lunedì 12 agosto 2019

Giochi della memoria

Vi è mai capitato di ricordare un momento della vostra vita, e in un attimo ritrovarvi li, catapultati a riviverlo un altra volta, sentire il caldo dentro l'auto guidata da papà, in viaggio verso le vacanze in riva al fiume, la spiaggia dei poveri, ma per noi già una conquista, anche se poi ci appiopparono il nome di" zingari", perché solo loro frequentavano quei posti di notte, ma zingaro era pure sinonimo di avventura, di vita libera.
Man mano che ci si avvicinava cominciavo a spogliarmi, per poter sprecare meno tempo possibile da passare giocando.
Seduto nel sedile posteriore di quella Lancia 2C, talmente vecchia che quando pioveva minimo minimo chi stava seduto davanti si bagnava i piedi, sempre che non si fermasse, e bisognava asciugare lo spinterogeno.
E mio padre che comincia a rallentare, perché qualcosa non va, la gomma si bucò, e giù tutti i bagagli, la ruota di scorta era sotto il bagaglio, ma per sganciarla bisognava togliere tutto.
E poi mi rivedo seduto dietro salendo verso la montagna, nella nostra gita domenicale a trovare i nonni stanziali in quell'albergo per le loro consuete vacanze estive...
...Che ricchi mi sembravano, in albergo in montagna, anche se poi quel paesino distava non più di 30 km dalla loro casa, e in quanto a turismo non è che fosse poi così rinomato, ma allora era così, non c'erano le vacanze di massa.
E io seduto che provavo a leggere, e mi veniva il mal di testa, e allora via con i miei fratelli seduti in ginocchio a guardare le altre macchine che ci seguivano e a fare le boccacce fino a che mia madre non ci scopriva.
E sento gli odori di quelle giornate, sento l'imbarazzo quando mio nonno, comunista sfegatato, mi portava alla festa dell'unità, e mi attaccavano l'adesivo alla maglietta, ed io odiavo da matti quella cosa, e aspettavo il momento giusto per poter toglierlo non visto, con mio nonno che il più delle volte se ne accorgeva e, quando gli raccontavo la bugia di averlo perso, me ne attaccava un altro.
E la sagra del suo paese, talmente piccolo, era una frazione, con le due sole giostre che tornavano tutti gli anni, e mio nonno che non si accorgeva che ormai dentro quella macchinina ci ero cresciuto, e non ci stavo più.
E poi mi rivedo, più grande, in posa seduto davanti al tavolino da picnic, con giornale in mano, e cicca accesa, per far credere di aver cominciato a fumare...
... E pi, e poi...
...Giochi della memoria...


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