Non sono un grande lettore, nel senso che leggo si, ma non ricordo ciò che leggo, per me é un viaggio con la fantasia...
...mi trovo in macchina con Rumiz durante i suoi viaggi, sono accanto al pittore di oceano mare di Baricco, oppure sono ospite dell'isola di De Carlo...
Scrivere, come ho già detto, é usare le parole al posto dei colori per dipingere un quadro immaginario..
...Che ne dite?
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
lunedì 25 novembre 2019
sabato 23 novembre 2019
Innamorare
Potrei farti innamorare di me... fissarti negli occhi, e lasciare scendere il mio amore su di te... trovare la chiave per aprire il tuo cuore, e farti piangere e ridere d'amore!
giovedì 21 novembre 2019
numero 91
Scrivere per se stessi?
Sperare di essere letti...
...barchette di carte lasciate andare lungo torrenti...
...parole che come fumo volano in alto...
Sperare di essere letti...
...barchette di carte lasciate andare lungo torrenti...
...parole che come fumo volano in alto...
domenica 17 novembre 2019
numero 90
Mi sa che per me é arrivato il momento di scendere in campo, magari non oggi che piove, ma domani se spiove...
martedì 12 novembre 2019
numero 89
In Italia si fanno sempre meno figli, mentre aumentano i partiti,indi tra qualche anno avremo milioni di italiani dipartiti e milioni di partiti italiani!!!
numero 88
Mi dà un fastidio pensare che sfruttiamo solo una minima parte del nostro cervello; chissà quante altre stupidaggini potrei scrivere altrimenti!
domenica 10 novembre 2019
numero 87
...E un giorno, quando ti sveglierai, io sarò già lontano...
...non so quanto, non so dove, ma sarò lontano...
...E per te non sarà una sorpresa, quante volte te ne ho parlato...
...non so quanto, non so dove, ma sarò lontano...
...E per te non sarà una sorpresa, quante volte te ne ho parlato...
numero 86
Poi prendo e comincio a tratteggiare il tuo viso...
Descrivo il colore dei tuoi occhi, il profilo del tuo naso, i lineamenti di te, il colore delle tue labbra...
Riempio fogli di parole, come un pittore riempie la tela di colore...
Come descrizione da fare vedere e immaginare a te che leggi...
Potenza della scrittura...
Descrivo il colore dei tuoi occhi, il profilo del tuo naso, i lineamenti di te, il colore delle tue labbra...
Riempio fogli di parole, come un pittore riempie la tela di colore...
Come descrizione da fare vedere e immaginare a te che leggi...
Potenza della scrittura...
sabato 9 novembre 2019
numero 85
Annuncio ai produttori di maglioni, fate capi di colore pelo di gatto e/o cane così mia moglie non mi insegue con la spazzola ogni volta mi alzo dal divano!
numero 84
Ho un'allergia, mi cola spesso il naso, le aziende produttrici di fazzoletti fanno l'asta per aggiudicarsi la mia fornitura!
lunedì 4 novembre 2019
Schizzo
Scrivo per non pensare... Non penso quando scrivo... Scrivo di getto... Ti schizzo di pensieri...
domenica 3 novembre 2019
sabato 2 novembre 2019
venerdì 1 novembre 2019
giovedì 31 ottobre 2019
giovedì 24 ottobre 2019
numero 79
Chissà come mai, d'un tratto, si diventa come sorgente che non zampilla, tutto ciò che prima usciva liberamente, ora...
sabato 12 ottobre 2019
Dopo Utopie, Utopia
Vorrei inventare una polverina magica da diffondere nel mondo, e far passare la cattiveria.
Creare qualcosa che faccia diventare l'uomo non più un'animale intelligente, ma solo un'uomo.
Anche perchè in natura non esistono, o ne esistono pochi, animali che uccidono solo per il gusto di farlo.
Comandamenti che sono stati sempre visti come un no, un divieto a non fare delle cose sbagliate, ma che per me, sono un si a lasciarci alle spalle i nostri istinti, ed elevarci, e diventare sempre più uomini.
Utopia.
E intanto comincia una nuova guerra...
Creare qualcosa che faccia diventare l'uomo non più un'animale intelligente, ma solo un'uomo.
Anche perchè in natura non esistono, o ne esistono pochi, animali che uccidono solo per il gusto di farlo.
Comandamenti che sono stati sempre visti come un no, un divieto a non fare delle cose sbagliate, ma che per me, sono un si a lasciarci alle spalle i nostri istinti, ed elevarci, e diventare sempre più uomini.
Utopia.
E intanto comincia una nuova guerra...
venerdì 11 ottobre 2019
numero 78
Udite, udite, superdotati culturalmente, arriva per voi il corso di laurea per diventare influencer...
lunedì 7 ottobre 2019
numero 77
Ci sono tre giorni importanti per me, nella mia vita: il primo quando ti sposai, perché non sarebbe arrivato il secondo, quando nacque nostra figlia.
Il terzo sarà quando morirò, perché così vedrò se finalmente avrò da rendere conto di come ho vissuto, e qualcuno, spero, mi renderà conto di quello che mi ha fatto vivere!
Il terzo sarà quando morirò, perché così vedrò se finalmente avrò da rendere conto di come ho vissuto, e qualcuno, spero, mi renderà conto di quello che mi ha fatto vivere!
domenica 6 ottobre 2019
numero 76
Camminavo veloce, anzi quasi correvo, vivendo col tempo che sembrava finire troppo in fretta; era già lunedì, era già mercoledì, era già venerdì...
...Poi tutto, in un attimo è cambiato, ho dovuto fermarmi, e...
...Mi son guardato allo specchio e mi sono visto, anzi ero vecchio!
Dove sono stato in tutto questo tempo, come ho vissuto tutto questo tempo?
...Poi tutto, in un attimo è cambiato, ho dovuto fermarmi, e...
...Mi son guardato allo specchio e mi sono visto, anzi ero vecchio!
Dove sono stato in tutto questo tempo, come ho vissuto tutto questo tempo?
numero 75
Volevo scrivere di te...
Volevo far conoscere al mondo le emozioni che mi dai...
Avrei voluto parlare di te...
Volevo far conoscere al mondo le emozioni che mi dai...
Avrei voluto parlare di te...
domenica 29 settembre 2019
giovedì 26 settembre 2019
numero 73
Stai ancora aspettando la buona notizia, ti stai illudendo ancora che tutto possa cambiare...
... Illusioni che ti permettono di affrontare un nuovo giorno, con la speranza che sia diverso da oggi, che sia migliore, che la buona novella magari arriverà oggi, si arriverà proprio oggi, ne sono sicuro...
...illusioni.
... Illusioni che ti permettono di affrontare un nuovo giorno, con la speranza che sia diverso da oggi, che sia migliore, che la buona novella magari arriverà oggi, si arriverà proprio oggi, ne sono sicuro...
...illusioni.
domenica 22 settembre 2019
numero 72
Nel suo bel vestito da sposa, aveva in mostra quasi tutto il suo seno prosperoso! Aveva un vestito sexy, come va di moda oggi.
Mi sa che se le tette si consumassero guardandole, per la fine della cerimonia era piatta!
E poi dicono che uno si può mettere quel che vuole!
Mi sa che se le tette si consumassero guardandole, per la fine della cerimonia era piatta!
E poi dicono che uno si può mettere quel che vuole!
Vacanza in campagna 3
Valterina va avanti mungere le sue vacche, sembra tutto così facile visto da qui.
Si volta e mi fa: " che vuoi provare?"
E io annuisco.
Mi siedo sulla sua seggiola, lei mi si siede dietro e mi prende le braccia per spiegarmi come si fa.
Non ci riesco, poi a sentire i suoi seni sulla mia schiena, il suo corpo addosso mi da un turbamento incredibile.
Sento qualcosa di strano dentro me, sembra quasi che ora io stia tremando, Valterina se ne accorge, e mi fa una carezza, mi stampa un bacio sulla guancia..
" dai faccio io".
Si volta e mi fa: " che vuoi provare?"
E io annuisco.
Mi siedo sulla sua seggiola, lei mi si siede dietro e mi prende le braccia per spiegarmi come si fa.
Non ci riesco, poi a sentire i suoi seni sulla mia schiena, il suo corpo addosso mi da un turbamento incredibile.
Sento qualcosa di strano dentro me, sembra quasi che ora io stia tremando, Valterina se ne accorge, e mi fa una carezza, mi stampa un bacio sulla guancia..
" dai faccio io".
Elogio del vino
Bere vino solo per avere quello stordimento, quella leggerezza nelle gambe e nel pensiero; in vino veritas, o meglio in vino libertas ( si scrive così prof?), libertà nello scorrere delle parole, un fiume in piena, concetti senza senso, divulgazioni scientifiche su astrusità, lingua sconnessa dal cervello, e troppo veloce per fermarsi di fronte a qualsiasi cosa.
Il bello è riuscire a fermarsi all'ultimo bicchiere, li sul filo del rasoio, libero, ma non troppo ubriaco da star male.
E poi scritto da un quasi astemio!
