Chissà quanto tempo passiamo a cercare qualcosa, poi a me le statistiche piacciono molto, alle medie mi dissero che avevo attitudini teorico speculative ( che vuol dire?), a cercare qualcuno, quante strade percorse, quante vite incrociate, sfiorate o vissute assieme, magari il tempo di una fermata, o di una breve relazione.
Chissà quante persone conservano ricordi di noi, magari qualcuno popola i nostri incubi, qualcuno è nascosto in fondo al nostro cuore.
Sarebbe bello sapere che il tuo sorriso, o una tua parola, hanno dato gioia a qualcuno, pur con tutto il tuo bagaglio di situazioni difficili, trovi ancora qualcuno che ti dice che, col tuo svaccare tutto, riesci a tirar su il morale a chi ti sta vicino.
Devi vivere con gioia, ricordalo!!!
Ora potrei per buttare tutto in vacca, dirti che se non vivi con gioia, va bene anche Katia, Deborah, o chi vuoi tu, ma ricordati La Gioia!!!
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
domenica 30 giugno 2019
Vengo
Vengo ora a chiedervi, miei signori: perché passare del tempo a scrivere senza poter scalfire ciò che ti sta accanto?
Scultore che batte il suo scalpello e non lascia traccia sulla pietra?
Pittore davanti a una tela vuota, col pennello che lascia cadere il colore?
Vengo a chiedervi, miei signori, se ho veramente qualcosa da dire, o sono soltanto un'altro come tanti altri...
... Come ho già detto: scrittore o dispensatore di pensieri, pensati e scritti a cazzo?
Scultore che batte il suo scalpello e non lascia traccia sulla pietra?
Pittore davanti a una tela vuota, col pennello che lascia cadere il colore?
Vengo a chiedervi, miei signori, se ho veramente qualcosa da dire, o sono soltanto un'altro come tanti altri...
... Come ho già detto: scrittore o dispensatore di pensieri, pensati e scritti a cazzo?
Volo 3
Torno a salire sulla mia sedia, la mia pista di decollo, mi guardo un pò attorno, penso...
... Destinazione?
Volo libero, destinazione ovunque, come nelle canzoni.
Volo solo?
Tu sai volare?
Prenditi una sedia e prova!
Agita forte le braccia e via!
Vuoi venire con me?
... Destinazione?
Volo libero, destinazione ovunque, come nelle canzoni.
Volo solo?
Tu sai volare?
Prenditi una sedia e prova!
Agita forte le braccia e via!
Vuoi venire con me?
sabato 29 giugno 2019
Volo 2
... Poi vorrei lanciarmi in voli sempre più lunghi, ma prima devo rendere le mie braccia più forti, magari, se mentre sono in volo, mi viene un crampo? Sono fottuto!
Meglio pensare anche a qualcosa per la mia sicurezza: un'assicurazione?
Vorrei volare e tornare a Parigi, ma per questo, prima dovrei insegnare il volo anche a te...
Meglio pensare anche a qualcosa per la mia sicurezza: un'assicurazione?
Vorrei volare e tornare a Parigi, ma per questo, prima dovrei insegnare il volo anche a te...
numero 31
Quando sei senza soldi, tutti ti dicono : basta la salute; si è vero, se manca quella siamo fritti, ma avete mai provato a passare per negozi e, al momento di pagare, dire che siete pieni di salute?
Imprevisti
Nell'attraversar il viottolo t'eri
tutto impegnato,
povero scarabeo dorato.
Lei nelle chiacchiere,
troppo impegnata,
col suo tallon,
la tua vita ha terminata.
tutto impegnato,
povero scarabeo dorato.
Lei nelle chiacchiere,
troppo impegnata,
col suo tallon,
la tua vita ha terminata.
venerdì 28 giugno 2019
Volo
Adesso provo a salire sulla sedia, come quand'ero bambino, voglio vedere com'è il mondo da quassù.
Poi voglio provare a battere velocemente le braccia e vedere se riesco a librarmi libero nel cielo; quante volte l'ho sognato da piccolo!
Muovere velocemente le braccia e piano piano staccarsi dalla sedia, mentre il mondo comincia a farsi più piccolo.
Quel sottile svanimento che viene ogni volta ti alzi in volo, un rimestio nello stomaco, una sottile paura, e poi via liberi.
Un volo breve, giusto per capire fino a dove posso arrivare, e di nuovo giù, per preparare il prossimo volo.
Batto le braccia ancora e via verso dove?
Voglio seguire il sole per vedere dove se ne va a dormire, ma poi mi distraggo e seguo un volo di rondini, poi più su fino a sfiorare il blu ( come diceva Renato Zero), e via in picchiata, ora voglio salire sulla cima della montagna più alta, sentire il silenzio perfetto, o meglio i mille rumori che provoca il vento tra le rocce, chissà magari pure le nuvole fanno rumore quando cozzano contro le cime.
Volare libero...
... continua?
Poi voglio provare a battere velocemente le braccia e vedere se riesco a librarmi libero nel cielo; quante volte l'ho sognato da piccolo!
Muovere velocemente le braccia e piano piano staccarsi dalla sedia, mentre il mondo comincia a farsi più piccolo.
Quel sottile svanimento che viene ogni volta ti alzi in volo, un rimestio nello stomaco, una sottile paura, e poi via liberi.
Un volo breve, giusto per capire fino a dove posso arrivare, e di nuovo giù, per preparare il prossimo volo.
Batto le braccia ancora e via verso dove?
Voglio seguire il sole per vedere dove se ne va a dormire, ma poi mi distraggo e seguo un volo di rondini, poi più su fino a sfiorare il blu ( come diceva Renato Zero), e via in picchiata, ora voglio salire sulla cima della montagna più alta, sentire il silenzio perfetto, o meglio i mille rumori che provoca il vento tra le rocce, chissà magari pure le nuvole fanno rumore quando cozzano contro le cime.
Volare libero...
... continua?
mercoledì 26 giugno 2019
numero 30
Cari miei diari, quante volte avete dovuto sentire le mie fisime, le mie paranoie, la mia crisi esistenziale, il ragazzo che si trasformava piano piano in un giovane uomo.
Quanti scritti per lei, lei che poi aveva un nome dentro al mio cuore, il primo innamoramento, talmente imbranato da non riuscire a parlarle, altri tempi.
E poi la continua ricerca di qualcuno che si accorgesse di me, mentre ero il primo a nascondermi.
E giù con tutte le menate sul futuro, troppo impegnati a pensarlo, e poi toppo impegnati a viverlo, sto futuro.
Futuro che andando avanti a testa bassa è diventato passato.
Il nostro futuro è ormai alle nostre spalle.
Cari diari rimasti li nel cassetto per troppi anni, e che ora mi chiedo perché vi ho conservato.
Un pensiero però lo rivolgo a chi è giovane: ricordati che tutto ciò che ti fa dannare adesso, noi l'abbiamo già vissuto, perché cambiano i tempi, ma la fatica di crescere resta uguale, almeno per qualcuno.
Quanti scritti per lei, lei che poi aveva un nome dentro al mio cuore, il primo innamoramento, talmente imbranato da non riuscire a parlarle, altri tempi.
E poi la continua ricerca di qualcuno che si accorgesse di me, mentre ero il primo a nascondermi.
E giù con tutte le menate sul futuro, troppo impegnati a pensarlo, e poi toppo impegnati a viverlo, sto futuro.
Futuro che andando avanti a testa bassa è diventato passato.
Il nostro futuro è ormai alle nostre spalle.
Cari diari rimasti li nel cassetto per troppi anni, e che ora mi chiedo perché vi ho conservato.
