Quante volte la rincorsi...
Quanto tempo buttato a sperare...
Quanti sogni...
Quanto fa sperare il cuore...
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
lunedì 20 gennaio 2020
domenica 19 gennaio 2020
Storia di un'ora di storia
Il nostro professore di storia era fissato con i nomi,ad ogni avvenimento bisognava ricordare, oltre ai luoghi tutti i personaggi!
All'ennesima lezione, quando ci parlò di una battaglia in cui ci furono cinquemila morti, qualcuno da in fondo alla classe urlò:i nomi, i nomi?
All'ennesima lezione, quando ci parlò di una battaglia in cui ci furono cinquemila morti, qualcuno da in fondo alla classe urlò:i nomi, i nomi?
Piccola storia triste
Quando decise di vivere con lui, aveva paura.
Qualcuno le disse un giorno che, il matrimonio era la tomba dell'amore.
Forse poteva essere l'abitudine, il rendersi talmente scontati, ad essere la fine di tutto.
Ci sei e basta, non è più ricerca dell'altro, bisogno di stare assieme, condividere le emozioni, ma stare vicini come sorella e fratello.
Ecco si. formare una famiglia, si ma ritornare alla famiglia di origine.
Vivere assieme come consanguinei.
E a lei però mancava l'amore, l'amore fatto di carezze, di baci, fatto anche ti pelle che si sfiora...
Assetata ancora di lui.
Provò a parlarne, cercò di fargli capire cosa le passava per la testa, come stesse inaridendo, ma niente, non riceveva risposte; il tempo passa e la coppia diventa così, due buoni compagni di viaggio...
Due buoni compagni di viaggio, un paio di palle!
Non è così che deve andare, lei non poteva lasciare sopito quel suo bisogno.
A lui bastava non discuterne, le poche volte in cui si parlava di questo, o non rispondeva e si girava dall'altra parte, o le diceva o così, o vattene pure da un'altra parte, tanto dove vuoi andare?
Siamo poveri!
Poi si metteva russare, e lei rimaneva lì sveglia a pensare di andarsene, ed il nuovo giorno cominciava come se non fosse accaduto nulla.
Il nuovo giorno cominciava con lei che si trovava ancora lì, a ripensare ai propositi di fuga e con l'amaro in bocca.
Un giorno avrebbe deciso, questo si, non oggi, ma un giorno avrebbe preso il coraggio, e partirà...
Qualcuno le disse un giorno che, il matrimonio era la tomba dell'amore.
Forse poteva essere l'abitudine, il rendersi talmente scontati, ad essere la fine di tutto.
Ci sei e basta, non è più ricerca dell'altro, bisogno di stare assieme, condividere le emozioni, ma stare vicini come sorella e fratello.
Ecco si. formare una famiglia, si ma ritornare alla famiglia di origine.
Vivere assieme come consanguinei.
E a lei però mancava l'amore, l'amore fatto di carezze, di baci, fatto anche ti pelle che si sfiora...
Assetata ancora di lui.
Provò a parlarne, cercò di fargli capire cosa le passava per la testa, come stesse inaridendo, ma niente, non riceveva risposte; il tempo passa e la coppia diventa così, due buoni compagni di viaggio...
Due buoni compagni di viaggio, un paio di palle!
Non è così che deve andare, lei non poteva lasciare sopito quel suo bisogno.
A lui bastava non discuterne, le poche volte in cui si parlava di questo, o non rispondeva e si girava dall'altra parte, o le diceva o così, o vattene pure da un'altra parte, tanto dove vuoi andare?
Siamo poveri!
Poi si metteva russare, e lei rimaneva lì sveglia a pensare di andarsene, ed il nuovo giorno cominciava come se non fosse accaduto nulla.
Il nuovo giorno cominciava con lei che si trovava ancora lì, a ripensare ai propositi di fuga e con l'amaro in bocca.
Un giorno avrebbe deciso, questo si, non oggi, ma un giorno avrebbe preso il coraggio, e partirà...
sabato 18 gennaio 2020
numero 121
Pensieri pensati, pensieri cercati, catalogati, buttati...
Pensieri brutti, pensieri belli, cazzate, battute...
Solo pensieri, niente di eclatante, niente frasi che cambieranno il corso della storia e della vostra vita...
E allora perché caspita scrivo.
Pensieri brutti, pensieri belli, cazzate, battute...
Solo pensieri, niente di eclatante, niente frasi che cambieranno il corso della storia e della vostra vita...
E allora perché caspita scrivo.
numero 120
... e poi ti racconterò di una persona, alla quale non sarò nemmeno degno di legare i lacci dei suoi sandali...
Un giorno, le auguro, troverà la sua strada, e se è come penso, vedrete ciò che scriverà..
Un giorno, le auguro, troverà la sua strada, e se è come penso, vedrete ciò che scriverà..
mercoledì 15 gennaio 2020
martedì 14 gennaio 2020
Del bello...
Del bello dello scrivere...!
Dico sempre a mia figlia come è bello in un mondo fatto di immagine, poter dipingere una persona con le parole.
Di me potrei dirvi che porto gli occhiali su degli occhi marroni, ho radi capelli resi bianchi dal trascorrere del tempo, barba sale e pepe, più sale, da malandrino o da sfaticato...
Meglio una fotografia?
Dico sempre a mia figlia come è bello in un mondo fatto di immagine, poter dipingere una persona con le parole.
Di me potrei dirvi che porto gli occhiali su degli occhi marroni, ho radi capelli resi bianchi dal trascorrere del tempo, barba sale e pepe, più sale, da malandrino o da sfaticato...
Meglio una fotografia?
domenica 12 gennaio 2020
numero 118
Nella mia testa ho un sistema operativo talmente vecchio, che se metto in funzione il cervello, sento cigolare gli ingranaggi...
Fuoco
...d'un tratto e come se, su quelle braci mai sopite, qualcosa, un mantice o un refolo di vento, le avesse trasformate, attizzandole nuovamente, trasformandole prima in piccole fiammelle, e poi in un grande fuoco...
...e dentro di me si fosse rimesso in movimento qualcosa, come se avessi ritrovato emozioni dimenticate, o riaperto una porta nella mia stanza dei giochi, e mi fossi ritrovato incantato davanti a si tante meraviglie...
...come acqua che si apre un varco e si trasforma in un fiume impetuoso...
...e dentro di me si fosse rimesso in movimento qualcosa, come se avessi ritrovato emozioni dimenticate, o riaperto una porta nella mia stanza dei giochi, e mi fossi ritrovato incantato davanti a si tante meraviglie...
...come acqua che si apre un varco e si trasforma in un fiume impetuoso...
sabato 11 gennaio 2020
venerdì 10 gennaio 2020
Porno
Quando chiesi alla mia Musa, se mi dava una mano per scrivere il mio libro, lei mi disse di cominciare con qualcosa di meno impegnativo, magari il copione di un film porno.