Il bello è riuscire a fermarsi all'ultimo bicchiere, li sul filo del rasoio, libero, ma non troppo ubriaco da star male.
E poi scritto da un quasi astemio!
sabato 21 settembre 2019
giovedì 19 settembre 2019
Vacanza in campagna 2
Ricordo bene quelle vacanze, mi sa che era la prima volta che in famiglia si andava in vacanza, eravamo poveri, le vacanze erano per i ricchi.
Quando mio zio ci prospettò la possibilità di questa vacanza non ci pensammo su un'attimo.
Poi non eravamo così lontani da casa, al massimo una ventina di chilometri, ma non eravamo a casa, almeno per quella estate.
La casa era la classica casa di campagna, una parte abitabile, e un portico che nel sottotetto celava il fienile.
Non mi ricordo molto di dove e come abbiamo dormito, mi ricordo del lavello in pietra, del bagno fuori della casa, del secchio per i bisogni notturni.
E poi verso sera l'invasione di lumache; talmente tante che se si arrivava in macchina ne facevi una strage.
E le donne in guerra per non farle entrare in casa dallo scarico del lavello.
Ma questi erano i problemi dei grandi.
Per noi c'erano le corse attraverso il grano, col rischio di tagliarci con le foglie, le avventure nei dintorni a cercare posti per pescare, o per disturbare le rane.
Le bacche usate come esca appese all'amo, i tuffi nel ruscello, con la paura di prendersi la malattia dei topi.
E poi, ora che ricordo, visto che i papà stavano ancora lavorando, al loro arrivo ci si trasferiva tutti al fiume, e li via di frittura di pesce e bagni, e corse e partite di pallone.
Quando mio zio ci prospettò la possibilità di questa vacanza non ci pensammo su un'attimo.
Poi non eravamo così lontani da casa, al massimo una ventina di chilometri, ma non eravamo a casa, almeno per quella estate.
La casa era la classica casa di campagna, una parte abitabile, e un portico che nel sottotetto celava il fienile.
Non mi ricordo molto di dove e come abbiamo dormito, mi ricordo del lavello in pietra, del bagno fuori della casa, del secchio per i bisogni notturni.
E poi verso sera l'invasione di lumache; talmente tante che se si arrivava in macchina ne facevi una strage.
E le donne in guerra per non farle entrare in casa dallo scarico del lavello.
Ma questi erano i problemi dei grandi.
Per noi c'erano le corse attraverso il grano, col rischio di tagliarci con le foglie, le avventure nei dintorni a cercare posti per pescare, o per disturbare le rane.
Le bacche usate come esca appese all'amo, i tuffi nel ruscello, con la paura di prendersi la malattia dei topi.
E poi, ora che ricordo, visto che i papà stavano ancora lavorando, al loro arrivo ci si trasferiva tutti al fiume, e li via di frittura di pesce e bagni, e corse e partite di pallone.
mercoledì 18 settembre 2019
domenica 15 settembre 2019
X
Il giorno che io muoio mi alzerò il mattino, e mi accorgerò di essere morto.
Mi rattrista solo che non ci sarò più, almeno per voi, e un pò a dire il vero mi rattrista pensare che non ci sarò più anche per me; tutto sommato è stato bello vivere.
Mi farai la barba, i capelli, se non sono in ordine, e poi mi vestirai, ma vestimi casual, non mi voglio sentire costretto in abito elegante per il mio ultimo viaggio, e poi io sono così, alla buona.
Non penso che quando mi presenterò di là guarderanno il mio vestito, almeno credo, se poi la troveranno una mancanza di rispetto, questo non lo so, allora chiederò scusa!
Mettimi un pò di profumo, odora così male la morte...
Versate le vostre lacrime su di me, saranno linfa nel mio viaggio, e poi ricorda che io non è che non ci sarò più, sarò solo in un altro posto.
Adieu
Mi rattrista solo che non ci sarò più, almeno per voi, e un pò a dire il vero mi rattrista pensare che non ci sarò più anche per me; tutto sommato è stato bello vivere.
Mi farai la barba, i capelli, se non sono in ordine, e poi mi vestirai, ma vestimi casual, non mi voglio sentire costretto in abito elegante per il mio ultimo viaggio, e poi io sono così, alla buona.
Non penso che quando mi presenterò di là guarderanno il mio vestito, almeno credo, se poi la troveranno una mancanza di rispetto, questo non lo so, allora chiederò scusa!
Mettimi un pò di profumo, odora così male la morte...
Versate le vostre lacrime su di me, saranno linfa nel mio viaggio, e poi ricorda che io non è che non ci sarò più, sarò solo in un altro posto.
Adieu
x
Vacanza in campagna
Quell'anno ero in vacanza in campagna, ero nell'età in cui sei tra l'essere ancora un ragazzo, ma oramai proteso a diventare un uomo; quando stai crescendo e ti senti preda di vertigini quando vedi che la terra ti si allontana, cammini guardandoti i piedi che ti sembrano sempre più piccoli man mano che cresci in altezza, sei ancora un brutto anatroccolo, pronto a diventare un cigno... più o meno!
Sei sempre fuori luogo e fuori posto," ormai sei grande, smettila di giocare", "taci che ne vuoi sapere tu di queste cose, sono cose da grandi".
Meglio andare a passeggiare, via alla scoperta del mondo, solo, come mi riusciva meglio.
Mi incammino e vedo in lontananza una fattoria, curioso mi avvicino, si ne avevo già viste, ma in città ormai non ne esistevano più.
Arrivato vicino vedo una donna, per i miei anni era una vecchia, magari avrà avuto una quarantina d'anni, che sta entrando nella stalla, mi vede e mi fa un cenno di saluto, arrossisco e rispondo al suo saluto.
Mi avvicino come un esploratore che scopre una terra sconosciuta, timoroso le vado vicino.
" mi sa che vieni dalla città te, che le hai mai viste mungere le vacche?"
" No signora"
"Oddio non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia, chiamami Rina se vuoi, anche se il mio nome sarebbe Valterina"
"Piacere signora Valterina, io mi chiamo Dario", e le porgo la mano per terminare le presentazioni, lei si pulisce la sua sul grembiule, e un pò perplessa me la stringe.
Ha mani belle, ma forti da contadina, e mentre stringe la mia sento il suo calore e arrossisco ancora.
Entra nelle stalla e io la seguo.
Lei comincia il suo lavoro e io le vado vicino a curiosare.
La guardo meglio e, seppur nel suo vestito da lavoro, è una bella donna e le sue forme mi attraggono moltissimo, arrossisco dei miei pensieri.
Lei d'un tratto, come sentisse ciò che stavo pensando, o magari mi è scappato qualcosa a voce alta, mi guarda e mi sorride, come siete belle donne!
Sei sempre fuori luogo e fuori posto," ormai sei grande, smettila di giocare", "taci che ne vuoi sapere tu di queste cose, sono cose da grandi".
Meglio andare a passeggiare, via alla scoperta del mondo, solo, come mi riusciva meglio.
Mi incammino e vedo in lontananza una fattoria, curioso mi avvicino, si ne avevo già viste, ma in città ormai non ne esistevano più.
Arrivato vicino vedo una donna, per i miei anni era una vecchia, magari avrà avuto una quarantina d'anni, che sta entrando nella stalla, mi vede e mi fa un cenno di saluto, arrossisco e rispondo al suo saluto.
Mi avvicino come un esploratore che scopre una terra sconosciuta, timoroso le vado vicino.
" mi sa che vieni dalla città te, che le hai mai viste mungere le vacche?"
" No signora"
"Oddio non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia, chiamami Rina se vuoi, anche se il mio nome sarebbe Valterina"
"Piacere signora Valterina, io mi chiamo Dario", e le porgo la mano per terminare le presentazioni, lei si pulisce la sua sul grembiule, e un pò perplessa me la stringe.
Ha mani belle, ma forti da contadina, e mentre stringe la mia sento il suo calore e arrossisco ancora.
Entra nelle stalla e io la seguo.
Lei comincia il suo lavoro e io le vado vicino a curiosare.
La guardo meglio e, seppur nel suo vestito da lavoro, è una bella donna e le sue forme mi attraggono moltissimo, arrossisco dei miei pensieri.
Lei d'un tratto, come sentisse ciò che stavo pensando, o magari mi è scappato qualcosa a voce alta, mi guarda e mi sorride, come siete belle donne!
sabato 14 settembre 2019
numero 69
Chissà se l'ispirazione funziona col principio dei vasi comunicanti: più ti leggono, e più ti viene voglia di scrivere; ginnastica per l'ego!
sabato 31 agosto 2019
Elucubrazioni
Se il cervello si sviluppa in base al bisogno, non è che adesso che ci danno tutto ciò che ci seve, rischiano di regredire e rincoglionirci?
O pensiamo d'essere intelligenti, mentre un pò coglioni già lo siamo?
O pensiamo d'essere intelligenti, mentre un pò coglioni già lo siamo?
numero 68
Era meglio se nascevo nel medioevo, forse sarei finito a fare il giullare in qualche corte...
E magari è stato così, e fu lì che persi la testa!