Un pensiero però lo rivolgo a chi è giovane: ricordati che tutto ciò che ti fa dannare adesso, noi l'abbiamo già vissuto, perché cambiano i tempi, ma la fatica di crescere resta uguale, almeno per qualcuno.
numero 29
E il tempo passa, e la voglia di fermarlo con cui ho sempre combattuto.
Fermare il tempo in una foto, in un pensiero raccolto su di una pagina, illusioni.
Ogni momento va vissuto intensamente, oggi, questo istante, quando tu lo leggerai, sarà già passato.
Fermate il mondo, voglio scendere un attimo.
Lasciatemi riavvolgere il nastro della mia vita, solo per poter cancellare qualche errore, il resto lasciatelo così com'e.
Fermare il tempo in una foto, in un pensiero raccolto su di una pagina, illusioni.
Ogni momento va vissuto intensamente, oggi, questo istante, quando tu lo leggerai, sarà già passato.
Fermate il mondo, voglio scendere un attimo.
Lasciatemi riavvolgere il nastro della mia vita, solo per poter cancellare qualche errore, il resto lasciatelo così com'e.
martedì 25 giugno 2019
numero 28
Il prossimo passo per me, sarebbe avere un contatto diretto con chi mi legge: sto chiedendo troppo?
domenica 23 giugno 2019
dal mio diario 7
Dal mio diario
Il muro ( poesia positiva)
Dietro l'angolo c'è una luce,
dietro l'angolo c'è una forte luce.
La luce ti invita,
ti porta a guardare
da dove esse provenga.
Volti l'angolo
e guardi.
La luce forte ti abbaglia,
sembra impedirti di vedere
da dove provenga.
Poi,
d'un tratto,
tutto diventa buio,
sembra sia scesa la morte,
lì dietro l'angolo.
Guardi meglio,
riesci a distinguere qualcosa,
la in fondo:
è un muro, solo un muro.
Ti avvicini,
scali il muro,
e salti di là;
di nuovo il buio,
un buio strano ti avvolge,
il buio ti inghiotte,
il buio lì è strano.
Annaspi con la mano attorno a te,
cercando un appiglio, qualcosa,
ma lì è tutto buio.
Il buio ti inghiotte,
il buio ti porta via.
Chiudi gli occhi...
... ed è finita.
Il muro ( poesia positiva)
Dietro l'angolo c'è una luce,
dietro l'angolo c'è una forte luce.
La luce ti invita,
ti porta a guardare
da dove esse provenga.
Volti l'angolo
e guardi.
La luce forte ti abbaglia,
sembra impedirti di vedere
da dove provenga.
Poi,
d'un tratto,
tutto diventa buio,
sembra sia scesa la morte,
lì dietro l'angolo.
Guardi meglio,
riesci a distinguere qualcosa,
la in fondo:
è un muro, solo un muro.
Ti avvicini,
scali il muro,
e salti di là;
di nuovo il buio,
un buio strano ti avvolge,
il buio ti inghiotte,
il buio lì è strano.
Annaspi con la mano attorno a te,
cercando un appiglio, qualcosa,
ma lì è tutto buio.
Il buio ti inghiotte,
il buio ti porta via.
Chiudi gli occhi...
... ed è finita.
numero 25
Pensiero positivo
C'è chi ti dice che tutto questo è normale:
sarà,
ma comunque è dura lo stesso.
C'è chi ti dice che tutto questo è normale:
sarà,
ma comunque è dura lo stesso.
dal mio diario 6
Dal mio diario
Ricordi?
Momenti belli,
momenti fissati nel vento...
...che non li riporterà più.
Forse li donerà ad altri,
con la generosità stravagante di un vecchio sovrano.
Momenti ora perduti
in qualche strada del tempo.
Ricordi?
Momenti belli,
momenti fissati nel vento...
...che non li riporterà più.
Forse li donerà ad altri,
con la generosità stravagante di un vecchio sovrano.
Momenti ora perduti
in qualche strada del tempo.
dal mio diario 5
Dal mio diario
Se sai veramente cos'è l'amicizia,
guarda dietro a te,
potrebbe esserci qualcuno...
...solo
Se sai veramente cos'è l'amicizia,
guarda dietro a te,
potrebbe esserci qualcuno...
...solo
dal mio diario 4
E mentre rileggo i miei diari, e speravo di aver trovato una miniera d'oro, mi accorgo sempre più di quanto erano solo uno sfogo.
Mi sembra di dover giudicare me stesso diciottenne!
Mi chiedo se era una terapia per superare la solitudine, o era un isolarsi dal mondo a riflettere.
Vi faccio un esempio.
Perché?
Mi sono accorto che non valgo nulla...
Non valgo nulla,
ne' come amico,
ne' in qualsiasi altra cosa.
Sono proprio una nullità,
e che ci posso fare.
E' brutto, è crudele,
arrivare fino a qui,
e non essere ancora niente,
ma perché?
Perché?
Perché?
Oggi 22/06/2019
Ma dai non ti preoccupare, quanti anni sono passati da allora, quasi 40, bestia, ma non è cambiato nulla, caro il mio io giovane, se ne sono andati solo i capelli, gli anni e i tuoi sogni...
Mi sembra di dover giudicare me stesso diciottenne!
Mi chiedo se era una terapia per superare la solitudine, o era un isolarsi dal mondo a riflettere.
Vi faccio un esempio.
Perché?
Mi sono accorto che non valgo nulla...
Non valgo nulla,
ne' come amico,
ne' in qualsiasi altra cosa.
Sono proprio una nullità,
e che ci posso fare.
E' brutto, è crudele,
arrivare fino a qui,
e non essere ancora niente,
ma perché?
Perché?
Perché?
Oggi 22/06/2019
Ma dai non ti preoccupare, quanti anni sono passati da allora, quasi 40, bestia, ma non è cambiato nulla, caro il mio io giovane, se ne sono andati solo i capelli, gli anni e i tuoi sogni...
sabato 22 giugno 2019
numero 24
Da quando non ricordo, ma per quel che ricordo ogni persona che incontravo, e non conoscevo, la chiamavo Ernesto.
Mi è capitato pure di chiamare Ernesta una ragazza, e poi che lei mi chiedesse come potessi conoscere il suo nome..
Non so, per me Ernesto aveva un certo non so che...
... E poi ha teatro ho avuto la folgorazione: " il piacere di chiamarsi Ernesto".
Sono solo coincidenze?
Mi è capitato pure di chiamare Ernesta una ragazza, e poi che lei mi chiedesse come potessi conoscere il suo nome..
Non so, per me Ernesto aveva un certo non so che...
... E poi ha teatro ho avuto la folgorazione: " il piacere di chiamarsi Ernesto".
Sono solo coincidenze?
venerdì 21 giugno 2019
numero 23
Le parole, masticare le parole, per poterne gustare appieno il significato.
Quante volte diciamo parole senza dare peso a quello che diciamo?
Quante volte cervello e lingua sono sconnessi, quasi se si potesse dire sempre quello che si vuole, senza curarsi di nulla.
Sfoghi, si va bene, ma sfoghi per far male a qualcuno?
Che poi oggi, purtroppo, le nostre parole rimangono, e saranno trovate quando qualcuno ci vorrà far pagare qualcosa, o ridicolizzarci.
Quante volte diciamo parole senza dare peso a quello che diciamo?
Quante volte cervello e lingua sono sconnessi, quasi se si potesse dire sempre quello che si vuole, senza curarsi di nulla.
Sfoghi, si va bene, ma sfoghi per far male a qualcuno?