Al mio diniego, mi disse che aveva già un mezzo impegno, e sarebbe tornata: sono passati quarant'anni, torna?
Al mio diniego, mi disse che aveva già un mezzo impegno, e sarebbe tornata: sono passati quarant'anni, torna?
giovedì 9 gennaio 2020
numero 116
E' sempre rimasto un sogno, prendere la macchina, pochi stracci e via, a vagabondare per l'Italia, nessuna meta, ma tanti luoghi da scoprire.
Soldi? si ci vorranno pure quelli, ma tanto finché è un sogno!
Soldi? si ci vorranno pure quelli, ma tanto finché è un sogno!
Sgrammaticato
Pensiero di uno sgrammaticato... più che scrivere bene, avere delle emozioni da trasmettere!
domenica 5 gennaio 2020
numero 115
Cose in uso di cui parlare? Fa strano pensare quante sono le cose che si usavano e adesso non ci sono più, o si sono trasformate.
Una di quelle che ormai non si usano più è il cervello!
Una di quelle che ormai non si usano più è il cervello!
sabato 4 gennaio 2020
numero 114
Ho lasciato cadere le mie lacrime sulla terra, speravo portassero frutto...
Ma non nacque nulla...
Allora decisi di ridere!
Ma non nacque nulla...
Allora decisi di ridere!
Profumo
Esco dal panificio, profumo di fritto...
Esco dal droghiere, profumo di formaggio...
Esco dalla pizzeria, profumo di pizza...
Addosso voglio solo profumo di te... classico all limone!
Esco dal droghiere, profumo di formaggio...
Esco dalla pizzeria, profumo di pizza...
Addosso voglio solo profumo di te... classico all limone!
venerdì 3 gennaio 2020
numero 113
Non so se l'ho già detto, ma il problema degli stronzi che ci sono in giro,si risolverebbe tirando lo sciacquone!
giovedì 2 gennaio 2020
numero 112
E voi, visite ingrassati durante le vacanze natalizie? Io quest'anno mi sono preso per tempo, l'ho fatto prima...
mercoledì 1 gennaio 2020
Elba
Ti ricordi quella volta che siamo partiti così, tenda in macchina e via destinazione isola d'Elba...
Vacanze al risparmio, pastasciutte varie e vai di risparmio, e poi...
Poi la serata più bella con la festa paesana, con le ragazze più belle in tiro...
Arriva la nave scuola dei cadetti, messa alla rada, e scialuppe che scaricano giovanotti in bianca divisa, che invadono pacificamente la piazza, sotto un oh di ammirazione femminile, va beh, ce ne andiamo a casa.
Vacanze al risparmio, pastasciutte varie e vai di risparmio, e poi...
Poi la serata più bella con la festa paesana, con le ragazze più belle in tiro...
Arriva la nave scuola dei cadetti, messa alla rada, e scialuppe che scaricano giovanotti in bianca divisa, che invadono pacificamente la piazza, sotto un oh di ammirazione femminile, va beh, ce ne andiamo a casa.
numero 111
Ho sempre combattuto tra intelligenza e stupidità.
Sembrare intelligente, mentre sono stupido, o scrivere cose stupide per dimostrare d'essere intelligente?
A te che leggi l'ardua sentenza...
...magari lasciami un commento!
Sembrare intelligente, mentre sono stupido, o scrivere cose stupide per dimostrare d'essere intelligente?
A te che leggi l'ardua sentenza...
...magari lasciami un commento!
martedì 31 dicembre 2019
Sardegna
Tra le tante storie che vi ho raccontato, non mi ricordo se vi ho mai parlato di Stella.
Stella fu il mio souvenir della Sardegna.
Andammo in vacanza, mia moglie ed io, il primo anno di matrimonio, perché non si sa mai se poi arrivano i figli, in un agriturismo, vicino a Cagliari.
Premetto noi siamo amati degli animali, ed avevamo già due cani presi al canile.
Arrivati abbiamo visto cinque batuffoli bianchi che giravo per il cortile, e la mamma più in la, sciupata per la cucciolata.
Dei cinque c'erano tre maschi ed erano stati già destinati a fare i pastori, e due femmine, una più grande, ed una più piccola e timida, ed era lei: Stella.
Ah dimenticavo, erano pastori maremmani, non so se puri, ma a noi che ce fregava.
Stella, visto che avevamo dimostrato subito un interesse per lei, piano piano si faceva accarezzare, e perdeva appena un pò di timidezza.
Alla vista del nostro interesse, il proprietario dell'agriturismo, ci chiese se ce la volevamo portare a casa, era troppo piccola e aveva già visto che non era utile in campagna, ah dimenticavo, li avevano già altri due maschi, uno a guardia dei maiali, e l'altro a guardia delle pecore; vai a trovarlo, li in mezzo.
Abbiamo avuto una settimana per decidere, e tra vari tentennamenti, riflessioni e ricerche per capire come poterla portare a casa, eravamo in aereo, alla fine abbiamo deciso: sarebbe tornato con noi!
Povera Stella, a due mesi, e in un giorno solo si è fatta auto fino all'aeroporto, aereo, pulmino dall'aeroporto al parcheggio, e auto dal parcheggio a casa, e senza nessuna conseguenza, tra l'altro.
Stella restò con noi quindici anni...stupenda!
Stella fu il mio souvenir della Sardegna.
Andammo in vacanza, mia moglie ed io, il primo anno di matrimonio, perché non si sa mai se poi arrivano i figli, in un agriturismo, vicino a Cagliari.
Premetto noi siamo amati degli animali, ed avevamo già due cani presi al canile.
Arrivati abbiamo visto cinque batuffoli bianchi che giravo per il cortile, e la mamma più in la, sciupata per la cucciolata.
Dei cinque c'erano tre maschi ed erano stati già destinati a fare i pastori, e due femmine, una più grande, ed una più piccola e timida, ed era lei: Stella.
Ah dimenticavo, erano pastori maremmani, non so se puri, ma a noi che ce fregava.
Stella, visto che avevamo dimostrato subito un interesse per lei, piano piano si faceva accarezzare, e perdeva appena un pò di timidezza.
Alla vista del nostro interesse, il proprietario dell'agriturismo, ci chiese se ce la volevamo portare a casa, era troppo piccola e aveva già visto che non era utile in campagna, ah dimenticavo, li avevano già altri due maschi, uno a guardia dei maiali, e l'altro a guardia delle pecore; vai a trovarlo, li in mezzo.
Abbiamo avuto una settimana per decidere, e tra vari tentennamenti, riflessioni e ricerche per capire come poterla portare a casa, eravamo in aereo, alla fine abbiamo deciso: sarebbe tornato con noi!