E magari è stato così, e fu lì che persi la testa!
giovedì 29 agosto 2019
sabato 24 agosto 2019
Incubo
Sto accompagnando delle persone al loro luogo di lavoro, non so come mai, ci dobbiamo andare a piedi passando tra i campi, per una classica piccola strada di campagna costeggiata d'alberi e, una volta trovata, la fabbrica è diversa da come la ricordo, ma tant'è, è un sogno.
Inserisco la chiave in una porta dove c'è il nome di un mio collega, si apre ma dietro trovo il muro, proseguiamo.
Riesco a trovare l'entrata, è tutto diverso da come l'avevo lasciato, sono rimasto via così tanto tempo?
Finalmente porto le persone al posto giusto, e ora vedo dov'era la porta principale, me ne esco e mi incammino per uscire di li, incontro colleghi vecchi e nuovi, trovo persone in riunione, sembra che tutti mi guardino in modo strano.
Ho fretta di andarmene, trovo un carrello elevatore, salgo e me ne vado giù ballando per la stradina di sassi, cercando di schivare gli schiaffi dei rami più bassi, vedo il cancello d'uscita, mi squilla il telefono, devo tornare di corsa indietro, non so forse sono un addetto alla sicurezza.
Prendo una strada laterale per girarmi, ma sta scendendo un'altra macchina, devo fare velocemente retromarcia, riesco a girarmi, ma l'auto se ne è già andata.
Riprendo la strada per tornare, da destra mi esce un'alligatore, lo schivo, ce ne sono degli altri, qualcuno lo calpesto, sperando che il mio vecchio muletto non mi abbandoni.
Arrivo alla fabbrica e mi stanno aspettando, ci sono vari camion da scaricare, e devo scendere al volo, neanche il tempo di spiegare ciò che mi è successo che...
...Mi sveglio...
...Incubo!!!
Inserisco la chiave in una porta dove c'è il nome di un mio collega, si apre ma dietro trovo il muro, proseguiamo.
Riesco a trovare l'entrata, è tutto diverso da come l'avevo lasciato, sono rimasto via così tanto tempo?
Finalmente porto le persone al posto giusto, e ora vedo dov'era la porta principale, me ne esco e mi incammino per uscire di li, incontro colleghi vecchi e nuovi, trovo persone in riunione, sembra che tutti mi guardino in modo strano.
Ho fretta di andarmene, trovo un carrello elevatore, salgo e me ne vado giù ballando per la stradina di sassi, cercando di schivare gli schiaffi dei rami più bassi, vedo il cancello d'uscita, mi squilla il telefono, devo tornare di corsa indietro, non so forse sono un addetto alla sicurezza.
Prendo una strada laterale per girarmi, ma sta scendendo un'altra macchina, devo fare velocemente retromarcia, riesco a girarmi, ma l'auto se ne è già andata.
Riprendo la strada per tornare, da destra mi esce un'alligatore, lo schivo, ce ne sono degli altri, qualcuno lo calpesto, sperando che il mio vecchio muletto non mi abbandoni.
Arrivo alla fabbrica e mi stanno aspettando, ci sono vari camion da scaricare, e devo scendere al volo, neanche il tempo di spiegare ciò che mi è successo che...
...Mi sveglio...
...Incubo!!!
Film 5
Lui sta rientrando a casa, dovremmo trovare un nome ai nostri due interpreti, apre la porta, e mentre sale le scale, sente vibrare il telefono.
Guarda lo schermo, e lei, non si ricorda nemmeno più come mai ha il suo numero!
Strana telefonata: " ciao, ho bisogno d'aiuto, mi è successa una cosa strana, non so con chi posso parlare, mi potresti raggiungere?"...
Guarda lo schermo, e lei, non si ricorda nemmeno più come mai ha il suo numero!
Strana telefonata: " ciao, ho bisogno d'aiuto, mi è successa una cosa strana, non so con chi posso parlare, mi potresti raggiungere?"...
giovedì 22 agosto 2019
Film 4
Lei sta cercando il suo telefono nella borsa, le borse delle donne, un luogo magico in cui si può trovare di tutto, e dove tutto sparisce.
Cerca nella rubrica un contatto, magari un numero amico, o di soccorso.
Non sembra in cattive condizioni, la macchina da presa non fa vedere segni che riportino a qualche violenza o a qualche contatto fisico.
Magari ha solo bisogno di parlare con qualcuno per focalizzare ciò che ha vissuto, per capire se é realtà o solo suggestione...
Cerca nella rubrica un contatto, magari un numero amico, o di soccorso.
Non sembra in cattive condizioni, la macchina da presa non fa vedere segni che riportino a qualche violenza o a qualche contatto fisico.
Magari ha solo bisogno di parlare con qualcuno per focalizzare ciò che ha vissuto, per capire se é realtà o solo suggestione...
domenica 18 agosto 2019
Film 3
Macchina da presa che segue i suoi passi tra gli alberi, tramonto che arriva quasi all'improvviso, facendo calare le luci...
...Crepuscolo, sotto un cielo che si riempie di stelle, mentre la luna fa capolino, e crea una notte da streghe.
Boschetto che si apre creando una radura, pezzo di terra illuminato dalla luna, dove si immaginano incontri segreti, danze proibite, fumo di legna, donne sghignazzanti avvolte in stracci e incoronate di cappellacci.
Immaginario?
Nei suoi occhi si vede il fuoco che arde, la curiosità mista alla paura che immagini create dalla fantasia rendono reali, o realtà talmente assurda, da sembrare un frutto della fantasia?
...Crepuscolo, sotto un cielo che si riempie di stelle, mentre la luna fa capolino, e crea una notte da streghe.
Boschetto che si apre creando una radura, pezzo di terra illuminato dalla luna, dove si immaginano incontri segreti, danze proibite, fumo di legna, donne sghignazzanti avvolte in stracci e incoronate di cappellacci.
Immaginario?
Nei suoi occhi si vede il fuoco che arde, la curiosità mista alla paura che immagini create dalla fantasia rendono reali, o realtà talmente assurda, da sembrare un frutto della fantasia?
venerdì 16 agosto 2019
Film 2
Immagine fissa sul suo viso, poi si apre piano piano facendo una carrellata su di lei, capelli, ancora viso, giù sul suo vestito e poi immagine aperta su figura intera, a cercare qualche particolare, magari quelle spiegazzature sul vestito, quei fili d'erba tra i capelli, l'occhio preoccupato o terrorizzato, qualche ricordo dell'avventura appena vissuta e...
...silenzio, una donna che sta pensando...
...silenzio, una donna che sta pensando...
Film
Quando riuscì a trovare la strada per uscire dal boschetto, le venne istintivo di sistemarsi il vestito, come se, tornando al mondo reale, ci potesse essere su di lei un segno di quello che le era successo.
Immagini di lei che non si vedono scrivendone, ma se qualcuno l'avesse incontrata si sarebbe accorto che...
Magari nei suoi occhi, magari qualcosa che le era rimasto tra i capelli, un odore o il profumo di...
Non so, sparire per un attimo e ritrovarsi subito a casa, questo era ciò che avrebbe voluto, trovarsi subito a casa, per poter fare mente locale, rivivere un attimo tutto e rifletterci...
Le bastava pure avere la fortuna di non incontrare nessuno nel suo ritorno.
Chissà perché, poi.
Solo un sogno, una favola da raccontare, o era tutto vero?
Immagini di lei che non si vedono scrivendone, ma se qualcuno l'avesse incontrata si sarebbe accorto che...
Magari nei suoi occhi, magari qualcosa che le era rimasto tra i capelli, un odore o il profumo di...
Non so, sparire per un attimo e ritrovarsi subito a casa, questo era ciò che avrebbe voluto, trovarsi subito a casa, per poter fare mente locale, rivivere un attimo tutto e rifletterci...
Le bastava pure avere la fortuna di non incontrare nessuno nel suo ritorno.
Chissà perché, poi.
Solo un sogno, una favola da raccontare, o era tutto vero?
giovedì 15 agosto 2019
Girasole
Ti ricordi quella volta che, portate con te delle forbici...
Iniziò il tuo cammino verso il tuo girasole, volevi tagliarlo e portarlo a casa.
L'avevi visto passando in auto, così solitario e bello.
Man mano che tu salivi su fino a lui, diventò sempre più alto, fino a che, giunta vicina, ti sovrastava di un metro minimo; ma che forbici, il machete ci sarebbe voluto...
Iniziò il tuo cammino verso il tuo girasole, volevi tagliarlo e portarlo a casa.
L'avevi visto passando in auto, così solitario e bello.
Man mano che tu salivi su fino a lui, diventò sempre più alto, fino a che, giunta vicina, ti sovrastava di un metro minimo; ma che forbici, il machete ci sarebbe voluto...
lunedì 12 agosto 2019
Giochi della memoria
Vi è mai capitato di ricordare un momento della vostra vita, e in un attimo ritrovarvi li, catapultati a riviverlo un altra volta, sentire il caldo dentro l'auto guidata da papà, in viaggio verso le vacanze in riva al fiume, la spiaggia dei poveri, ma per noi già una conquista, anche se poi ci appiopparono il nome di" zingari", perché solo loro frequentavano quei posti di notte, ma zingaro era pure sinonimo di avventura, di vita libera.