Che poi oggi, purtroppo, le nostre parole rimangono, e saranno trovate quando qualcuno ci vorrà far pagare qualcosa, o ridicolizzarci.
mercoledì 19 giugno 2019
domenica 16 giugno 2019
lo sfigatello
Lo sfigatello.
Lo sfigatello, così mi piaceva farmi chiamare.
Non sono mai stato troppo propenso a credere nella sfiga, o meno volgarmente nella sfortuna, ma una serie di avvenimenti negativi, mi fecero quasi ricredere.
Un giorno comprai un doppio lp, sono 2 vinili per voi dell'epoca moderna, ma una volta portato a casa, mi accorsi che erano tutti e due uguali, praticamente come mi dissero poi in negozio, una cosa che capita una volta su un milione.
Come regalo per la mia promozione, e con i soldi ricevuti con lo stipendio per il lavoro fatto durante l'estate, decisi di prendermi un bell'impianto stereo portatile, e immaginate come mai, ma anche qui un caso su un milione, dovetti farmelo cambiare.
Ad una pesca di beneficenza, il premio più ambito era una bellissima bicicletta, aveva il numero 1000, io pescai il 999 ed il 1001.
Alla visita di leva dovetti recarmi all'ospedale per una visita di controllo agli occhi, la visita che di solito durava 3 giorni, per me fu di 8 giorni, con l' esito che di 13 persone in attesa si diffuse la notizia che 12 erano riformati e un unico abile, chi fu l'unico abile?
Lo sfigatello, così mi piaceva farmi chiamare.
Non sono mai stato troppo propenso a credere nella sfiga, o meno volgarmente nella sfortuna, ma una serie di avvenimenti negativi, mi fecero quasi ricredere.
Un giorno comprai un doppio lp, sono 2 vinili per voi dell'epoca moderna, ma una volta portato a casa, mi accorsi che erano tutti e due uguali, praticamente come mi dissero poi in negozio, una cosa che capita una volta su un milione.
Come regalo per la mia promozione, e con i soldi ricevuti con lo stipendio per il lavoro fatto durante l'estate, decisi di prendermi un bell'impianto stereo portatile, e immaginate come mai, ma anche qui un caso su un milione, dovetti farmelo cambiare.
Ad una pesca di beneficenza, il premio più ambito era una bellissima bicicletta, aveva il numero 1000, io pescai il 999 ed il 1001.
Alla visita di leva dovetti recarmi all'ospedale per una visita di controllo agli occhi, la visita che di solito durava 3 giorni, per me fu di 8 giorni, con l' esito che di 13 persone in attesa si diffuse la notizia che 12 erano riformati e un unico abile, chi fu l'unico abile?
sabato 15 giugno 2019
dal mio diario 3
Dal mio diario
Tra le varie cose che ho scritto, ci sono un paio di testi di canzoni, che purtroppo non sono state mai pubblicate, azz..
Guerrieri della notte
Notte oscura, notte buia
fari nell'oscurità
ecco, ora loro sono quà,
guerrieri della notte
cavalieri di un tempo perduto
in sella ai loro cavalli di metallo
E loro sono qua'
guerrieri di una notte senza pietà
Il rombo delle loro moto
si spande per la città,
questa notte sara' la loro notte
Ma niente paura
questi guerrieri non hanno armi,
questi guerrieri combattono una guerra
senza armi
una guerra senza eroi
I guerrieri della notte sono qua'
per combattere la solitudine
per sfogare la propria rabbia
E questa notte sarà la loro notte,
ma non aver paura, non chiuderti in casa,
corri fuori nella strada
inforca la tua moto,
e combatti anche tu la tua solitudine,
e anche tu sarai...
....guerriero
La natura soffre
Quattro muri di cemento
questa la tua realtà
Dei fiori di carta
rallegrano il tuo mondo
Vattene,
vattene via da lì
cerca la natura
trovala se puoi
Scappa
corri oltre il muro di cemento,
esci dal tuo mondo
e dimentica tutto
Guarda
là, dietro quel muro,
c'è la natura
E dietro quel muro vedi i fiori
trovi gli alberi, ma sono strani
sembrano soffrire
La natura soffre, la natura muore
vittima di un mondo
troppo crudele
Il verde degli alberi,
il colore dei fiori,
è strano
Lì la natura
è sottoposta alla crudeltà dell'uomo,
l'uomo che la distrugge,
che la fa scomparire a poco a poco.
La natura soffre,
la natura muore,
vittima di un mondo troppo crudele...
... non lasciarla morire
La natura è tua,
la natura è la tua vita,
difendila...
... difendila,
non lasciarla morire
mai
Tra le varie cose che ho scritto, ci sono un paio di testi di canzoni, che purtroppo non sono state mai pubblicate, azz..
Guerrieri della notte
Notte oscura, notte buia
fari nell'oscurità
ecco, ora loro sono quà,
guerrieri della notte
cavalieri di un tempo perduto
in sella ai loro cavalli di metallo
E loro sono qua'
guerrieri di una notte senza pietà
Il rombo delle loro moto
si spande per la città,
questa notte sara' la loro notte
Ma niente paura
questi guerrieri non hanno armi,
questi guerrieri combattono una guerra
senza armi
una guerra senza eroi
I guerrieri della notte sono qua'
per combattere la solitudine
per sfogare la propria rabbia
E questa notte sarà la loro notte,
ma non aver paura, non chiuderti in casa,
corri fuori nella strada
inforca la tua moto,
e combatti anche tu la tua solitudine,
e anche tu sarai...
....guerriero
La natura soffre
Quattro muri di cemento
questa la tua realtà
Dei fiori di carta
rallegrano il tuo mondo
Vattene,
vattene via da lì
cerca la natura
trovala se puoi
Scappa
corri oltre il muro di cemento,
esci dal tuo mondo
e dimentica tutto
Guarda
là, dietro quel muro,
c'è la natura
E dietro quel muro vedi i fiori
trovi gli alberi, ma sono strani
sembrano soffrire
La natura soffre, la natura muore
vittima di un mondo
troppo crudele
Il verde degli alberi,
il colore dei fiori,
è strano
Lì la natura
è sottoposta alla crudeltà dell'uomo,
l'uomo che la distrugge,
che la fa scomparire a poco a poco.
La natura soffre,
la natura muore,
vittima di un mondo troppo crudele...
... non lasciarla morire
La natura è tua,
la natura è la tua vita,
difendila...
... difendila,
non lasciarla morire
mai
venerdì 14 giugno 2019
numero 21
Mi piace immaginare ogni giorno della nostra vita, come un foglio di carta da impilare uno sopra all'altro...
... l'ultimo farà cadere la pila di fogli.
... l'ultimo farà cadere la pila di fogli.
dal mio diario 2
Dal mio diario
Discussione
Dai mettiamoci a discutere io e te.
Io sento la voglia di domandarti qualcosa, amico mio.
Tu caro amico cerchi il bene, non è vero?
Come sono contento, perché di bene non ce n'è, in questo momento.
Ahah,ah.
Come sono contento di vederti così, in questo momento, di vederti lottare per scacciare me, il Male.
Ma che credi di fare?
Io sono parte di tutti, la vittoria oramai è mia, Io sono il Male.
Non mi vedi attorno a te?
Non vedi quante persone cadono nella mia rete?
E adesso, che vuoi fare, dai sentiamo cos'hai da dire.
Ecco, caro amico Male, io ti devo parlare, non è vero che la vittoria è tua ormai, io non mi sono arreso.
Finché ci sarà qualcuno che crede nel bene, si potrà sempre sperare di cacciare te, il Male!