Povera Stella, a due mesi, e in un giorno solo si è fatta auto fino all'aeroporto, aereo, pulmino dall'aeroporto al parcheggio, e auto dal parcheggio a casa, e senza nessuna conseguenza, tra l'altro.
Stella restò con noi quindici anni...stupenda!
lunedì 30 dicembre 2019
domenica 29 dicembre 2019
numero 108
Può essere che a furia di spremere e spremere, anche la fantasia si esaurisca, come il succo di limone?
numero 107
Che strano, quanto ho scritto, era diventato il mio diario segreto, ora che qualcuno legge, non mi riesce più a tirar fuori le parole...
Getto
Scrivo di getto, non leggo quel che scrivo, sono un pigro, mille pensieri in testa, da raccogliere e mettere assieme, puzzle da costruire, migliaia di pezzi da buttare in un tavolo, da combaciare per creare una immagine, immagine che per ora è solamente dentro di te, confusa, ma che preme per uscire, ed esce così di getto, vomitata dentro un foglio bianco...
venerdì 27 dicembre 2019
numero 105
Caro babbo natale, ti avevo chiesto un assegno con tanti zeri, pensavo che ci arrivassi da solo, che serviva un numero davanti!
numero 104
Qualcuno una volta mi disse che avevo la stoffa del playboy...ora però non sono più nel tessile!
giovedì 26 dicembre 2019
mercoledì 25 dicembre 2019
numero 102
Abbiamo comperato un pesce talmente fresco, che una volta scongelato, l'abbiamo dovuto rincorrere per tutta casa!
sabato 21 dicembre 2019
domenica 15 dicembre 2019
Statistica
Statistica:se incateniamo assieme tutte le parole dette e scritte ogni giorno e facessimo il giro del mondo, penso che riusciremo ad avvolgerlo tutto più e più volte..
Che forse siamo noi umani la causa di tutto questo inquinamento?....
Che forse siamo noi umani la causa di tutto questo inquinamento?....
venerdì 13 dicembre 2019
giovedì 12 dicembre 2019
domenica 8 dicembre 2019
numero 97
Sono in riva la fiume, non sto aspettando passare il mio nemico, ma so che lo devo attraversare, la mia libertà è sull'altra sponda.
Non so nuotare, e non so quanto forte sia la corrente, 220 0 380, non vedo ponti, ne passaggi più stretti.
Che faccio, entro, l'acqua è fredda, ma devo andare...
...addio!
Non so nuotare, e non so quanto forte sia la corrente, 220 0 380, non vedo ponti, ne passaggi più stretti.
Che faccio, entro, l'acqua è fredda, ma devo andare...
...addio!
numero 96
Quand non ci sarò più, vorrei essere ricordato così: ha scritto alcune delle pagine più belle della letteratura italiana...solo che si è dimenticato di pubblicarle...
sabato 7 dicembre 2019
venerdì 6 dicembre 2019
numero 94
Svegliati amore con me,seee, buonanotte, buonanotte fiorellino,seee...ma a sceglierla un po'più romantica,no?
sabato 30 novembre 2019
lunedì 25 novembre 2019
numero 92
Non sono un grande lettore, nel senso che leggo si, ma non ricordo ciò che leggo, per me é un viaggio con la fantasia...
...mi trovo in macchina con Rumiz durante i suoi viaggi, sono accanto al pittore di oceano mare di Baricco, oppure sono ospite dell'isola di De Carlo...
Scrivere, come ho già detto, é usare le parole al posto dei colori per dipingere un quadro immaginario..
...Che ne dite?
...mi trovo in macchina con Rumiz durante i suoi viaggi, sono accanto al pittore di oceano mare di Baricco, oppure sono ospite dell'isola di De Carlo...
Scrivere, come ho già detto, é usare le parole al posto dei colori per dipingere un quadro immaginario..
...Che ne dite?
sabato 23 novembre 2019
Innamorare
Potrei farti innamorare di me... fissarti negli occhi, e lasciare scendere il mio amore su di te... trovare la chiave per aprire il tuo cuore, e farti piangere e ridere d'amore!
giovedì 21 novembre 2019
numero 91
Scrivere per se stessi?
Sperare di essere letti...
...barchette di carte lasciate andare lungo torrenti...
...parole che come fumo volano in alto...
Sperare di essere letti...
...barchette di carte lasciate andare lungo torrenti...
...parole che come fumo volano in alto...
domenica 17 novembre 2019
numero 90
Mi sa che per me é arrivato il momento di scendere in campo, magari non oggi che piove, ma domani se spiove...
martedì 12 novembre 2019
numero 89
In Italia si fanno sempre meno figli, mentre aumentano i partiti,indi tra qualche anno avremo milioni di italiani dipartiti e milioni di partiti italiani!!!
numero 88
Mi dà un fastidio pensare che sfruttiamo solo una minima parte del nostro cervello; chissà quante altre stupidaggini potrei scrivere altrimenti!
domenica 10 novembre 2019
numero 87
...E un giorno, quando ti sveglierai, io sarò già lontano...
...non so quanto, non so dove, ma sarò lontano...
...E per te non sarà una sorpresa, quante volte te ne ho parlato...
...non so quanto, non so dove, ma sarò lontano...
...E per te non sarà una sorpresa, quante volte te ne ho parlato...
numero 86
Poi prendo e comincio a tratteggiare il tuo viso...
Descrivo il colore dei tuoi occhi, il profilo del tuo naso, i lineamenti di te, il colore delle tue labbra...
Riempio fogli di parole, come un pittore riempie la tela di colore...
Come descrizione da fare vedere e immaginare a te che leggi...
Potenza della scrittura...
Descrivo il colore dei tuoi occhi, il profilo del tuo naso, i lineamenti di te, il colore delle tue labbra...
Riempio fogli di parole, come un pittore riempie la tela di colore...
Come descrizione da fare vedere e immaginare a te che leggi...
Potenza della scrittura...
sabato 9 novembre 2019
numero 85
Annuncio ai produttori di maglioni, fate capi di colore pelo di gatto e/o cane così mia moglie non mi insegue con la spazzola ogni volta mi alzo dal divano!
numero 84
Ho un'allergia, mi cola spesso il naso, le aziende produttrici di fazzoletti fanno l'asta per aggiudicarsi la mia fornitura!
lunedì 4 novembre 2019
Schizzo
Scrivo per non pensare... Non penso quando scrivo... Scrivo di getto... Ti schizzo di pensieri...
domenica 3 novembre 2019
sabato 2 novembre 2019
venerdì 1 novembre 2019
giovedì 31 ottobre 2019
giovedì 24 ottobre 2019
numero 79
Chissà come mai, d'un tratto, si diventa come sorgente che non zampilla, tutto ciò che prima usciva liberamente, ora...
sabato 12 ottobre 2019
Dopo Utopie, Utopia
Vorrei inventare una polverina magica da diffondere nel mondo, e far passare la cattiveria.