Man mano che ci si avvicinava cominciavo a spogliarmi, per poter sprecare meno tempo possibile da passare giocando.
Seduto nel sedile posteriore di quella Lancia 2C, talmente vecchia che quando pioveva minimo minimo chi stava seduto davanti si bagnava i piedi, sempre che non si fermasse, e bisognava asciugare lo spinterogeno.
E mio padre che comincia a rallentare, perché qualcosa non va, la gomma si bucò, e giù tutti i bagagli, la ruota di scorta era sotto il bagaglio, ma per sganciarla bisognava togliere tutto.
E poi mi rivedo seduto dietro salendo verso la montagna, nella nostra gita domenicale a trovare i nonni stanziali in quell'albergo per le loro consuete vacanze estive...
...Che ricchi mi sembravano, in albergo in montagna, anche se poi quel paesino distava non più di 30 km dalla loro casa, e in quanto a turismo non è che fosse poi così rinomato, ma allora era così, non c'erano le vacanze di massa.
E io seduto che provavo a leggere, e mi veniva il mal di testa, e allora via con i miei fratelli seduti in ginocchio a guardare le altre macchine che ci seguivano e a fare le boccacce fino a che mia madre non ci scopriva.
E sento gli odori di quelle giornate, sento l'imbarazzo quando mio nonno, comunista sfegatato, mi portava alla festa dell'unità, e mi attaccavano l'adesivo alla maglietta, ed io odiavo da matti quella cosa, e aspettavo il momento giusto per poter toglierlo non visto, con mio nonno che il più delle volte se ne accorgeva e, quando gli raccontavo la bugia di averlo perso, me ne attaccava un altro.
E la sagra del suo paese, talmente piccolo, era una frazione, con le due sole giostre che tornavano tutti gli anni, e mio nonno che non si accorgeva che ormai dentro quella macchinina ci ero cresciuto, e non ci stavo più.
E poi mi rivedo, più grande, in posa seduto davanti al tavolino da picnic, con giornale in mano, e cicca accesa, per far credere di aver cominciato a fumare...
... E pi, e poi...
...Giochi della memoria...
Man mano che ci si avvicinava cominciavo a spogliarmi, per poter sprecare meno tempo possibile da passare giocando.
Seduto nel sedile posteriore di quella Lancia 2C, talmente vecchia che quando pioveva minimo minimo chi stava seduto davanti si bagnava i piedi, sempre che non si fermasse, e bisognava asciugare lo spinterogeno.
E mio padre che comincia a rallentare, perché qualcosa non va, la gomma si bucò, e giù tutti i bagagli, la ruota di scorta era sotto il bagaglio, ma per sganciarla bisognava togliere tutto.
E poi mi rivedo seduto dietro salendo verso la montagna, nella nostra gita domenicale a trovare i nonni stanziali in quell'albergo per le loro consuete vacanze estive...
...Che ricchi mi sembravano, in albergo in montagna, anche se poi quel paesino distava non più di 30 km dalla loro casa, e in quanto a turismo non è che fosse poi così rinomato, ma allora era così, non c'erano le vacanze di massa.
E io seduto che provavo a leggere, e mi veniva il mal di testa, e allora via con i miei fratelli seduti in ginocchio a guardare le altre macchine che ci seguivano e a fare le boccacce fino a che mia madre non ci scopriva.
E sento gli odori di quelle giornate, sento l'imbarazzo quando mio nonno, comunista sfegatato, mi portava alla festa dell'unità, e mi attaccavano l'adesivo alla maglietta, ed io odiavo da matti quella cosa, e aspettavo il momento giusto per poter toglierlo non visto, con mio nonno che il più delle volte se ne accorgeva e, quando gli raccontavo la bugia di averlo perso, me ne attaccava un altro.
E la sagra del suo paese, talmente piccolo, era una frazione, con le due sole giostre che tornavano tutti gli anni, e mio nonno che non si accorgeva che ormai dentro quella macchinina ci ero cresciuto, e non ci stavo più.
E poi mi rivedo, più grande, in posa seduto davanti al tavolino da picnic, con giornale in mano, e cicca accesa, per far credere di aver cominciato a fumare...
... E pi, e poi...
...Giochi della memoria...
domenica 11 agosto 2019
Post Mortem
Sono ancora vivo...
...Cosa ci faccio dentro qua?
Sono ancora vivo...
Ma non mi riesce di muovermi, sento un grido salirmi su dalla gola, ma niente, solo silenzio.
Sono ancora vivo...
Vedo cosa mi stanno facendo, vedo la cassa dove mi hanno messo, ma non posso reagire, ho gli occhi aperti?
Sono ancora vivo...
Stanno chiudendo, Dio stanno chiudendo, non vedo più la luce, no vi prego, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno spostando, mi portano dove riposerò per il resto dei miei giorni?
Sono ancora vivo...
Dio sento tutto muoversi intorno a me, sento gente che piange, persone che stanno toccando il legno che mi avvolge, urlo ancora, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno calando, mi stanno calando, è finita...
Sono ancora vivo...
...Cosa ci faccio dentro qua?
Sono ancora vivo...
Ma non mi riesce di muovermi, sento un grido salirmi su dalla gola, ma niente, solo silenzio.
Sono ancora vivo...
Vedo cosa mi stanno facendo, vedo la cassa dove mi hanno messo, ma non posso reagire, ho gli occhi aperti?
Sono ancora vivo...
Stanno chiudendo, Dio stanno chiudendo, non vedo più la luce, no vi prego, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno spostando, mi portano dove riposerò per il resto dei miei giorni?
Sono ancora vivo...
Dio sento tutto muoversi intorno a me, sento gente che piange, persone che stanno toccando il legno che mi avvolge, urlo ancora, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno calando, mi stanno calando, è finita...
Sono ancora vivo...
sabato 10 agosto 2019
numero 64
Mi raccomando, cerca di essere cazzuto nella vita, prevarica gli altri, vai avanti per la tua strada cercando di mantenere la tua vista puntata dritta verso l'obiettivo che ti sei proposto, non pensare agli altri, per essere qualcuno devi essere solo tu.
Cerca di essere furbo, anche se furbizia e disonestà a volte vanno a braccetto, e non fregartene di chi ti dice che magari puoi incontrare qualcuno più furbo di te; impara da lui, non mettertici contro, magari non per ora.
E chi se ne frega di pensare agli altri, tanto quando sarai arrivato potrai lavarti il cuore facendo donazioni, ovviamente detraibili dalle tasse che non paghi.
Essere brave persone, e poi perché?
Cerca di essere furbo, anche se furbizia e disonestà a volte vanno a braccetto, e non fregartene di chi ti dice che magari puoi incontrare qualcuno più furbo di te; impara da lui, non mettertici contro, magari non per ora.
E chi se ne frega di pensare agli altri, tanto quando sarai arrivato potrai lavarti il cuore facendo donazioni, ovviamente detraibili dalle tasse che non paghi.
Essere brave persone, e poi perché?
Non sarai solo anche tu?
martedì 6 agosto 2019
numero 63
Che strano, mentre una volta scrivevo perché avevo paura di affrontare il mondo, ora che l'ho conosciuto, scrivo per fuggirmene!
domenica 4 agosto 2019
Cercando
Camminerò per le strade del mondo, e ti verrò a cercare.
Non so quando, non so dove, non ti conosco ancora, ma so che un giorno ti incontrerò e saprò che sarai tu...
Quanta strada percorsa, quante persone incontrate, incroci di vite, vite sfiorate, cercando...
...Cercando...
Non so quando, non so dove, non ti conosco ancora, ma so che un giorno ti incontrerò e saprò che sarai tu...
Quanta strada percorsa, quante persone incontrate, incroci di vite, vite sfiorate, cercando...
...Cercando...
sabato 3 agosto 2019
Lettera
Mille pensieri che affollano la mia mente; problemi da risolvere scrivendo?
Mi piace molto il non essere, come già scritto, in una società dove essere o avere sono prioritari, il non essere è troppo forte.
Non essere in vacanza, non essere accanto a te fisicamente, non essere dentro di me...
Filosofie basate sull'esperienziale, la non conoscenza diretta delle cose implica la non esistenza delle stesse, terrapiattisti, teocentrici, reazionari, forse illusi o novelli struzzi, nascondere la realtà, o considerarla solo il parto di una mente malata, e considerare il prossimo come un illuso, che crede a tutto ciò che gli si dice?
La storia esiste, non considerare il nostro passato, anzi non prenderlo in considerazione, perché non l'abbiamo vissuto, è solo pazzia?
Tu non esisti per me, perché non ti ho mai visto, e magari ora mi stai leggendo.
Arte concettuale, come non arte?
Io sono uno scrittore concettuale, non scrivo, ma mi diverto a buttare giù frasi, un quadro vuoto dal titolo " Neve", e provalo a contestarmelo, perché tu in quel quadro vedi solo bianco, e io vedo la neve.