Nota dell' autore: Vorrei cambiare il titolo in speranza, anche perché, pur vivendo in momenti bui, si riesce a vedere sempre uno sprazzo di luce, tra le nubi che ci circondano.
Discussione
Dai mettiamoci a discutere io e te.
Io sento la voglia di domandarti qualcosa, amico mio.
Tu caro amico cerchi il bene, non è vero?
Come sono contento, perché di bene non ce n'è, in questo momento.
Ahah,ah.
Come sono contento di vederti così, in questo momento, di vederti lottare per scacciare me, il Male.
Ma che credi di fare?
Io sono parte di tutti, la vittoria oramai è mia, Io sono il Male.
Non mi vedi attorno a te?
Non vedi quante persone cadono nella mia rete?
E adesso, che vuoi fare, dai sentiamo cos'hai da dire.
Ecco, caro amico Male, io ti devo parlare, non è vero che la vittoria è tua ormai, io non mi sono arreso.
Finché ci sarà qualcuno che crede nel bene, si potrà sempre sperare di cacciare te, il Male!
Nota dell' autore: Vorrei cambiare il titolo in speranza, anche perché, pur vivendo in momenti bui, si riesce a vedere sempre uno sprazzo di luce, tra le nubi che ci circondano.
dal mio diario 1
Dal mio diario
Vivere oggi
E ti senti depresso, vedendo quello che ti circonda.
Il cemento ti assilla, la tua aria è lo scarico di una industria, il tuo prato,
un giardino d'asfalto.
Non riesci a trovare attorno a te qualcosa di naturale.
E allora cosa fare, per continuare?
Non si può continuare così, ma si può forse cambiare?
Ma ora prova a pensare: non vedi tutto questo male che ti circonda, non ti da forse il necessario
per vivere?
Quel fumo, esce dalla fabbrica in cui lavori, quel cemento ripara te e la tua famiglia.
E allora?
Profetico, ero profetico allora, ma adesso?
Vivere oggi
E ti senti depresso, vedendo quello che ti circonda.
Il cemento ti assilla, la tua aria è lo scarico di una industria, il tuo prato,
un giardino d'asfalto.
Non riesci a trovare attorno a te qualcosa di naturale.
E allora cosa fare, per continuare?
Non si può continuare così, ma si può forse cambiare?
Ma ora prova a pensare: non vedi tutto questo male che ti circonda, non ti da forse il necessario
per vivere?
Quel fumo, esce dalla fabbrica in cui lavori, quel cemento ripara te e la tua famiglia.
E allora?
Profetico, ero profetico allora, ma adesso?
Pensieri del mattino
Poi rileggo ciò che ho scritto nel mio primo diario, e mi chiedo se non era il caso di lasciarlo a prender polvere, dove è rimasto per tutti questi anni, mi chiedo se il mondo ha ancora bisogno di poesia, e in particolare della mia poesia, che tra l'altro è sempliciotta, come può essere la scrittura di un ragazzo in età scolastica, ma poi mi chiedo, come sempre, cosa rende bello ciò che è scritto, non sto solo mettendomi alla berlina?
Ok scrivere un blog in parte è questo, parlare di se stessi, avere qualcosa da raccontare, sperando ci sia qualcuno che abbia la voglia di restare ad ascoltarti...pardon, ti stare a leggerti.
Pensieri del mattino.
Ok scrivere un blog in parte è questo, parlare di se stessi, avere qualcosa da raccontare, sperando ci sia qualcuno che abbia la voglia di restare ad ascoltarti...pardon, ti stare a leggerti.
Pensieri del mattino.
giovedì 13 giugno 2019
Cassetto
Ho trovato, nel classico cassetto dei ricordi, il mio primo diario, quaderno di poesie, ve lo propongo così come l'ho scritto.
Le mie poesie ( diario di un timido)
Ho voluto raccogliere in questo quaderno le mie poesie, quattro parole uscite dal cuore e messe in versi, qualcosa di molto semplice, qualcosa che mi ha accompagnato dai 15 anni in su, dalla prima cotta in poi.
Ho voluto raccogliere tutte le mie poesie, alcune nate così per caso, nate in seguito ad un sentimento che è durato un momento, nate grazie ad un pò di allegria, così per magia, altre nate con lo sforzo di scrivere per qualcosa o qualcuno, nate con lo sforzo che dimostrano tra le parole.
Tutto questo ho voluto raccoglierlo per lasciarlo a chi lo volesse leggere, per dare loro la prova che non sono i soli ad avere questi problemi, per dimostrare che non sono i soli a veder cadere le sicurezze della fanciullezza, per passare ad una situazione in cui padrona è l'incertezza, una situazione che passerà, e che verrà ricordata con un senso di nostalgie tempo futuro.
Questo diario è per te.
Notte stellata
Notte stellata, il dolce sogno
di una ragazza innamorata.
Notte di stelle, in cui due innamorati
cercano di scoprire le più belle.
Dolce notte stellata, ci sei ancora, anche se
la povera città si è già addormentata.
Autocritica
Forse un pò banale...
... io scrittore sentimentale.
Scrittore che scrive col suo cuore
dolci parole d'amore.
Le mie poesie ( diario di un timido)
Ho voluto raccogliere in questo quaderno le mie poesie, quattro parole uscite dal cuore e messe in versi, qualcosa di molto semplice, qualcosa che mi ha accompagnato dai 15 anni in su, dalla prima cotta in poi.
Ho voluto raccogliere tutte le mie poesie, alcune nate così per caso, nate in seguito ad un sentimento che è durato un momento, nate grazie ad un pò di allegria, così per magia, altre nate con lo sforzo di scrivere per qualcosa o qualcuno, nate con lo sforzo che dimostrano tra le parole.
Tutto questo ho voluto raccoglierlo per lasciarlo a chi lo volesse leggere, per dare loro la prova che non sono i soli ad avere questi problemi, per dimostrare che non sono i soli a veder cadere le sicurezze della fanciullezza, per passare ad una situazione in cui padrona è l'incertezza, una situazione che passerà, e che verrà ricordata con un senso di nostalgie tempo futuro.
Questo diario è per te.
Notte stellata
Notte stellata, il dolce sogno
di una ragazza innamorata.
Notte di stelle, in cui due innamorati
cercano di scoprire le più belle.
Dolce notte stellata, ci sei ancora, anche se
la povera città si è già addormentata.
Autocritica
Forse un pò banale...
... io scrittore sentimentale.
Scrittore che scrive col suo cuore
dolci parole d'amore.
numero 20
Che figata, come si usa dire oggi, sembra che qualcuno stia leggendo quello che scrivo, ho l'ego alle stelle!
mercoledì 12 giugno 2019
numero 19
Seduto ad aspettare, questa sembra ormai essere la mia vita.
Aspettare, il lento trascorrere del tempo.
Aspettare...
Poli
Pensieri positivi del giorno: mi sono alzato e pensavo fosse un giorno positivo, ho cercato di essere positivo, anche quando la giornata girava storta, ho pensato positivo, ma mi sa che stamattina quando mi sono alzato devo avere invertito i poli.
numero 18
Come è strano il nostro passare più tempo della nostra vita a litigare che a rimanere tranquilli.
Forse poi quando dicevano fate l'amore non fate la guerra, non era poi così un'utopia.
Siamo sempre lì a voler dimostrare di essere migliori degli altri, prevaricare è l'aggettivo giusto.
"Io sono" e gli altri nulla.
Forse poi quando dicevano fate l'amore non fate la guerra, non era poi così un'utopia.