Creare qualcosa che faccia diventare l'uomo non più un'animale intelligente, ma solo un'uomo.
Anche perchè in natura non esistono, o ne esistono pochi, animali che uccidono solo per il gusto di farlo.
Comandamenti che sono stati sempre visti come un no, un divieto a non fare delle cose sbagliate, ma che per me, sono un si a lasciarci alle spalle i nostri istinti, ed elevarci, e diventare sempre più uomini.
Utopia.
E intanto comincia una nuova guerra...
Creare qualcosa che faccia diventare l'uomo non più un'animale intelligente, ma solo un'uomo.
Anche perchè in natura non esistono, o ne esistono pochi, animali che uccidono solo per il gusto di farlo.
Comandamenti che sono stati sempre visti come un no, un divieto a non fare delle cose sbagliate, ma che per me, sono un si a lasciarci alle spalle i nostri istinti, ed elevarci, e diventare sempre più uomini.
Utopia.
E intanto comincia una nuova guerra...
venerdì 11 ottobre 2019
numero 78
Udite, udite, superdotati culturalmente, arriva per voi il corso di laurea per diventare influencer...
lunedì 7 ottobre 2019
numero 77
Ci sono tre giorni importanti per me, nella mia vita: il primo quando ti sposai, perché non sarebbe arrivato il secondo, quando nacque nostra figlia.
Il terzo sarà quando morirò, perché così vedrò se finalmente avrò da rendere conto di come ho vissuto, e qualcuno, spero, mi renderà conto di quello che mi ha fatto vivere!
Il terzo sarà quando morirò, perché così vedrò se finalmente avrò da rendere conto di come ho vissuto, e qualcuno, spero, mi renderà conto di quello che mi ha fatto vivere!
domenica 6 ottobre 2019
numero 76
Camminavo veloce, anzi quasi correvo, vivendo col tempo che sembrava finire troppo in fretta; era già lunedì, era già mercoledì, era già venerdì...
...Poi tutto, in un attimo è cambiato, ho dovuto fermarmi, e...
...Mi son guardato allo specchio e mi sono visto, anzi ero vecchio!
Dove sono stato in tutto questo tempo, come ho vissuto tutto questo tempo?
...Poi tutto, in un attimo è cambiato, ho dovuto fermarmi, e...
...Mi son guardato allo specchio e mi sono visto, anzi ero vecchio!
Dove sono stato in tutto questo tempo, come ho vissuto tutto questo tempo?
numero 75
Volevo scrivere di te...
Volevo far conoscere al mondo le emozioni che mi dai...
Avrei voluto parlare di te...
Volevo far conoscere al mondo le emozioni che mi dai...
Avrei voluto parlare di te...
domenica 29 settembre 2019
giovedì 26 settembre 2019
numero 73
Stai ancora aspettando la buona notizia, ti stai illudendo ancora che tutto possa cambiare...
... Illusioni che ti permettono di affrontare un nuovo giorno, con la speranza che sia diverso da oggi, che sia migliore, che la buona novella magari arriverà oggi, si arriverà proprio oggi, ne sono sicuro...
...illusioni.
... Illusioni che ti permettono di affrontare un nuovo giorno, con la speranza che sia diverso da oggi, che sia migliore, che la buona novella magari arriverà oggi, si arriverà proprio oggi, ne sono sicuro...
...illusioni.
domenica 22 settembre 2019
numero 72
Nel suo bel vestito da sposa, aveva in mostra quasi tutto il suo seno prosperoso! Aveva un vestito sexy, come va di moda oggi.
Mi sa che se le tette si consumassero guardandole, per la fine della cerimonia era piatta!
E poi dicono che uno si può mettere quel che vuole!
Mi sa che se le tette si consumassero guardandole, per la fine della cerimonia era piatta!
E poi dicono che uno si può mettere quel che vuole!
Vacanza in campagna 3
Valterina va avanti mungere le sue vacche, sembra tutto così facile visto da qui.
Si volta e mi fa: " che vuoi provare?"
E io annuisco.
Mi siedo sulla sua seggiola, lei mi si siede dietro e mi prende le braccia per spiegarmi come si fa.
Non ci riesco, poi a sentire i suoi seni sulla mia schiena, il suo corpo addosso mi da un turbamento incredibile.
Sento qualcosa di strano dentro me, sembra quasi che ora io stia tremando, Valterina se ne accorge, e mi fa una carezza, mi stampa un bacio sulla guancia..
" dai faccio io".
Si volta e mi fa: " che vuoi provare?"
E io annuisco.
Mi siedo sulla sua seggiola, lei mi si siede dietro e mi prende le braccia per spiegarmi come si fa.
Non ci riesco, poi a sentire i suoi seni sulla mia schiena, il suo corpo addosso mi da un turbamento incredibile.
Sento qualcosa di strano dentro me, sembra quasi che ora io stia tremando, Valterina se ne accorge, e mi fa una carezza, mi stampa un bacio sulla guancia..
" dai faccio io".
Elogio del vino
Bere vino solo per avere quello stordimento, quella leggerezza nelle gambe e nel pensiero; in vino veritas, o meglio in vino libertas ( si scrive così prof?), libertà nello scorrere delle parole, un fiume in piena, concetti senza senso, divulgazioni scientifiche su astrusità, lingua sconnessa dal cervello, e troppo veloce per fermarsi di fronte a qualsiasi cosa.
Il bello è riuscire a fermarsi all'ultimo bicchiere, li sul filo del rasoio, libero, ma non troppo ubriaco da star male.
E poi scritto da un quasi astemio!
Il bello è riuscire a fermarsi all'ultimo bicchiere, li sul filo del rasoio, libero, ma non troppo ubriaco da star male.
E poi scritto da un quasi astemio!
sabato 21 settembre 2019
giovedì 19 settembre 2019
Vacanza in campagna 2
Ricordo bene quelle vacanze, mi sa che era la prima volta che in famiglia si andava in vacanza, eravamo poveri, le vacanze erano per i ricchi.
Quando mio zio ci prospettò la possibilità di questa vacanza non ci pensammo su un'attimo.
Poi non eravamo così lontani da casa, al massimo una ventina di chilometri, ma non eravamo a casa, almeno per quella estate.
La casa era la classica casa di campagna, una parte abitabile, e un portico che nel sottotetto celava il fienile.
Non mi ricordo molto di dove e come abbiamo dormito, mi ricordo del lavello in pietra, del bagno fuori della casa, del secchio per i bisogni notturni.
E poi verso sera l'invasione di lumache; talmente tante che se si arrivava in macchina ne facevi una strage.
E le donne in guerra per non farle entrare in casa dallo scarico del lavello.
Ma questi erano i problemi dei grandi.
Per noi c'erano le corse attraverso il grano, col rischio di tagliarci con le foglie, le avventure nei dintorni a cercare posti per pescare, o per disturbare le rane.