Io non esisto, non mi hai mai visto, sono solo una pagina da scrivere, non mi hai mai incontrato, quindi...
Dovrei dormire di più, o al solito, dedicarmi a qualcosa di più sano, magari il bere...
Miseria sta musa dello scrivere, che mi viene a svegliare nel corso della notte.
Solo pensieri, concetti, che ho paura di dimenticare...
Mi piace molto il non essere, come già scritto, in una società dove essere o avere sono prioritari, il non essere è troppo forte.
Non essere in vacanza, non essere accanto a te fisicamente, non essere dentro di me...
Filosofie basate sull'esperienziale, la non conoscenza diretta delle cose implica la non esistenza delle stesse, terrapiattisti, teocentrici, reazionari, forse illusi o novelli struzzi, nascondere la realtà, o considerarla solo il parto di una mente malata, e considerare il prossimo come un illuso, che crede a tutto ciò che gli si dice?
La storia esiste, non considerare il nostro passato, anzi non prenderlo in considerazione, perché non l'abbiamo vissuto, è solo pazzia?
Tu non esisti per me, perché non ti ho mai visto, e magari ora mi stai leggendo.
Arte concettuale, come non arte?
Io sono uno scrittore concettuale, non scrivo, ma mi diverto a buttare giù frasi, un quadro vuoto dal titolo " Neve", e provalo a contestarmelo, perché tu in quel quadro vedi solo bianco, e io vedo la neve.
Io non esisto, non mi hai mai visto, sono solo una pagina da scrivere, non mi hai mai incontrato, quindi...
Dovrei dormire di più, o al solito, dedicarmi a qualcosa di più sano, magari il bere...
Miseria sta musa dello scrivere, che mi viene a svegliare nel corso della notte.
Solo pensieri, concetti, che ho paura di dimenticare...
giovedì 1 agosto 2019
numero 61
Cosa è la morte per voi, a parte non essere più vivo?
Mi piace pensare che chi muore, ora non è più qui con me, ma mi risulta più semplice pensarlo da un'altra parte, faccio fatica a recarmi al cimitero, per me lì ormai non si trova più nulla; solo autodifesa?
Mi piace pensare che chi muore, ora non è più qui con me, ma mi risulta più semplice pensarlo da un'altra parte, faccio fatica a recarmi al cimitero, per me lì ormai non si trova più nulla; solo autodifesa?
numero 60
Ti ho visto vagare per strade che conoscevi, e ora ti sono diventate sconosciute.
Ho visto i tuoi occhi persi, le tue domande senza senso, svuotato di tutto quel che eri, una bella macchina senza pilota.
Mi chiedi chi sono, mi fai racconti con verità miste a fantasie, parole in libertà, e mi chiedo come tutto ciò sia possibile.
Un non vivo: vivo fisicamente, ma morto intellettualmente.
E mi chiedo il perché, e mi chiedo quanto tutto questo possa durare, se dentro la tua testa ci siano dei momenti in cui tu percepisca la mia presenza, se valga la pena di venire a passare del tempo con te...
Perché?
Ho visto i tuoi occhi persi, le tue domande senza senso, svuotato di tutto quel che eri, una bella macchina senza pilota.
Mi chiedi chi sono, mi fai racconti con verità miste a fantasie, parole in libertà, e mi chiedo come tutto ciò sia possibile.
Un non vivo: vivo fisicamente, ma morto intellettualmente.
E mi chiedo il perché, e mi chiedo quanto tutto questo possa durare, se dentro la tua testa ci siano dei momenti in cui tu percepisca la mia presenza, se valga la pena di venire a passare del tempo con te...
Perché?
martedì 30 luglio 2019
numero 59
Vorrei vederti sorridere ancora, renderti felice, avere una bacchetta magica e traformare tutti i tuoi sogni in realtà...
Vorrei, vorrei, vorrei...
... Ma come posso renderti felice?
Vorrei, vorrei, vorrei...
... Ma come posso renderti felice?
domenica 28 luglio 2019
sabato 27 luglio 2019
Volo boh
Ho voglia di volare oggi, salgo sulla mia sedia, la mia pista di decollo, e via verso un nuovo viaggio, stavolta non verso un luogo in particolare, ma vorrei volare a reincontrare chi non c'è più, magari per sentire la loro voce, i loro rimproveri, o solo per sentire parti della loro vita che mi sono sfuggiti, e qualche particolare in più per essere più tranquillo durante il mio volo.
Magari volo a fermare qualcuno che ha combinato un pò di casino durante la storia, un pò alla " non ci resta che piangere", non fermerei la scoperta dell'America, ma di sicuro qualcos'altro si.
Potrei fare un' elenco di persone, ma le braccia son pronte, mi alzo in volo...
...Volo: boh
Magari volo a fermare qualcuno che ha combinato un pò di casino durante la storia, un pò alla " non ci resta che piangere", non fermerei la scoperta dell'America, ma di sicuro qualcos'altro si.
Potrei fare un' elenco di persone, ma le braccia son pronte, mi alzo in volo...
...Volo: boh
Presenza
A volte, quando c'è molto silenzio, mi sembra ancora di sentire la sua presenza, magari il rumore dei suoi passi leggeri, lo sbuffare da stanco, quegli occhi che ti guardano e ti chiedono, cosa ti chiedono?
Chissà poi se quando non ci siamo più, ci saremo ancora?
Chissà poi se quando non ci siamo più, ci saremo ancora?
numero 57
Ti cerco dentro di me...
... Cerco dentro di me?
Come posso trovare qualcosa dentro di me?
Allora penso, penso a dove mi sono perso qualcosa che avevo dentro di me, qualcosa che forse pensavo di avere dentro di me...
Cosa potevo avere dentro di me?
Sei la cosa più bella che ho, ma non è già sbagliato dirti sei una cosa?
Penso...
I famosi cassetti della memoria.
Cervello come magazzino, metti via i ricordi alla rinfusa, e poi non ti riesce più di trovarli.
Vorrei essere ordinato, come quelli che hanno tutto sistemato, in ordine e pulito, mentre il mio magazzino e un ricettacolo di mille cose disordinate e piene di polvere...
... Disordine come genialità?
Ordine come bisogno di sicurezza?
Il mio tavolo era pieno di carte, ma sapevo sempre dov'era ciò che mi serviva, disordinato.
Però ora che sto cercando, non trovo...
... Cerco dentro di me?
Come posso trovare qualcosa dentro di me?
Allora penso, penso a dove mi sono perso qualcosa che avevo dentro di me, qualcosa che forse pensavo di avere dentro di me...
Cosa potevo avere dentro di me?
Sei la cosa più bella che ho, ma non è già sbagliato dirti sei una cosa?
Penso...
I famosi cassetti della memoria.
Cervello come magazzino, metti via i ricordi alla rinfusa, e poi non ti riesce più di trovarli.
Vorrei essere ordinato, come quelli che hanno tutto sistemato, in ordine e pulito, mentre il mio magazzino e un ricettacolo di mille cose disordinate e piene di polvere...
... Disordine come genialità?
Ordine come bisogno di sicurezza?
Il mio tavolo era pieno di carte, ma sapevo sempre dov'era ciò che mi serviva, disordinato.
Però ora che sto cercando, non trovo...
Ernesto
Ernesto sparalesto,
Ernesto disonesto,
Ernesto scrive un testo,
Ernesto mesto,
Ernesto in un contesto,
Ernesto pesto,
Ernesto troppo presto,
Ernesto onesto,
Ernesto è buio pesto,
Ernesto lesto, lesto,
Ernesto con un cesto,
... Ernesto, il piacere di chiamarsi Ernesto?
Ernesto disonesto,
Ernesto scrive un testo,
Ernesto mesto,
Ernesto in un contesto,
Ernesto pesto,
Ernesto troppo presto,
Ernesto onesto,
Ernesto è buio pesto,
Ernesto lesto, lesto,
Ernesto con un cesto,
... Ernesto, il piacere di chiamarsi Ernesto?
giovedì 25 luglio 2019
numero 57
Esercizio di stile...
... pennellate date con la biro.
Scrittura forbita, nascondendo il senso dietro la ricerca della parola fine a se stessa...
... pennellate date con la biro.
Scrittura forbita, nascondendo il senso dietro la ricerca della parola fine a se stessa...
mercoledì 24 luglio 2019
martedì 23 luglio 2019
numero 55
Sto cercando di mettere la testa a posto, dove la metto: nell'armadio estivo, o in quello invernale?
lunedì 22 luglio 2019
numero 54
Vado via, mollo tutto, o quasi...
... Quante volte l'abbiamo detto, ma se dovessi andartene, molli tutto, o porti qualcuno o qualcosa con te?
... Quante volte l'abbiamo detto, ma se dovessi andartene, molli tutto, o porti qualcuno o qualcosa con te?
domenica 21 luglio 2019
sabato 20 luglio 2019
numero 51
Ricordi tra ubriachi; " il no, hic, è un'affermazione negativa, hic", allora il si è una negazione positiva?
Che teorema bisogna applicare?hic.
Qualcuno disse che chi non beve ha qualcosa da nascondere, effettivamente quando si beve un pochino, la lingua si scioglie e le parole escono in libertà.