Siamo sempre lì a voler dimostrare di essere migliori degli altri, prevaricare è l'aggettivo giusto.
"Io sono" e gli altri nulla.
Interessante
Cosa rende interessante ciò che si scrive?
Qual'è la cosa che può attirare il lettore?
Per attirare un maschio non occorre scrivere su un blog, basta solo qualche immagine scollacciata, per attirare una donna, basterebbe scrivere del gossip.
Ma siamo solo a questi livelli?
Non ci sono altre cose da dire?
Basta guardarsi un pò attorno per capire che ci sono mille altre cose di cui parlare.
Parliamo di amore, di amore quello vero, di amore per le persone, per gli animali o amare una vacanza, che ne so, un tramonto in riva al mare, un silenzio sulla sommità di una montagna, la pace che si ritrova in certi luoghi.
Amo passeggiare, amo leggere un libro, amo vedere un film, amo scrivere, amo passare del tempo con te a parlare e a ridere come degli stupidi per cazzate.
Amo quando siamo seduti al tavolo di un ristorante, e mentre gli altri commensali sono in silenzio e magari stanno guardando il telefono, noi siamo li a ridere.
Per cosa poi, per come ci va a volte avremmo più cose per cui piangere, che cose per cui ridere; ma tanto noi siamo stupidi e ridiamo.
Amo quando posso farti una sorpresa, magari un piccolo viaggio, un mazzo di fiori, un paio di scarpe nuove.
Che poi quello che scrivo magari è rivolto solo a una persona, ma basta che tu ritrovi un attimo incutesti post, o magari ti ho aiutato per un secondo a volare via con la fantasia, e allora vale la pena di scrivere.
Qual'è la cosa che può attirare il lettore?
Per attirare un maschio non occorre scrivere su un blog, basta solo qualche immagine scollacciata, per attirare una donna, basterebbe scrivere del gossip.
Ma siamo solo a questi livelli?
Non ci sono altre cose da dire?
Basta guardarsi un pò attorno per capire che ci sono mille altre cose di cui parlare.
Parliamo di amore, di amore quello vero, di amore per le persone, per gli animali o amare una vacanza, che ne so, un tramonto in riva al mare, un silenzio sulla sommità di una montagna, la pace che si ritrova in certi luoghi.
Amo passeggiare, amo leggere un libro, amo vedere un film, amo scrivere, amo passare del tempo con te a parlare e a ridere come degli stupidi per cazzate.
Amo quando siamo seduti al tavolo di un ristorante, e mentre gli altri commensali sono in silenzio e magari stanno guardando il telefono, noi siamo li a ridere.
Per cosa poi, per come ci va a volte avremmo più cose per cui piangere, che cose per cui ridere; ma tanto noi siamo stupidi e ridiamo.
Amo quando posso farti una sorpresa, magari un piccolo viaggio, un mazzo di fiori, un paio di scarpe nuove.
Che poi quello che scrivo magari è rivolto solo a una persona, ma basta che tu ritrovi un attimo incutesti post, o magari ti ho aiutato per un secondo a volare via con la fantasia, e allora vale la pena di scrivere.
martedì 11 giugno 2019
Lo sciupa femmine parte ultima?
Lo sciupa femmine (parte ultima)
Lo sciupa femmine, alla fine, si faceva chiamare così perché le occasioni con le femmine le riusciva solo a sciupare.
Non è che non fosse interessato a loro, anzi, non è che non ci sapesse fare, anzi, qualcuno una volta disse che poteva essere un playboy, per come riusciva a trattare le donne, solo che era troppo innamorato dell'amore, e cercava sempre il colpo di fulmine.
Non avete idea di quante donne lo cercassero, stavano troppo bene con lui, si sentivano importanti con lui, e lui dava amore a tutte, nella stessa maniera.
Ma nulla di più...
...Che coglione, tante amiche, ma niente sesso, perché questa è la cosa importante, un'altra donna conquistata e un altra tacca da mettere alla propria cintura...
... o no?
Lo sciupa femmine, alla fine, si faceva chiamare così perché le occasioni con le femmine le riusciva solo a sciupare.
Non è che non fosse interessato a loro, anzi, non è che non ci sapesse fare, anzi, qualcuno una volta disse che poteva essere un playboy, per come riusciva a trattare le donne, solo che era troppo innamorato dell'amore, e cercava sempre il colpo di fulmine.
Non avete idea di quante donne lo cercassero, stavano troppo bene con lui, si sentivano importanti con lui, e lui dava amore a tutte, nella stessa maniera.
Ma nulla di più...
...Che coglione, tante amiche, ma niente sesso, perché questa è la cosa importante, un'altra donna conquistata e un altra tacca da mettere alla propria cintura...
... o no?
lunedì 10 giugno 2019
numero 17
Purtroppo lo so, tante volte scrivo senza aver nulla da dire, ma tanto a me che me frega, ce ne sono già tanti che lo fanno!
Lo sciupa femmine parte quarta
Lo sciupa femmine ( parte quarta)
Lei era un pò troppo giovane, forse, per lo sciupa femmine, ma il corteggiamento cominciò così, per scherzo.
Battutine, giochetti, qualche complimento, le solite cose fatte per attirare le donne.
Poi cominciò a fare un pò più sul serio, come faceva ogni volta, e si recò da lei con un bel mazzo di fiori.
Continuò così ancora per un pò, e poi lo sciupa femmine si stancò.
E pensare che, venne a sapere poi, lei stava quasi capitolando...
Fine della quarta parte
Lei era un pò troppo giovane, forse, per lo sciupa femmine, ma il corteggiamento cominciò così, per scherzo.
Battutine, giochetti, qualche complimento, le solite cose fatte per attirare le donne.
Poi cominciò a fare un pò più sul serio, come faceva ogni volta, e si recò da lei con un bel mazzo di fiori.
Continuò così ancora per un pò, e poi lo sciupa femmine si stancò.
E pensare che, venne a sapere poi, lei stava quasi capitolando...
Fine della quarta parte
numero 16
Un leone in gabbia, ecco come mi sento, un leone in gabbia, con tutta l'energia da scaricare, la voglia di correre via libero, anche se il leone di solito fa fare il lavoro sporco alle leonesse.
Poi sei sempre fuori posto, troppo giovane per una cosa, troppo vecchio per l'altra, troppo qualificato per questo, poco qualificato per l'altro, e intanto sai di poter ancora dare qualcosa.
Perché si sei vecchio, ma vedi le cose e potresti pure cambiarle, ma chi è che si fida di te, e ti permette di aiutarlo?
Vecchio come inutile, non come un'opportunità da sfruttare per l'esperienza.
Poi sei sempre fuori posto, troppo giovane per una cosa, troppo vecchio per l'altra, troppo qualificato per questo, poco qualificato per l'altro, e intanto sai di poter ancora dare qualcosa.
Perché si sei vecchio, ma vedi le cose e potresti pure cambiarle, ma chi è che si fida di te, e ti permette di aiutarlo?
Vecchio come inutile, non come un'opportunità da sfruttare per l'esperienza.
domenica 9 giugno 2019
Lo sciupa femmine parte terza
Lo sciupa femmine ( parte terza )
Lo sciupa femmine, per la serie conosci il nemico, si iscrisse ad un corso di contabilità, un pò per capire cosa voleva dire pagare le tasse, e un pò perché scoprì che a quel corso era l'unico uomo con 19 femmine.
Battutine varie, perché un'uomo circondato da donne deve fare la ruota come un pavone, fino al rischio più grosso, venire beccato a fare troppo il galletto dal maestro.
