Ti ho visto vagare per strade che conoscevi, e ora ti sono diventate sconosciute.
Ho visto i tuoi occhi persi, le tue domande senza senso, svuotato di tutto quel che eri, una bella macchina senza pilota.
Mi chiedi chi sono, mi fai racconti con verità miste a fantasie, parole in libertà, e mi chiedo come tutto ciò sia possibile.
Un non vivo: vivo fisicamente, ma morto intellettualmente.
E mi chiedo il perché, e mi chiedo quanto tutto questo possa durare, se dentro la tua testa ci siano dei momenti in cui tu percepisca la mia presenza, se valga la pena di venire a passare del tempo con te...
Perché?
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
giovedì 1 agosto 2019
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