Filosofia alcolica, pensieri contorti, hic, no è che poi scopro che quando scrivo sono sempre sotto effetto dell'alcol?
Astemio ubriaco?
Che teorema bisogna applicare?hic.
Qualcuno disse che chi non beve ha qualcosa da nascondere, effettivamente quando si beve un pochino, la lingua si scioglie e le parole escono in libertà.
Filosofia alcolica, pensieri contorti, hic, no è che poi scopro che quando scrivo sono sempre sotto effetto dell'alcol?
Astemio ubriaco?
numero 50
Parlerò di te, è da tanto che non lo faccio, e pensare che nei miei diari non facevo altro che parlare di te!
Avevi un nome che cambiava di volta in volta, eri lei, eri l'amore, eri la mia Laura o la mia Beatrice, la donna immaginaria o reale, mi sono tuffato dentro i tuoi occhi, ho seguito il tuo profumo, rabdomante alla ricerca della sorgente dell'amore.
Sapevo che un giorno ti avrei trovata, e poi...
Quanti anni sono passati ormai...
Ho riso con te, ho sentito le tue lacrime bagnare le mie spalle, avrei voluto renderti felice, darti una vita tranquilla, i soldi per me non hanno mai avuto importanza, forse per quello mi si allontanano sempre, ma purtroppo poi il tempo ha cambiato tutto.
E pensare quanto abbiamo riso, e quanto stiamo ancora ridendo, magari adesso è un po' più amaro, ma sempre riso.
Due strade che si incontrano, due vite che si toccano e continuano la strada assieme, l'amore è eterno?
Non lo so, so solo che non so se riuscirei a stare senza di te.
Avevi un nome che cambiava di volta in volta, eri lei, eri l'amore, eri la mia Laura o la mia Beatrice, la donna immaginaria o reale, mi sono tuffato dentro i tuoi occhi, ho seguito il tuo profumo, rabdomante alla ricerca della sorgente dell'amore.
Sapevo che un giorno ti avrei trovata, e poi...
Quanti anni sono passati ormai...
Ho riso con te, ho sentito le tue lacrime bagnare le mie spalle, avrei voluto renderti felice, darti una vita tranquilla, i soldi per me non hanno mai avuto importanza, forse per quello mi si allontanano sempre, ma purtroppo poi il tempo ha cambiato tutto.
E pensare quanto abbiamo riso, e quanto stiamo ancora ridendo, magari adesso è un po' più amaro, ma sempre riso.
Due strade che si incontrano, due vite che si toccano e continuano la strada assieme, l'amore è eterno?
Non lo so, so solo che non so se riuscirei a stare senza di te.
numero 49
Penso che lo scrivere sia un pò come l'agricoltura; ci sono cose che escono così spontanee, e cose che, come i semi, hanno bisogno di trovare il giusto terreno ed essere coltivate, accudite per poter dare buoni frutti.
Io sono un'erba spontanea, a volte infestante, poche volte con buoni frutti.
Io sono un'erba spontanea, a volte infestante, poche volte con buoni frutti.
numero 48
Nella mia lapide mi si scriva:" Qui riposa un coglione"...
... L'altro l'ho perso strada facendo, o forse addirittura li ho persi tutti e due!
... L'altro l'ho perso strada facendo, o forse addirittura li ho persi tutti e due!
numero 47
Ti volevo raccontare di quando ero...
... A volte ci si rende conto di quanto tempo è passato quando sono più le cose da raccontare di quelle da vivere, sempre che le cose da raccontare non siano frutto della fantasia.
... A volte ci si rende conto di quanto tempo è passato quando sono più le cose da raccontare di quelle da vivere, sempre che le cose da raccontare non siano frutto della fantasia.
giovedì 18 luglio 2019
Da grande
Da grande... Quando sarai grande... Quando si è abbastanza grandi da poter fare tutto ciò che ci era precluso da giovani, e comincia la discesa?
numero 45
Mi si consenta di dire la mia, qualunque essa sia!
Importante che parola e cervello siano connessi, troppa gente ama sentirsi parlare, guardate in tv, stanno già pensando cosa rispondere a domande che non sono mai state dette, fuffa, solo per distoglierci dai problemi reali.
Pensare che qualcuno con le chiacchiere si paga da mangiare!
Andare per bar a sentire il malumore, e poi in piazza ad urlarlo, e qualcuno subito a dirci che ecco finalmente qualcuno la pensa come noi!
Importante che parola e cervello siano connessi, troppa gente ama sentirsi parlare, guardate in tv, stanno già pensando cosa rispondere a domande che non sono mai state dette, fuffa, solo per distoglierci dai problemi reali.
Pensare che qualcuno con le chiacchiere si paga da mangiare!
Andare per bar a sentire il malumore, e poi in piazza ad urlarlo, e qualcuno subito a dirci che ecco finalmente qualcuno la pensa come noi!
numero 44
Chissà perché le cose più belle da scrivere nascono nel corso della notte, e poi se non le raccogli subito svaniscono, e il mattino ti rimane solo il ricordo avvolto nella nebbia dei pensieri.
mercoledì 17 luglio 2019
Cammino piano, quasi fermo...
Camminare piano piano, senza guardare molto lontano, l'arrivo non è interessante, solo il viaggio è scoperta.
Cammino piano a testa china, come un mulo, e guardo solo ciò che non ho visto mai, e vedo solo quello che riesco a vedere, perché chi sa quanti miliardi di altri esseri non vedo, che poi anche noi umani siamo solo un granello di sabbia, composto da un numero immenso di altri granelli di sabbia più piccoli di noi.
Foglie ingiallite, fili d'erba, cicale, qualche chiocciola, suoni di uccelli, e poi rumore d'auto.
Cammino piano, senza meta...
...Passo davanti al camposanto, si ecco forse questa è una meta, meglio continuare il viaggio, almeno per ora...
... dove ti vorrei portare?
Non è questo il bello di essere senza una meta?
Cammino piano a testa china, come un mulo, e guardo solo ciò che non ho visto mai, e vedo solo quello che riesco a vedere, perché chi sa quanti miliardi di altri esseri non vedo, che poi anche noi umani siamo solo un granello di sabbia, composto da un numero immenso di altri granelli di sabbia più piccoli di noi.
Foglie ingiallite, fili d'erba, cicale, qualche chiocciola, suoni di uccelli, e poi rumore d'auto.
Cammino piano, senza meta...
...Passo davanti al camposanto, si ecco forse questa è una meta, meglio continuare il viaggio, almeno per ora...
... dove ti vorrei portare?
Non è questo il bello di essere senza una meta?
numero 43
Sono un non violento, un pò per scelta e un pò per struttura fisica, in particolare sono contro la pena di morte, quelli a favore li ucciderei tutti.
martedì 16 luglio 2019
lunedì 15 luglio 2019
Lo sciupa femmine ancora
Lo sciupa femmine amava le donne, innamorato si dell'amore puro, ma amava pure guardarle tutte le donne, e vi giuro non se ne perdeva una, perché ogni donna ha qualcosa di bello da far vedere, anche se a volte non si vede subito, non è solo nel fisico, basta andare a cercarlo.
Allo sciupa femmine poi la donna stava diventando motivo di studio...
Criptico
Ricordati di dire tutte le cose che avresti voluto dire...
... il tuo tempo potrebbe finire...
O almeno cerca di dire...
... il tuo tempo potrebbe finire...
O almeno cerca di dire...
Utopie
E se provassimo a metterci tutti assieme a camminare in senso antiorario, riusciremo a far tornare indietro il tempo e riuscire a sistemare le cose?
Se inventassimo uno spray, in una bomboletta che rispetti l'ozono chiaramente, che faccia diventare tutte le persone più buone, cambierebbe il mondo, o magari ci si annoierebbe?
Facciamo sparire i soldi, non ci sarebbe più l'eterna questione tra l'avere o essere, sarebbe solo essere?
Come è possibile che quando si va al supermercato, si trovino prodotti bio e prodotti normali, se quelli normali, che abbiamo usato finora sono merda, perché ce li hanno sempre venduti?
Io devo mangiare, ma se non ho abbastanza soldi è giusto che non mi possa permettere cose sane?
Perché ci sono persone al mondo che fanno un sacco di donazioni, e poi non pagano il giusto chi lavora per loro?
Siamo persone, o solo probabili clienti?
Ci rendiamo conto che siamo solo di passaggio in questo mondo, e che come ho già detto, non dobbiamo lasciare troppe tracce del nostro passaggio?
La natura soffre, scrissi tanti anni fa, ma purtroppo non è ancora guarita, il problema è non diventi un malato terminale.
Adesso vi lascio il tempo di pensarci e di darmi le risposte a breve, mi raccomando!
Se inventassimo uno spray, in una bomboletta che rispetti l'ozono chiaramente, che faccia diventare tutte le persone più buone, cambierebbe il mondo, o magari ci si annoierebbe?
Facciamo sparire i soldi, non ci sarebbe più l'eterna questione tra l'avere o essere, sarebbe solo essere?