" Allora tu la in fondo, che fai tanto lo spiritoso, dimmi quando è il caso di usare la ventilazione dell' IVA"
"Maestro ma d'estate, chiaramente".
Qualcosa fermo' la mano del maestro che stava scagliando un tomo contro lo sciupa femmine.
Con il passare delle giornate cominciò a conoscere qualcuna, al punto di che provò a chiedere il numero a Luisa.
Lei per risposta disse che quello era proprio il suo numero, perché di solito non lo dava a nessuno, almeno quello vero.
Allora lo sciupa femmine prese il biglietto con il numero e lo strappò.
" Se vuoi vedermi, ti dico dove mi puoi trovare".
E lei venne...
Fine della terza parte
Lo sciupa femmine, per la serie conosci il nemico, si iscrisse ad un corso di contabilità, un pò per capire cosa voleva dire pagare le tasse, e un pò perché scoprì che a quel corso era l'unico uomo con 19 femmine.
Battutine varie, perché un'uomo circondato da donne deve fare la ruota come un pavone, fino al rischio più grosso, venire beccato a fare troppo il galletto dal maestro.
" Allora tu la in fondo, che fai tanto lo spiritoso, dimmi quando è il caso di usare la ventilazione dell' IVA"
"Maestro ma d'estate, chiaramente".
Qualcosa fermo' la mano del maestro che stava scagliando un tomo contro lo sciupa femmine.
Con il passare delle giornate cominciò a conoscere qualcuna, al punto di che provò a chiedere il numero a Luisa.
Lei per risposta disse che quello era proprio il suo numero, perché di solito non lo dava a nessuno, almeno quello vero.
Allora lo sciupa femmine prese il biglietto con il numero e lo strappò.
" Se vuoi vedermi, ti dico dove mi puoi trovare".
E lei venne...
Fine della terza parte
Le Femmine
Le Femmine ( luoghi comuni )
L'esemplare femminile della razza umana raramente si muove da sola, solitamente si muove in gruppo da minimo 2 elementi, non si sa mai, se deve andare in bagno, almeno ci sia qualcuno di guardia.
Studiandole si nota la loro capacità, quando sono gruppo, di parlare tutte assieme, senza ascoltare mai, apparentemente, ciò che stanno dicendo.
Di solito portano borse talmente grandi dove non riescono trovare mai ciò che serve, ma sempre qualcosa che pensavano aver perso; rinuncia a chiamarle al cellulare quando sono in giro, perché è l'ultima cosa da trovare nelle borsa.
Se vedi una femmina con la porta davanti a te alla cassa del supermercato, se non hai pazienza, cambia subito cassa, depositerà un prodotto alla volta sul rullo, usando la mano destra, perché nel braccio sinistro ci sarà infilata la borsa.
Sono le peggiori critiche sia per se stesse, che per gli altri esemplari della loro specie, guarda com'è vestita quella, le altre hanno sempre troppo trucco, gonne troppo corte, troppo scollate, insomma troppo tutto.
Sono sempre troppo grasse, non hanno mai nulla da mettersi, una passione tremenda per acquistare quel capo che non metteranno mai, scarpe nuove da acquistare, perché le altre sono sempre troppo vecchie, troppo estive o troppo invernali, hanno troppo tacco o troppo poco.
Prendono riviste che guardano senza leggere, basterebbe mettere solo delle figure.
Mi sa che non ci fossero loro non ci sarebbero più aziende al mondo: guardate le pubblicità, hanno bisogno di tutto, dalla pastiglia per il gonfiore, al profumo acchiappa maschi, un igiene intima da far invidia ad un giardino in fiore, acque miracolose da bere, prodotti per ogni parte del corpo, sembra quasi che abbiano tutte le magagne del mondo contrariamente all'esemplare maschio (almeno una volta era così, ora anche l'uomo non serve più che puzzi per essere un vero uomo, ma ne parleremo in un'altra sede).
L'esemplare femminile, poi fa mille sforzi per compiacere il maschio della sua specie: ginnastica per modellare il corpo, yoga per lo spirito, giornate per la remise en forme in spa fornite di ogni cosa potrebbe loro servire, parrucchiere ed esperti per il trucco, personal trainer, personal shoppers, solo che dopo magari non trovano il tempo da passare col proprio maschio.
L'esemplare femminile però, dopo tutto questo parlarne male, mi attira tantissimo, e mi piace studiarlo, guardare le mille sfaccettature del carattere, cercare di capirla, anche se l'umore di una donna è abbastanza mutevole.
Una cosa difficile da capire per l'esemplare maschio è appunto la continua variazione di umore, non sei mai sintonizzato con quel che dovresti essere per lei.
La femmina comunque è bella così come la vedi, poi non occorre che te la vai a cercare, non sei obbligato a portartela in casa, non è mica un cane, che lo puoi abbandonare in autostrada, perché capita che lei ti ritorni a casa, e poi li sono mazzate.
Ricorda che una volta te la sei presa in casa, non è che diventi cosa tua e faccia parte del mobilio, è pur sempre un'altro esemplare della razza umana.
Poi per finire, per fortuna ci sono anche le femmine, altrimenti ci toccherebbe parlare solo di calcio.
L'esemplare femminile della razza umana raramente si muove da sola, solitamente si muove in gruppo da minimo 2 elementi, non si sa mai, se deve andare in bagno, almeno ci sia qualcuno di guardia.
Studiandole si nota la loro capacità, quando sono gruppo, di parlare tutte assieme, senza ascoltare mai, apparentemente, ciò che stanno dicendo.
Di solito portano borse talmente grandi dove non riescono trovare mai ciò che serve, ma sempre qualcosa che pensavano aver perso; rinuncia a chiamarle al cellulare quando sono in giro, perché è l'ultima cosa da trovare nelle borsa.
Se vedi una femmina con la porta davanti a te alla cassa del supermercato, se non hai pazienza, cambia subito cassa, depositerà un prodotto alla volta sul rullo, usando la mano destra, perché nel braccio sinistro ci sarà infilata la borsa.
Sono le peggiori critiche sia per se stesse, che per gli altri esemplari della loro specie, guarda com'è vestita quella, le altre hanno sempre troppo trucco, gonne troppo corte, troppo scollate, insomma troppo tutto.
Sono sempre troppo grasse, non hanno mai nulla da mettersi, una passione tremenda per acquistare quel capo che non metteranno mai, scarpe nuove da acquistare, perché le altre sono sempre troppo vecchie, troppo estive o troppo invernali, hanno troppo tacco o troppo poco.
Prendono riviste che guardano senza leggere, basterebbe mettere solo delle figure.
Mi sa che non ci fossero loro non ci sarebbero più aziende al mondo: guardate le pubblicità, hanno bisogno di tutto, dalla pastiglia per il gonfiore, al profumo acchiappa maschi, un igiene intima da far invidia ad un giardino in fiore, acque miracolose da bere, prodotti per ogni parte del corpo, sembra quasi che abbiano tutte le magagne del mondo contrariamente all'esemplare maschio (almeno una volta era così, ora anche l'uomo non serve più che puzzi per essere un vero uomo, ma ne parleremo in un'altra sede).
L'esemplare femminile, poi fa mille sforzi per compiacere il maschio della sua specie: ginnastica per modellare il corpo, yoga per lo spirito, giornate per la remise en forme in spa fornite di ogni cosa potrebbe loro servire, parrucchiere ed esperti per il trucco, personal trainer, personal shoppers, solo che dopo magari non trovano il tempo da passare col proprio maschio.