Le bacche usate come esca appese all'amo, i tuffi nel ruscello, con la paura di prendersi la malattia dei topi.
E poi, ora che ricordo, visto che i papà stavano ancora lavorando, al loro arrivo ci si trasferiva tutti al fiume, e li via di frittura di pesce e bagni, e corse e partite di pallone.
Quando mio zio ci prospettò la possibilità di questa vacanza non ci pensammo su un'attimo.
Poi non eravamo così lontani da casa, al massimo una ventina di chilometri, ma non eravamo a casa, almeno per quella estate.
La casa era la classica casa di campagna, una parte abitabile, e un portico che nel sottotetto celava il fienile.
Non mi ricordo molto di dove e come abbiamo dormito, mi ricordo del lavello in pietra, del bagno fuori della casa, del secchio per i bisogni notturni.
E poi verso sera l'invasione di lumache; talmente tante che se si arrivava in macchina ne facevi una strage.
E le donne in guerra per non farle entrare in casa dallo scarico del lavello.
Ma questi erano i problemi dei grandi.
Per noi c'erano le corse attraverso il grano, col rischio di tagliarci con le foglie, le avventure nei dintorni a cercare posti per pescare, o per disturbare le rane.
Le bacche usate come esca appese all'amo, i tuffi nel ruscello, con la paura di prendersi la malattia dei topi.
E poi, ora che ricordo, visto che i papà stavano ancora lavorando, al loro arrivo ci si trasferiva tutti al fiume, e li via di frittura di pesce e bagni, e corse e partite di pallone.
mercoledì 18 settembre 2019
domenica 15 settembre 2019
X
Il giorno che io muoio mi alzerò il mattino, e mi accorgerò di essere morto.
Mi rattrista solo che non ci sarò più, almeno per voi, e un pò a dire il vero mi rattrista pensare che non ci sarò più anche per me; tutto sommato è stato bello vivere.
Mi farai la barba, i capelli, se non sono in ordine, e poi mi vestirai, ma vestimi casual, non mi voglio sentire costretto in abito elegante per il mio ultimo viaggio, e poi io sono così, alla buona.
Non penso che quando mi presenterò di là guarderanno il mio vestito, almeno credo, se poi la troveranno una mancanza di rispetto, questo non lo so, allora chiederò scusa!
Mettimi un pò di profumo, odora così male la morte...
Versate le vostre lacrime su di me, saranno linfa nel mio viaggio, e poi ricorda che io non è che non ci sarò più, sarò solo in un altro posto.
Adieu
Mi rattrista solo che non ci sarò più, almeno per voi, e un pò a dire il vero mi rattrista pensare che non ci sarò più anche per me; tutto sommato è stato bello vivere.
Mi farai la barba, i capelli, se non sono in ordine, e poi mi vestirai, ma vestimi casual, non mi voglio sentire costretto in abito elegante per il mio ultimo viaggio, e poi io sono così, alla buona.
Non penso che quando mi presenterò di là guarderanno il mio vestito, almeno credo, se poi la troveranno una mancanza di rispetto, questo non lo so, allora chiederò scusa!
Mettimi un pò di profumo, odora così male la morte...
Versate le vostre lacrime su di me, saranno linfa nel mio viaggio, e poi ricorda che io non è che non ci sarò più, sarò solo in un altro posto.
Adieu
x
Vacanza in campagna
Quell'anno ero in vacanza in campagna, ero nell'età in cui sei tra l'essere ancora un ragazzo, ma oramai proteso a diventare un uomo; quando stai crescendo e ti senti preda di vertigini quando vedi che la terra ti si allontana, cammini guardandoti i piedi che ti sembrano sempre più piccoli man mano che cresci in altezza, sei ancora un brutto anatroccolo, pronto a diventare un cigno... più o meno!
Sei sempre fuori luogo e fuori posto," ormai sei grande, smettila di giocare", "taci che ne vuoi sapere tu di queste cose, sono cose da grandi".
Meglio andare a passeggiare, via alla scoperta del mondo, solo, come mi riusciva meglio.
Mi incammino e vedo in lontananza una fattoria, curioso mi avvicino, si ne avevo già viste, ma in città ormai non ne esistevano più.
Arrivato vicino vedo una donna, per i miei anni era una vecchia, magari avrà avuto una quarantina d'anni, che sta entrando nella stalla, mi vede e mi fa un cenno di saluto, arrossisco e rispondo al suo saluto.
Mi avvicino come un esploratore che scopre una terra sconosciuta, timoroso le vado vicino.
" mi sa che vieni dalla città te, che le hai mai viste mungere le vacche?"
" No signora"
"Oddio non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia, chiamami Rina se vuoi, anche se il mio nome sarebbe Valterina"
"Piacere signora Valterina, io mi chiamo Dario", e le porgo la mano per terminare le presentazioni, lei si pulisce la sua sul grembiule, e un pò perplessa me la stringe.
Ha mani belle, ma forti da contadina, e mentre stringe la mia sento il suo calore e arrossisco ancora.
Entra nelle stalla e io la seguo.
Lei comincia il suo lavoro e io le vado vicino a curiosare.
La guardo meglio e, seppur nel suo vestito da lavoro, è una bella donna e le sue forme mi attraggono moltissimo, arrossisco dei miei pensieri.
Lei d'un tratto, come sentisse ciò che stavo pensando, o magari mi è scappato qualcosa a voce alta, mi guarda e mi sorride, come siete belle donne!
Sei sempre fuori luogo e fuori posto," ormai sei grande, smettila di giocare", "taci che ne vuoi sapere tu di queste cose, sono cose da grandi".
Meglio andare a passeggiare, via alla scoperta del mondo, solo, come mi riusciva meglio.
Mi incammino e vedo in lontananza una fattoria, curioso mi avvicino, si ne avevo già viste, ma in città ormai non ne esistevano più.
Arrivato vicino vedo una donna, per i miei anni era una vecchia, magari avrà avuto una quarantina d'anni, che sta entrando nella stalla, mi vede e mi fa un cenno di saluto, arrossisco e rispondo al suo saluto.
Mi avvicino come un esploratore che scopre una terra sconosciuta, timoroso le vado vicino.
" mi sa che vieni dalla città te, che le hai mai viste mungere le vacche?"
" No signora"
"Oddio non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia, chiamami Rina se vuoi, anche se il mio nome sarebbe Valterina"
"Piacere signora Valterina, io mi chiamo Dario", e le porgo la mano per terminare le presentazioni, lei si pulisce la sua sul grembiule, e un pò perplessa me la stringe.
Ha mani belle, ma forti da contadina, e mentre stringe la mia sento il suo calore e arrossisco ancora.
Entra nelle stalla e io la seguo.
Lei comincia il suo lavoro e io le vado vicino a curiosare.