Come è possibile che quando si va al supermercato, si trovino prodotti bio e prodotti normali, se quelli normali, che abbiamo usato finora sono merda, perché ce li hanno sempre venduti?
Io devo mangiare, ma se non ho abbastanza soldi è giusto che non mi possa permettere cose sane?
Perché ci sono persone al mondo che fanno un sacco di donazioni, e poi non pagano il giusto chi lavora per loro?
Siamo persone, o solo probabili clienti?
Ci rendiamo conto che siamo solo di passaggio in questo mondo, e che come ho già detto, non dobbiamo lasciare troppe tracce del nostro passaggio?
La natura soffre, scrissi tanti anni fa, ma purtroppo non è ancora guarita, il problema è non diventi un malato terminale.
Adesso vi lascio il tempo di pensarci e di darmi le risposte a breve, mi raccomando!
domenica 14 luglio 2019
Pierrot
..." Ma come, tu non puoi essere serio, sei qua per farci divertire".
Cominciai così a riflettere su cosa stavo facendo della mia vita.
Certo per chi è fondamentalmente timido, è un attimo diventare un clown per trovarsi al centro delle attenzioni: si passa dal voler scomparire per le figuracce fatte, a fare figuracce per sentire le risate che si fanno gli altri... a volte passi solo per uno stupido, altre volte è pure bello buttarsi senza paura in cose che un tempo ti avrebbero legato alla sedia.
Ti ricordi Gianni dei nostri lunghi discorsi fatti sul futuro, su di un mondo in cui non sembrava valer la pena di vivere, troppo complicato per mettere al mondo figli...
...Poi tu ne hai fatto tre, di figli, mentre io un giorno decisi di rendere il mio corpo duro come pietra e di farmi scorrere tutto addosso.
Cominciò li la mia vita di pagliaccio, pierrot senza lacrima disegnata sul viso, ma segnata dentro il cuore, lacrima che poi, piano piano, se ne andò quando finalmente trovai la gioia di vivere, di amare la vita, e da li ho cominciato a cercare di portarla a chi mi stava vicino.
Che poi a fare gli scemi siamo capaci tutti, a far divertire è un'altra cosa.
Però ti devo dire, caro Gianni, che è bello sentire dire che quando ci sei porti la gioia e, magari, un sorriso in chi ti sta vicino.
Forse non sono più un pierrot?
Cominciai così a riflettere su cosa stavo facendo della mia vita.
Certo per chi è fondamentalmente timido, è un attimo diventare un clown per trovarsi al centro delle attenzioni: si passa dal voler scomparire per le figuracce fatte, a fare figuracce per sentire le risate che si fanno gli altri... a volte passi solo per uno stupido, altre volte è pure bello buttarsi senza paura in cose che un tempo ti avrebbero legato alla sedia.
Ti ricordi Gianni dei nostri lunghi discorsi fatti sul futuro, su di un mondo in cui non sembrava valer la pena di vivere, troppo complicato per mettere al mondo figli...
...Poi tu ne hai fatto tre, di figli, mentre io un giorno decisi di rendere il mio corpo duro come pietra e di farmi scorrere tutto addosso.
Cominciò li la mia vita di pagliaccio, pierrot senza lacrima disegnata sul viso, ma segnata dentro il cuore, lacrima che poi, piano piano, se ne andò quando finalmente trovai la gioia di vivere, di amare la vita, e da li ho cominciato a cercare di portarla a chi mi stava vicino.
Che poi a fare gli scemi siamo capaci tutti, a far divertire è un'altra cosa.
Però ti devo dire, caro Gianni, che è bello sentire dire che quando ci sei porti la gioia e, magari, un sorriso in chi ti sta vicino.
Forse non sono più un pierrot?
O Professore
Ieri è venuto a trovarmi un'amico Professore di lettere, gli ho parlato del mio blog, per cui se trovato qualche pezzo rigato in rosso, é solo perché l'ha letto e mi ha corretto gli errori...
... Deformazione professionale!!!
... Deformazione professionale!!!
Due vite
Due vite che seguono due percorsi diversi, luoghi, persone, abitudini diverse, poi d'un tratto si incontrano...
Incroci che a volte possono diventare pericolosi, altre volte durano il tempo di fare un pò di strada assieme, e qualche volta incontri che ti cambiano la vita.
Certo che per parlare di lei non ho iniziato alla grande...
...E tu che mi dici dei tuoi incontri?
Certo che per parlare di lei non ho iniziato alla grande...
...E tu che mi dici dei tuoi incontri?
sabato 13 luglio 2019
Volo 5
E salgo di nuovo sulla mia sedia, ho bisogno di volare via un pò, non venite a cercarmi...
... batto le braccia veloci e via, lontano da tutto.
Non corro il rischio di bruciare le mie ali se salgo troppo verso il sole, tanto io le ali non ce le ho.
Non corro il rischio di essere abbattuto da qualche contraerea, ne intercettato e inseguito da qualche caccia, non compaio nelle torri di controllo, sono un drone ma braccia comandato.
E vado a nascondermi tra le nubi, e scompaio al mondo, un puntino lassù nell'immensità del cielo.
Caspita!
Volare libero, spirito libero, nessun legame, nessuna catena...
... fantasia
... batto le braccia veloci e via, lontano da tutto.
Non corro il rischio di bruciare le mie ali se salgo troppo verso il sole, tanto io le ali non ce le ho.
Non corro il rischio di essere abbattuto da qualche contraerea, ne intercettato e inseguito da qualche caccia, non compaio nelle torri di controllo, sono un drone ma braccia comandato.
E vado a nascondermi tra le nubi, e scompaio al mondo, un puntino lassù nell'immensità del cielo.
Caspita!
Volare libero, spirito libero, nessun legame, nessuna catena...
... fantasia
giovedì 11 luglio 2019
numero 40
Come diceva Woody Allen, " siamo tutti intelligenti", ma io di più, porto gli occhiali...
...in effetti si vede dove sono arrivato con la mia intelligenza!!!
...in effetti si vede dove sono arrivato con la mia intelligenza!!!
martedì 9 luglio 2019
numero 39
Il brutto di questo tempo mutevole, e di queste improvvise folate di vento, é che , a costruire castelli in aria, la sera non sai mai dove vai a dormire!
domenica 7 luglio 2019
Tra le cose...
Tra le storie che ti volevo raccontare, cerco quelle positive, tanto per le cose negative basta seguire l'attualità.
Tra le cose che ti volevo raccontare...
... Cosa vuoi che ti racconti, delle mie corse in moto tra i ciottoli di quel sentiero non molto lontano da casa, dove andavo a scaricare tutta la mia energia di giovane uomo, e a casa mi ritrovavo sfiancato, e qualche volta pure appiedato, quando la mia vecchia moto si rifiutava di andare avanti e mi lasciava lì sul posto.
Corse in moto col vento tra i capelli, quando ancora c'erano, e non erano costretti dentro il casco, chissà poi perché a quei tempi non esisteva la sicurezza di oggi.
Auto senza cintura, tanto eravamo in pochi ad averla, e la compagnia sempre troppo grande e in numero superiore ai posti macchina; allora che si fa?
Dai che si va a fare quattro passi.
Ed ogni giorno una conquista, col mondo che diventava via via sempre più raggiungibile: prima si girava in bici, poi arrivarono i primi motorini, le prime moto, e poi finalmente le auto, e via a bere il caffè a Venezia, o al Bandiera Gialla.
Quante conquiste...
Che conquista la libertà!
Liberi di muoversi, di lasciare il proprio guscio ed andare alla conquista del mondo!
Vuoi che ti racconti delle mille persone incontrate durante il mio cammino?
Chissà a quanti ho lasciato un pò della mia energia, la mia gioia di vivere, io lo scemo del villaggio, il pagliaccio che amava far ridere le persone.
Il resto però te lo racconto un'altra volta, ora smetto e vi saluto tutti!
Tra le cose che ti volevo raccontare...
... Cosa vuoi che ti racconti, delle mie corse in moto tra i ciottoli di quel sentiero non molto lontano da casa, dove andavo a scaricare tutta la mia energia di giovane uomo, e a casa mi ritrovavo sfiancato, e qualche volta pure appiedato, quando la mia vecchia moto si rifiutava di andare avanti e mi lasciava lì sul posto.
Corse in moto col vento tra i capelli, quando ancora c'erano, e non erano costretti dentro il casco, chissà poi perché a quei tempi non esisteva la sicurezza di oggi.
Auto senza cintura, tanto eravamo in pochi ad averla, e la compagnia sempre troppo grande e in numero superiore ai posti macchina; allora che si fa?
Dai che si va a fare quattro passi.
Ed ogni giorno una conquista, col mondo che diventava via via sempre più raggiungibile: prima si girava in bici, poi arrivarono i primi motorini, le prime moto, e poi finalmente le auto, e via a bere il caffè a Venezia, o al Bandiera Gialla.
Quante conquiste...
Che conquista la libertà!
Liberi di muoversi, di lasciare il proprio guscio ed andare alla conquista del mondo!
Vuoi che ti racconti delle mille persone incontrate durante il mio cammino?