L'esemplare femminile però, dopo tutto questo parlarne male, mi attira tantissimo, e mi piace studiarlo, guardare le mille sfaccettature del carattere, cercare di capirla, anche se l'umore di una donna è abbastanza mutevole.
Una cosa difficile da capire per l'esemplare maschio è appunto la continua variazione di umore, non sei mai sintonizzato con quel che dovresti essere per lei.
La femmina comunque è bella così come la vedi, poi non occorre che te la vai a cercare, non sei obbligato a portartela in casa, non è mica un cane, che lo puoi abbandonare in autostrada, perché capita che lei ti ritorni a casa, e poi li sono mazzate.
Ricorda che una volta te la sei presa in casa, non è che diventi cosa tua e faccia parte del mobilio, è pur sempre un'altro esemplare della razza umana.
Poi per finire, per fortuna ci sono anche le femmine, altrimenti ci toccherebbe parlare solo di calcio.
sabato 8 giugno 2019
numero 15
Inizio e fine della vita, possiamo giocarci tutto il tempo, crederci infiniti, cambiare il nostro fisico, colore ai capelli, farci crescere i capelli, la barba, dimostrare 20 anni quando ne abbiamo 15 o 40, ma sull'inizio o sulla fine della nostra vita, lì ancora non possiamo metterci mano.
Magari qualcuno mi dirà sulla fine sì, ma siamo poi sicuri che ponendone la fine, avremmo vissuto un giorno in più?
Magari qualcuno mi dirà sulla fine sì, ma siamo poi sicuri che ponendone la fine, avremmo vissuto un giorno in più?
Otto
Otto
Otto, due cerchi che si toccano, partire e ritornare, girare su se stessi, illusione di movimento, e poi ritorno all'inizio, cerchi senza via d'uscita, come anelli di una catena.
Otto come il cane che ti aspetta alla fine della tua passeggiata, per farsi fare un pò di coccole,
otto come l'otto volante, vita vorticosa, vita in ricerca della tua fermata.
Otto come oggi.
Otto, due cerchi che si toccano, partire e ritornare, girare su se stessi, illusione di movimento, e poi ritorno all'inizio, cerchi senza via d'uscita, come anelli di una catena.
Otto come il cane che ti aspetta alla fine della tua passeggiata, per farsi fare un pò di coccole,
otto come l'otto volante, vita vorticosa, vita in ricerca della tua fermata.
Otto come oggi.
giovedì 6 giugno 2019
numero 14
Eppoi mi rileggo, e quasi quasi non riconosco nemmeno di averle scritte io ste cose, per carità non dico che siano belle, ma fa strano...
numero 13
Appunti di un viaggio tra le parole, diario di un cammino iniziato anni fa, per scherzo, così, giocando a mettere parole come tessere, una vicina all'altra e poi vedere che ne esce.
Giocare con le parole, storpiandone il significato, dando libero sfogo a tutto ciò che mi frulla dentro.
Mille pensieri sconclusionati e ripetitivi, perché come dico sempre, mica è facile essere originali.
E poi mille amori, veri e immaginari con parole uscite dal cuore e buttate lì in un foglio di carta, che poi magari ti trovi anche tu, e non sapevi nemmeno di esserci.
Che poi se per un momento ti ho fatto sentire importante, non posso che esserne felice, perché ognuno di noi è un fiore ed ha bisogno di essere annaffiato ogni tanto.
Ha bisogno ti sentirsi vivo e di esistere per qualcuno, perché si parla a sproposito dell'amore, ma è un piacere sentirsi amati e importanti almeno per un momento nella giornata.
Giocare con le parole, storpiandone il significato, dando libero sfogo a tutto ciò che mi frulla dentro.
Mille pensieri sconclusionati e ripetitivi, perché come dico sempre, mica è facile essere originali.
E poi mille amori, veri e immaginari con parole uscite dal cuore e buttate lì in un foglio di carta, che poi magari ti trovi anche tu, e non sapevi nemmeno di esserci.
Che poi se per un momento ti ho fatto sentire importante, non posso che esserne felice, perché ognuno di noi è un fiore ed ha bisogno di essere annaffiato ogni tanto.
Ha bisogno ti sentirsi vivo e di esistere per qualcuno, perché si parla a sproposito dell'amore, ma è un piacere sentirsi amati e importanti almeno per un momento nella giornata.
mercoledì 5 giugno 2019
Lo sciupa femmine parte seconda
Lo sciupa femmine ( parte seconda )
Lo sciupa femmine faceva il dj, più che farlo come mestiere, si divertiva a lavorare in radio, più che lavorare, si divertiva a mettere su dichi e a diffondere la sua fede nel rock via etere.
Mettere su dichi portati da casa, perché la sua radio trasmetteva per la maggior parte "lissio", e per lui non c'erano soldi per acquistare dischi.
Lo sciupa femmine, come tutti gli eroi, aveva il suo fidato scudiero, che l'accompagnava anche in questa avventura, rispondendo al telefono e raccogliendo le richieste che arrivavano.
Non vi dico cosa usciva dalle richieste fatte in inglese: lo scudiero sì conosceva un pò di inglese, ma capire cosa gli veniva detto al telefono e poi chiedere allo sciupa femmine se era tra i dischi in dote, mentre lo sciupa femmine, senza mai aver studiato un'acca di inglese, doveva riuscire a interpretare la richiesta e capire se la poteva esaudire era tutta una commedia, per cui " abbiamo gli appes?", che poi erano gli Accept, " e i menomal", che erano i Manowar.
Ma tant'è, ci si divertiva lo stesso.
La cosa bella erano le ragazze che chiamavano, i dj fanno sempre la loro porca figura, tra le tante ci fu Donatella che insistette tanto per far conoscere i suoi amici che avevano un gruppo, che alla fine dovette cedere ed andare al concerto.
" Mi raccomando, ti aspetto sabato sera, non vedo l'ora di conoscerti."
Sabato sera, vestito in borghese, lo sciupa femmine si reca col suo fedele scudiero all'appuntamento.
Non c'è molta gente in giro, il gruppo che sta provando e alcuni supporter.
Seduti su un divanetto ci si guarda attorno cercando Donatella, che ad un tratto compare, o meglio abbordata si svela.
Classica rockettara, tutta vestita di jeans, alla classica domanda: "come ti chiami", lei risponde " Donatella", "Donatella e poi?", " Donatella cazzi miei"!...
Fine della seconda parte
Lo sciupa femmine faceva il dj, più che farlo come mestiere, si divertiva a lavorare in radio, più che lavorare, si divertiva a mettere su dichi e a diffondere la sua fede nel rock via etere.
Mettere su dichi portati da casa, perché la sua radio trasmetteva per la maggior parte "lissio", e per lui non c'erano soldi per acquistare dischi.
Lo sciupa femmine, come tutti gli eroi, aveva il suo fidato scudiero, che l'accompagnava anche in questa avventura, rispondendo al telefono e raccogliendo le richieste che arrivavano.
Non vi dico cosa usciva dalle richieste fatte in inglese: lo scudiero sì conosceva un pò di inglese, ma capire cosa gli veniva detto al telefono e poi chiedere allo sciupa femmine se era tra i dischi in dote, mentre lo sciupa femmine, senza mai aver studiato un'acca di inglese, doveva riuscire a interpretare la richiesta e capire se la poteva esaudire era tutta una commedia, per cui " abbiamo gli appes?", che poi erano gli Accept, " e i menomal", che erano i Manowar.
Ma tant'è, ci si divertiva lo stesso.
La cosa bella erano le ragazze che chiamavano, i dj fanno sempre la loro porca figura, tra le tante ci fu Donatella che insistette tanto per far conoscere i suoi amici che avevano un gruppo, che alla fine dovette cedere ed andare al concerto.