La guardo meglio e, seppur nel suo vestito da lavoro, è una bella donna e le sue forme mi attraggono moltissimo, arrossisco dei miei pensieri.
Lei d'un tratto, come sentisse ciò che stavo pensando, o magari mi è scappato qualcosa a voce alta, mi guarda e mi sorride, come siete belle donne!
sabato 14 settembre 2019
numero 69
Chissà se l'ispirazione funziona col principio dei vasi comunicanti: più ti leggono, e più ti viene voglia di scrivere; ginnastica per l'ego!
sabato 31 agosto 2019
Elucubrazioni
Se il cervello si sviluppa in base al bisogno, non è che adesso che ci danno tutto ciò che ci seve, rischiano di regredire e rincoglionirci?
O pensiamo d'essere intelligenti, mentre un pò coglioni già lo siamo?
O pensiamo d'essere intelligenti, mentre un pò coglioni già lo siamo?
numero 68
Era meglio se nascevo nel medioevo, forse sarei finito a fare il giullare in qualche corte...
E magari è stato così, e fu lì che persi la testa!
E magari è stato così, e fu lì che persi la testa!
giovedì 29 agosto 2019
sabato 24 agosto 2019
Incubo
Sto accompagnando delle persone al loro luogo di lavoro, non so come mai, ci dobbiamo andare a piedi passando tra i campi, per una classica piccola strada di campagna costeggiata d'alberi e, una volta trovata, la fabbrica è diversa da come la ricordo, ma tant'è, è un sogno.
Inserisco la chiave in una porta dove c'è il nome di un mio collega, si apre ma dietro trovo il muro, proseguiamo.
Riesco a trovare l'entrata, è tutto diverso da come l'avevo lasciato, sono rimasto via così tanto tempo?
Finalmente porto le persone al posto giusto, e ora vedo dov'era la porta principale, me ne esco e mi incammino per uscire di li, incontro colleghi vecchi e nuovi, trovo persone in riunione, sembra che tutti mi guardino in modo strano.
Ho fretta di andarmene, trovo un carrello elevatore, salgo e me ne vado giù ballando per la stradina di sassi, cercando di schivare gli schiaffi dei rami più bassi, vedo il cancello d'uscita, mi squilla il telefono, devo tornare di corsa indietro, non so forse sono un addetto alla sicurezza.
Prendo una strada laterale per girarmi, ma sta scendendo un'altra macchina, devo fare velocemente retromarcia, riesco a girarmi, ma l'auto se ne è già andata.
Riprendo la strada per tornare, da destra mi esce un'alligatore, lo schivo, ce ne sono degli altri, qualcuno lo calpesto, sperando che il mio vecchio muletto non mi abbandoni.
Arrivo alla fabbrica e mi stanno aspettando, ci sono vari camion da scaricare, e devo scendere al volo, neanche il tempo di spiegare ciò che mi è successo che...
...Mi sveglio...
...Incubo!!!
Inserisco la chiave in una porta dove c'è il nome di un mio collega, si apre ma dietro trovo il muro, proseguiamo.
Riesco a trovare l'entrata, è tutto diverso da come l'avevo lasciato, sono rimasto via così tanto tempo?
Finalmente porto le persone al posto giusto, e ora vedo dov'era la porta principale, me ne esco e mi incammino per uscire di li, incontro colleghi vecchi e nuovi, trovo persone in riunione, sembra che tutti mi guardino in modo strano.
Ho fretta di andarmene, trovo un carrello elevatore, salgo e me ne vado giù ballando per la stradina di sassi, cercando di schivare gli schiaffi dei rami più bassi, vedo il cancello d'uscita, mi squilla il telefono, devo tornare di corsa indietro, non so forse sono un addetto alla sicurezza.
Prendo una strada laterale per girarmi, ma sta scendendo un'altra macchina, devo fare velocemente retromarcia, riesco a girarmi, ma l'auto se ne è già andata.
Riprendo la strada per tornare, da destra mi esce un'alligatore, lo schivo, ce ne sono degli altri, qualcuno lo calpesto, sperando che il mio vecchio muletto non mi abbandoni.
Arrivo alla fabbrica e mi stanno aspettando, ci sono vari camion da scaricare, e devo scendere al volo, neanche il tempo di spiegare ciò che mi è successo che...
...Mi sveglio...
...Incubo!!!
Film 5
Lui sta rientrando a casa, dovremmo trovare un nome ai nostri due interpreti, apre la porta, e mentre sale le scale, sente vibrare il telefono.
Guarda lo schermo, e lei, non si ricorda nemmeno più come mai ha il suo numero!
Strana telefonata: " ciao, ho bisogno d'aiuto, mi è successa una cosa strana, non so con chi posso parlare, mi potresti raggiungere?"...
Guarda lo schermo, e lei, non si ricorda nemmeno più come mai ha il suo numero!
Strana telefonata: " ciao, ho bisogno d'aiuto, mi è successa una cosa strana, non so con chi posso parlare, mi potresti raggiungere?"...
giovedì 22 agosto 2019
Film 4
Lei sta cercando il suo telefono nella borsa, le borse delle donne, un luogo magico in cui si può trovare di tutto, e dove tutto sparisce.
Cerca nella rubrica un contatto, magari un numero amico, o di soccorso.
Non sembra in cattive condizioni, la macchina da presa non fa vedere segni che riportino a qualche violenza o a qualche contatto fisico.
Magari ha solo bisogno di parlare con qualcuno per focalizzare ciò che ha vissuto, per capire se é realtà o solo suggestione...
Cerca nella rubrica un contatto, magari un numero amico, o di soccorso.
Non sembra in cattive condizioni, la macchina da presa non fa vedere segni che riportino a qualche violenza o a qualche contatto fisico.
Magari ha solo bisogno di parlare con qualcuno per focalizzare ciò che ha vissuto, per capire se é realtà o solo suggestione...
domenica 18 agosto 2019
Film 3
Macchina da presa che segue i suoi passi tra gli alberi, tramonto che arriva quasi all'improvviso, facendo calare le luci...
...Crepuscolo, sotto un cielo che si riempie di stelle, mentre la luna fa capolino, e crea una notte da streghe.
Boschetto che si apre creando una radura, pezzo di terra illuminato dalla luna, dove si immaginano incontri segreti, danze proibite, fumo di legna, donne sghignazzanti avvolte in stracci e incoronate di cappellacci.
Immaginario?
Nei suoi occhi si vede il fuoco che arde, la curiosità mista alla paura che immagini create dalla fantasia rendono reali, o realtà talmente assurda, da sembrare un frutto della fantasia?
...Crepuscolo, sotto un cielo che si riempie di stelle, mentre la luna fa capolino, e crea una notte da streghe.
Boschetto che si apre creando una radura, pezzo di terra illuminato dalla luna, dove si immaginano incontri segreti, danze proibite, fumo di legna, donne sghignazzanti avvolte in stracci e incoronate di cappellacci.
