti alzi in volo, un rimestio nello stomaco, una sottile paura, e poi via liberi.
Un volo breve, giusto per capire fino a dove posso arrivare, e di nuovo giù, per preparare il prossimo volo.
Batto le braccia ancora e via verso dove?
Voglio seguire il sole per vedere dove se ne va a dormire, ma poi mi distraggo e seguo un volo di rondini, poi più su fino a sfiorare il blu ( come diceva Renato Zero), e via in picchiata, ora voglio salire sulla cima della montagna più alta, sentire il silenzio perfetto, o meglio i mille rumori che provoca il vento tra le rocce, chissà magari pure le nuvole fanno rumore quando cozzano contro le cime.
Volare libero...
... continua?
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
venerdì 28 giugno 2019
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