" Mi raccomando, ti aspetto sabato sera, non vedo l'ora di conoscerti."
Sabato sera, vestito in borghese, lo sciupa femmine si reca col suo fedele scudiero all'appuntamento.
Non c'è molta gente in giro, il gruppo che sta provando e alcuni supporter.
Seduti su un divanetto ci si guarda attorno cercando Donatella, che ad un tratto compare, o meglio abbordata si svela.
Classica rockettara, tutta vestita di jeans, alla classica domanda: "come ti chiami", lei risponde " Donatella", "Donatella e poi?", " Donatella cazzi miei"!...
Fine della seconda parte
martedì 4 giugno 2019
numero 12
La mia paura è di non essere abbastanza buono, e di, una volta morto, precipitare all'inferno, e li dovere subire le angherie di chi in vita sua si è comportato peggio di me, ed ha ricevuto ampi meriti nei confronti del diavolo.
Praticamente da un inferno all'altro.
Praticamente da un inferno all'altro.
Lo sciupa femmine
Lo sciupa femmine.
Lo sciupa femmine capitò in una festa, senza sapere perché si trovava li.
Non ricordava chi lo aveva invitato, ne perché aveva accettato.
Già fu difficile trovare il posto, poi mescolarsi alle persone, senza conoscere nessuno poi.
Mescoliamoci agli altri e lasciamoci andare, quattro passi di un ballo, sai quelli moderni, dove ognuno balla come vuole e da solo, vai con una bevuta, e poi a girare a scoprire l'ambiente.
E lì trovi la tua tipa.
E' stanca, poverina, si è già scatenata con le danze, ed ora è seduta a riposare.
"Che dici, faresti un massaggino alle mie gambe stanche?"
E gia' le allunga sulla sedia davanti, mentre la sua gonna sale sopra il ginocchio.
Comincio il mio massaggio, mentre lei mi dice di salire un pò più su...
... " Così va bene?"...
..." Ancora un pò più su, per favore".
Poi qualcuno viene a chiamarmi...
Fine della prima parte
numero 11
Qualcuno una volta mi disse." ricorda il professore ti da delle nozioni, il maestro ti insegna delle regole di vita".
Essere maestro...
...Che importanza!!!
Essere maestro...
...Che importanza!!!
lunedì 3 giugno 2019
Miglior vita
Mi hai sempre detto che il fine ultimo è passare a miglior vita, allora perché te ne sei andato e la vita peggiore l'hai lasciata a me?
domenica 2 giugno 2019
numero 10
Pensiero arzigogolato (ovvero scrittura di getto)
E' vero che chi non sa fare una cosa, di solito diventa un critico.
Letteratura da studiare, metrica, allegoria, scuola di pensiero, momento emozionale dell'artista, corrente politica-letterale, cultura con la k maiuscola...
Vedere nero
Parlare del vero
Accendere un cero
Cadere dal pero
Poromponpero
Libertà di pensiero, di espressione, ognuno di noi ha almeno una cosa intelligente da dire, miseria, lasciateci parlare, pensiero democratico.
Pensieri in libertà, scritti di getto, senza nessuno che ti interrompa dicendo che inciampi nel tuo italiano sgrammaticato, pensieri in libertà nati e scritti, senza metrica, poesie libere, anarchia di pensiero.
Studio fatto solo per immagazzinare dati da ripetere a pappagallo, come dice mia figlia, ma che dovrebbe essere ricerca, conoscenza ed aiuto a sviluppare la propria identità, non conformarsi, ma liberi di pensare,
Non frequentare salotti buoni, ma essere peripatetico nel pensiero, libero di camminare nelle parole e filosofeggiare, poi ci penserà il correttore a mettere a posto tutto, o al limite un bravo dottore raccoglierà i miei pensieri dentro una cartellina e mi saprà dare la pastiglia giusta.
Lucida follia, o mente annebbiata dal sonno e dalla vita stressata.
Ricco, dovevo forse nascere ricco, potevo dedicarmi alla mia arte, a girare il mondo per avere qualcosa da raccontare, magari avrei trovato il mio osso di seppia in qualche spiaggia, o montato una cavallina storna, ma forse potrei essere stato come una foglia su un albero...
Scrittura come abbandono della realtà, come bisogno di portare emozione a chi ti sta leggendo, e poi tanto silenzio, a parte le mille cose che ti frullano per la testa, ma quelle parole non fanno rumore, almeno queste, visto che molte altre volano fuori da bocche che non sanno fare di meglio che dire e fare stupidaggini.
Follia...?
Forse si, però ora me ne vado a dormire.
E' vero che chi non sa fare una cosa, di solito diventa un critico.
Letteratura da studiare, metrica, allegoria, scuola di pensiero, momento emozionale dell'artista, corrente politica-letterale, cultura con la k maiuscola...
Vedere nero
Parlare del vero
Accendere un cero
Cadere dal pero
Poromponpero
Libertà di pensiero, di espressione, ognuno di noi ha almeno una cosa intelligente da dire, miseria, lasciateci parlare, pensiero democratico.
Pensieri in libertà, scritti di getto, senza nessuno che ti interrompa dicendo che inciampi nel tuo italiano sgrammaticato, pensieri in libertà nati e scritti, senza metrica, poesie libere, anarchia di pensiero.
Studio fatto solo per immagazzinare dati da ripetere a pappagallo, come dice mia figlia, ma che dovrebbe essere ricerca, conoscenza ed aiuto a sviluppare la propria identità, non conformarsi, ma liberi di pensare,
Non frequentare salotti buoni, ma essere peripatetico nel pensiero, libero di camminare nelle parole e filosofeggiare, poi ci penserà il correttore a mettere a posto tutto, o al limite un bravo dottore raccoglierà i miei pensieri dentro una cartellina e mi saprà dare la pastiglia giusta.
Lucida follia, o mente annebbiata dal sonno e dalla vita stressata.
Ricco, dovevo forse nascere ricco, potevo dedicarmi alla mia arte, a girare il mondo per avere qualcosa da raccontare, magari avrei trovato il mio osso di seppia in qualche spiaggia, o montato una cavallina storna, ma forse potrei essere stato come una foglia su un albero...
Scrittura come abbandono della realtà, come bisogno di portare emozione a chi ti sta leggendo, e poi tanto silenzio, a parte le mille cose che ti frullano per la testa, ma quelle parole non fanno rumore, almeno queste, visto che molte altre volano fuori da bocche che non sanno fare di meglio che dire e fare stupidaggini.
Follia...?
Forse si, però ora me ne vado a dormire.
sabato 1 giugno 2019
Penso
Pensare, penso quindi esisto diceva qualcuno, esisto quindi a qualcosa servo, perché ogni cosa a questo mondo serve, almeno così dicono, il tutto, l'esistenza del tutto, nulla si crea e nulla si distrugge, una eterna trasformazione, un'araba fenice, si rinasce dalla propria povere calpestata, polvere lasciata da chi è diventato polvere prima di noi e si è trasformato in un qualcosa di nuovo.
Pensare, pensieri che si mescolano dentro la mia mente.
Pensare, quindi esisto, anche se non me ne rendo conto, esisto, anche se qualcuno non se ne rende conto, esisto, e sono importante, almeno finché esisto...
Pensare, pensieri che si mescolano dentro la mia mente.
Pensare, quindi esisto, anche se non me ne rendo conto, esisto, anche se qualcuno non se ne rende conto, esisto, e sono importante, almeno finché esisto...
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I paesaggi del cuore
I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...