Immaginario?
Nei suoi occhi si vede il fuoco che arde, la curiosità mista alla paura che immagini create dalla fantasia rendono reali, o realtà talmente assurda, da sembrare un frutto della fantasia?
venerdì 16 agosto 2019
Film 2
Immagine fissa sul suo viso, poi si apre piano piano facendo una carrellata su di lei, capelli, ancora viso, giù sul suo vestito e poi immagine aperta su figura intera, a cercare qualche particolare, magari quelle spiegazzature sul vestito, quei fili d'erba tra i capelli, l'occhio preoccupato o terrorizzato, qualche ricordo dell'avventura appena vissuta e...
...silenzio, una donna che sta pensando...
...silenzio, una donna che sta pensando...
Film
Quando riuscì a trovare la strada per uscire dal boschetto, le venne istintivo di sistemarsi il vestito, come se, tornando al mondo reale, ci potesse essere su di lei un segno di quello che le era successo.
Immagini di lei che non si vedono scrivendone, ma se qualcuno l'avesse incontrata si sarebbe accorto che...
Magari nei suoi occhi, magari qualcosa che le era rimasto tra i capelli, un odore o il profumo di...
Non so, sparire per un attimo e ritrovarsi subito a casa, questo era ciò che avrebbe voluto, trovarsi subito a casa, per poter fare mente locale, rivivere un attimo tutto e rifletterci...
Le bastava pure avere la fortuna di non incontrare nessuno nel suo ritorno.
Chissà perché, poi.
Solo un sogno, una favola da raccontare, o era tutto vero?
Immagini di lei che non si vedono scrivendone, ma se qualcuno l'avesse incontrata si sarebbe accorto che...
Magari nei suoi occhi, magari qualcosa che le era rimasto tra i capelli, un odore o il profumo di...
Non so, sparire per un attimo e ritrovarsi subito a casa, questo era ciò che avrebbe voluto, trovarsi subito a casa, per poter fare mente locale, rivivere un attimo tutto e rifletterci...
Le bastava pure avere la fortuna di non incontrare nessuno nel suo ritorno.
Chissà perché, poi.
Solo un sogno, una favola da raccontare, o era tutto vero?
giovedì 15 agosto 2019
Girasole
Ti ricordi quella volta che, portate con te delle forbici...
Iniziò il tuo cammino verso il tuo girasole, volevi tagliarlo e portarlo a casa.
L'avevi visto passando in auto, così solitario e bello.
Man mano che tu salivi su fino a lui, diventò sempre più alto, fino a che, giunta vicina, ti sovrastava di un metro minimo; ma che forbici, il machete ci sarebbe voluto...
Iniziò il tuo cammino verso il tuo girasole, volevi tagliarlo e portarlo a casa.
L'avevi visto passando in auto, così solitario e bello.
Man mano che tu salivi su fino a lui, diventò sempre più alto, fino a che, giunta vicina, ti sovrastava di un metro minimo; ma che forbici, il machete ci sarebbe voluto...
lunedì 12 agosto 2019
Giochi della memoria
Vi è mai capitato di ricordare un momento della vostra vita, e in un attimo ritrovarvi li, catapultati a riviverlo un altra volta, sentire il caldo dentro l'auto guidata da papà, in viaggio verso le vacanze in riva al fiume, la spiaggia dei poveri, ma per noi già una conquista, anche se poi ci appiopparono il nome di" zingari", perché solo loro frequentavano quei posti di notte, ma zingaro era pure sinonimo di avventura, di vita libera.
Man mano che ci si avvicinava cominciavo a spogliarmi, per poter sprecare meno tempo possibile da passare giocando.
Seduto nel sedile posteriore di quella Lancia 2C, talmente vecchia che quando pioveva minimo minimo chi stava seduto davanti si bagnava i piedi, sempre che non si fermasse, e bisognava asciugare lo spinterogeno.
E mio padre che comincia a rallentare, perché qualcosa non va, la gomma si bucò, e giù tutti i bagagli, la ruota di scorta era sotto il bagaglio, ma per sganciarla bisognava togliere tutto.
E poi mi rivedo seduto dietro salendo verso la montagna, nella nostra gita domenicale a trovare i nonni stanziali in quell'albergo per le loro consuete vacanze estive...
...Che ricchi mi sembravano, in albergo in montagna, anche se poi quel paesino distava non più di 30 km dalla loro casa, e in quanto a turismo non è che fosse poi così rinomato, ma allora era così, non c'erano le vacanze di massa.
E io seduto che provavo a leggere, e mi veniva il mal di testa, e allora via con i miei fratelli seduti in ginocchio a guardare le altre macchine che ci seguivano e a fare le boccacce fino a che mia madre non ci scopriva.
E sento gli odori di quelle giornate, sento l'imbarazzo quando mio nonno, comunista sfegatato, mi portava alla festa dell'unità, e mi attaccavano l'adesivo alla maglietta, ed io odiavo da matti quella cosa, e aspettavo il momento giusto per poter toglierlo non visto, con mio nonno che il più delle volte se ne accorgeva e, quando gli raccontavo la bugia di averlo perso, me ne attaccava un altro.
E la sagra del suo paese, talmente piccolo, era una frazione, con le due sole giostre che tornavano tutti gli anni, e mio nonno che non si accorgeva che ormai dentro quella macchinina ci ero cresciuto, e non ci stavo più.
E poi mi rivedo, più grande, in posa seduto davanti al tavolino da picnic, con giornale in mano, e cicca accesa, per far credere di aver cominciato a fumare...
... E pi, e poi...
...Giochi della memoria...
Man mano che ci si avvicinava cominciavo a spogliarmi, per poter sprecare meno tempo possibile da passare giocando.
Seduto nel sedile posteriore di quella Lancia 2C, talmente vecchia che quando pioveva minimo minimo chi stava seduto davanti si bagnava i piedi, sempre che non si fermasse, e bisognava asciugare lo spinterogeno.
E mio padre che comincia a rallentare, perché qualcosa non va, la gomma si bucò, e giù tutti i bagagli, la ruota di scorta era sotto il bagaglio, ma per sganciarla bisognava togliere tutto.
E poi mi rivedo seduto dietro salendo verso la montagna, nella nostra gita domenicale a trovare i nonni stanziali in quell'albergo per le loro consuete vacanze estive...
...Che ricchi mi sembravano, in albergo in montagna, anche se poi quel paesino distava non più di 30 km dalla loro casa, e in quanto a turismo non è che fosse poi così rinomato, ma allora era così, non c'erano le vacanze di massa.
E io seduto che provavo a leggere, e mi veniva il mal di testa, e allora via con i miei fratelli seduti in ginocchio a guardare le altre macchine che ci seguivano e a fare le boccacce fino a che mia madre non ci scopriva.