Chissà a quanti ho lasciato un pò della mia energia, la mia gioia di vivere, io lo scemo del villaggio, il pagliaccio che amava far ridere le persone.
Il resto però te lo racconto un'altra volta, ora smetto e vi saluto tutti!
sabato 6 luglio 2019
numero 37
"Potrebbe andare peggio; potrebbe piovere", come si diceva nel famoso film!
Chissà perché bisogna sempre accontentarsi, devi vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, devi vedere che qualcuno è messo peggio di te, e altre palle simili, racontate poi da chi vuol consolarti, e che sta meglio di te poi!
Ma che caspita, nel mondo c'è anche chi sta meglio di me, chi non ha mai avuto un giorno storto, o un portafoglio vuoto, chi è bello, bello, bello, ricco, ricco, ricco, pieno di donne e nessun problema per il suo domani.
O devo solo accontentarmi e non attirarmi altre sfighe?
Chissà perché bisogna sempre accontentarsi, devi vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, devi vedere che qualcuno è messo peggio di te, e altre palle simili, racontate poi da chi vuol consolarti, e che sta meglio di te poi!
Ma che caspita, nel mondo c'è anche chi sta meglio di me, chi non ha mai avuto un giorno storto, o un portafoglio vuoto, chi è bello, bello, bello, ricco, ricco, ricco, pieno di donne e nessun problema per il suo domani.
O devo solo accontentarmi e non attirarmi altre sfighe?
numero 36
Io chiedo a lor signori
di portar pazienza,
un giorno prenderò coscienza,
che di viver senza le mie cazzate,
si può restare senza.
di portar pazienza,
un giorno prenderò coscienza,
che di viver senza le mie cazzate,
si può restare senza.
30 febbraio
Morirò il 30 febbraio, non so ancora di che anno, ma il giorno è questo.
Quel giorno mi sveglierò, e sarò morto.
Mi sentirò leggero al risveglio, libero da quel corpo che alla fine non è altro che una custodia.
Soffrirò a vederti piangere, ma così e la vita, gioie e sofferenze, ma non essere troppo triste, io sarò ancora lì con te, non mi vedrai, ma avvertirai la mia presenza.
Anche se poi comincerò il mio viaggio per vedere se posso scegliere una nuova vita, non è la prima volta che mi reincarno.
Un'anima che vaga ...
E magari un giorno tornerò a trovarti, come nel " Paradiso può attendere", non sarò io, ma negli occhi di questo sconosciuto ti ritroverai.
Quel giorno mi sveglierò, e sarò morto.
Mi sentirò leggero al risveglio, libero da quel corpo che alla fine non è altro che una custodia.
Soffrirò a vederti piangere, ma così e la vita, gioie e sofferenze, ma non essere troppo triste, io sarò ancora lì con te, non mi vedrai, ma avvertirai la mia presenza.
Anche se poi comincerò il mio viaggio per vedere se posso scegliere una nuova vita, non è la prima volta che mi reincarno.
Un'anima che vaga ...
E magari un giorno tornerò a trovarti, come nel " Paradiso può attendere", non sarò io, ma negli occhi di questo sconosciuto ti ritroverai.
numero 35
Ho cercato mille volte di essere come tu volevi che io fossi...
...Ma sai veramente chi sono io?
La diversità non è qualcosa di bello?
Se tutto il mondo fosse uguale, non sarebbe noioso?
Catalogare tutto, credere che ci sia solo il bianco, o il nero, mentre ci sono mille sfumature di colori.
Un pò come quando si facevano le squadre per giocare a pallone da piccoli, nelle due squadre tu eri sempre l'ultimo ad essere scelto, anzi " tenetelo voi, perché noi poi si diventa troppo forti"!.
Sempre due squadre, o in questa o in quella.
Ma anche tu che leggi, ti chiederai: ma diverso come?
Curiosità o paura?
...Ma sai veramente chi sono io?
La diversità non è qualcosa di bello?
Se tutto il mondo fosse uguale, non sarebbe noioso?
Catalogare tutto, credere che ci sia solo il bianco, o il nero, mentre ci sono mille sfumature di colori.
Un pò come quando si facevano le squadre per giocare a pallone da piccoli, nelle due squadre tu eri sempre l'ultimo ad essere scelto, anzi " tenetelo voi, perché noi poi si diventa troppo forti"!.
Sempre due squadre, o in questa o in quella.
Ma anche tu che leggi, ti chiederai: ma diverso come?
Curiosità o paura?
mercoledì 3 luglio 2019
Volo 4
Niente, stasera pioggia o non pioggia, voglio ripartire in volo, tanto mal che vada mi colpisce un fulmine, e non sarebbe poi la prima volta.
Salgo sulla sedia, braccia pronte, manovra di decollo e via.
Destinazione mare.
Via sopra le nuvole, voglio vedere se li il cielo é ancora blu.
Volo libero, senza pensieri, senza meta, il mare é così generico, Trieste, Rimini, forse Sanremo, tanto a me che me frega, basta sia mare, non trovare colonna di auto, anzi passarci proprio sopra e giù con gli sberleffi.
Guardare tutti fermi, accaldati e stanchi, rassegnati ad essere ad un passo dalla meta e non riuscire a raggiungerla, mentre io...
.... Volo leggero ed ora sono già in spiaggia.
Il leggero profumo del mare che ti riempie le narici, il sole che piano piano scompare all'orizzonte, voli di uccelli a cercare prede, le ultime persone che si attardano a vivere gli ultimi attimi di questa giornata di sole, i bagnini che chiudono gli ombrelloni e raccolgono tutto per la prossima giornata, poi il silenzio, per me niente happy hour, spiagge attrezzate con dj e balli scatenati, solo silenzio, rumore di onde e leggera brezza dal mare.
Passeggio lentamente in riva al mare lasciandomi bagnare i piedi dal mare e sentendo la spiaggia umida.
Sento i brividi, non è sicuramente freddo, ma forse sarà il momento, qualche pensiero strano, perché poi sai puoi volare via dove vuoi, ma i tuoi pensieri purtroppo non si disperdono in volo.
Che poi non pensate siano solo i pensieri brutti a rincorrerti, a volte i ricordi più belli magari vengono fuori così, quasi senza accorgertene, sono messi lì alla rinfusa dentro qualche angolo della tua mente, e poi all'improvviso si palesano e ti vien da ridere, non ricordavo questi ricordi.
Magari stessa spiaggia, quattro amici armati di bottiglia di vino nascosta dentro un sacchetto di carta, perché a quei tempi, non era tanto figo bere, passeggiata serale lungo la spiaggia sperando ci sia qualche tipa che ti sta aspettando, non sa quando, ma è sicura che prima o poi la incontrerai.
Che poi la vita e sempre così strana, una porta si apre verso l'entrata o l' uscita dalla vita di qualcun'altra.
Adesso comincio a pensare troppo, meglio riprendere a volare.
Salgo sulla sedia, braccia pronte, manovra di decollo e via.
Destinazione mare.
Via sopra le nuvole, voglio vedere se li il cielo é ancora blu.
Volo libero, senza pensieri, senza meta, il mare é così generico, Trieste, Rimini, forse Sanremo, tanto a me che me frega, basta sia mare, non trovare colonna di auto, anzi passarci proprio sopra e giù con gli sberleffi.
Guardare tutti fermi, accaldati e stanchi, rassegnati ad essere ad un passo dalla meta e non riuscire a raggiungerla, mentre io...
.... Volo leggero ed ora sono già in spiaggia.
Il leggero profumo del mare che ti riempie le narici, il sole che piano piano scompare all'orizzonte, voli di uccelli a cercare prede, le ultime persone che si attardano a vivere gli ultimi attimi di questa giornata di sole, i bagnini che chiudono gli ombrelloni e raccolgono tutto per la prossima giornata, poi il silenzio, per me niente happy hour, spiagge attrezzate con dj e balli scatenati, solo silenzio, rumore di onde e leggera brezza dal mare.
Passeggio lentamente in riva al mare lasciandomi bagnare i piedi dal mare e sentendo la spiaggia umida.
Sento i brividi, non è sicuramente freddo, ma forse sarà il momento, qualche pensiero strano, perché poi sai puoi volare via dove vuoi, ma i tuoi pensieri purtroppo non si disperdono in volo.
Che poi non pensate siano solo i pensieri brutti a rincorrerti, a volte i ricordi più belli magari vengono fuori così, quasi senza accorgertene, sono messi lì alla rinfusa dentro qualche angolo della tua mente, e poi all'improvviso si palesano e ti vien da ridere, non ricordavo questi ricordi.
Magari stessa spiaggia, quattro amici armati di bottiglia di vino nascosta dentro un sacchetto di carta, perché a quei tempi, non era tanto figo bere, passeggiata serale lungo la spiaggia sperando ci sia qualche tipa che ti sta aspettando, non sa quando, ma è sicura che prima o poi la incontrerai.
Che poi la vita e sempre così strana, una porta si apre verso l'entrata o l' uscita dalla vita di qualcun'altra.
Adesso comincio a pensare troppo, meglio riprendere a volare.
lunedì 1 luglio 2019
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I paesaggi del cuore
I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...