E sento gli odori di quelle giornate, sento l'imbarazzo quando mio nonno, comunista sfegatato, mi portava alla festa dell'unità, e mi attaccavano l'adesivo alla maglietta, ed io odiavo da matti quella cosa, e aspettavo il momento giusto per poter toglierlo non visto, con mio nonno che il più delle volte se ne accorgeva e, quando gli raccontavo la bugia di averlo perso, me ne attaccava un altro.
E la sagra del suo paese, talmente piccolo, era una frazione, con le due sole giostre che tornavano tutti gli anni, e mio nonno che non si accorgeva che ormai dentro quella macchinina ci ero cresciuto, e non ci stavo più.
E poi mi rivedo, più grande, in posa seduto davanti al tavolino da picnic, con giornale in mano, e cicca accesa, per far credere di aver cominciato a fumare...
... E pi, e poi...
...Giochi della memoria...
domenica 11 agosto 2019
Post Mortem
Sono ancora vivo...
...Cosa ci faccio dentro qua?
Sono ancora vivo...
Ma non mi riesce di muovermi, sento un grido salirmi su dalla gola, ma niente, solo silenzio.
Sono ancora vivo...
Vedo cosa mi stanno facendo, vedo la cassa dove mi hanno messo, ma non posso reagire, ho gli occhi aperti?
Sono ancora vivo...
Stanno chiudendo, Dio stanno chiudendo, non vedo più la luce, no vi prego, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno spostando, mi portano dove riposerò per il resto dei miei giorni?
Sono ancora vivo...
Dio sento tutto muoversi intorno a me, sento gente che piange, persone che stanno toccando il legno che mi avvolge, urlo ancora, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno calando, mi stanno calando, è finita...
Sono ancora vivo...
...Cosa ci faccio dentro qua?
Sono ancora vivo...
Ma non mi riesce di muovermi, sento un grido salirmi su dalla gola, ma niente, solo silenzio.
Sono ancora vivo...
Vedo cosa mi stanno facendo, vedo la cassa dove mi hanno messo, ma non posso reagire, ho gli occhi aperti?
Sono ancora vivo...
Stanno chiudendo, Dio stanno chiudendo, non vedo più la luce, no vi prego, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno spostando, mi portano dove riposerò per il resto dei miei giorni?
Sono ancora vivo...
Dio sento tutto muoversi intorno a me, sento gente che piange, persone che stanno toccando il legno che mi avvolge, urlo ancora, sono ancora vivo.
Sono ancora vivo...
Mi stanno calando, mi stanno calando, è finita...
Sono ancora vivo...
sabato 10 agosto 2019
numero 64
Mi raccomando, cerca di essere cazzuto nella vita, prevarica gli altri, vai avanti per la tua strada cercando di mantenere la tua vista puntata dritta verso l'obiettivo che ti sei proposto, non pensare agli altri, per essere qualcuno devi essere solo tu.
Cerca di essere furbo, anche se furbizia e disonestà a volte vanno a braccetto, e non fregartene di chi ti dice che magari puoi incontrare qualcuno più furbo di te; impara da lui, non mettertici contro, magari non per ora.
E chi se ne frega di pensare agli altri, tanto quando sarai arrivato potrai lavarti il cuore facendo donazioni, ovviamente detraibili dalle tasse che non paghi.
Essere brave persone, e poi perché?
Cerca di essere furbo, anche se furbizia e disonestà a volte vanno a braccetto, e non fregartene di chi ti dice che magari puoi incontrare qualcuno più furbo di te; impara da lui, non mettertici contro, magari non per ora.
E chi se ne frega di pensare agli altri, tanto quando sarai arrivato potrai lavarti il cuore facendo donazioni, ovviamente detraibili dalle tasse che non paghi.
Essere brave persone, e poi perché?
Non sarai solo anche tu?
martedì 6 agosto 2019
numero 63
Che strano, mentre una volta scrivevo perché avevo paura di affrontare il mondo, ora che l'ho conosciuto, scrivo per fuggirmene!
domenica 4 agosto 2019
Cercando
Camminerò per le strade del mondo, e ti verrò a cercare.
Non so quando, non so dove, non ti conosco ancora, ma so che un giorno ti incontrerò e saprò che sarai tu...
Quanta strada percorsa, quante persone incontrate, incroci di vite, vite sfiorate, cercando...
...Cercando...
Non so quando, non so dove, non ti conosco ancora, ma so che un giorno ti incontrerò e saprò che sarai tu...
Quanta strada percorsa, quante persone incontrate, incroci di vite, vite sfiorate, cercando...
...Cercando...
sabato 3 agosto 2019
Lettera
Mille pensieri che affollano la mia mente; problemi da risolvere scrivendo?
Mi piace molto il non essere, come già scritto, in una società dove essere o avere sono prioritari, il non essere è troppo forte.
Non essere in vacanza, non essere accanto a te fisicamente, non essere dentro di me...
Filosofie basate sull'esperienziale, la non conoscenza diretta delle cose implica la non esistenza delle stesse, terrapiattisti, teocentrici, reazionari, forse illusi o novelli struzzi, nascondere la realtà, o considerarla solo il parto di una mente malata, e considerare il prossimo come un illuso, che crede a tutto ciò che gli si dice?
La storia esiste, non considerare il nostro passato, anzi non prenderlo in considerazione, perché non l'abbiamo vissuto, è solo pazzia?
Tu non esisti per me, perché non ti ho mai visto, e magari ora mi stai leggendo.
Arte concettuale, come non arte?
Io sono uno scrittore concettuale, non scrivo, ma mi diverto a buttare giù frasi, un quadro vuoto dal titolo " Neve", e provalo a contestarmelo, perché tu in quel quadro vedi solo bianco, e io vedo la neve.
Io non esisto, non mi hai mai visto, sono solo una pagina da scrivere, non mi hai mai incontrato, quindi...
Dovrei dormire di più, o al solito, dedicarmi a qualcosa di più sano, magari il bere...
Miseria sta musa dello scrivere, che mi viene a svegliare nel corso della notte.
Solo pensieri, concetti, che ho paura di dimenticare...
Mi piace molto il non essere, come già scritto, in una società dove essere o avere sono prioritari, il non essere è troppo forte.
Non essere in vacanza, non essere accanto a te fisicamente, non essere dentro di me...
Filosofie basate sull'esperienziale, la non conoscenza diretta delle cose implica la non esistenza delle stesse, terrapiattisti, teocentrici, reazionari, forse illusi o novelli struzzi, nascondere la realtà, o considerarla solo il parto di una mente malata, e considerare il prossimo come un illuso, che crede a tutto ciò che gli si dice?
La storia esiste, non considerare il nostro passato, anzi non prenderlo in considerazione, perché non l'abbiamo vissuto, è solo pazzia?
Tu non esisti per me, perché non ti ho mai visto, e magari ora mi stai leggendo.
Arte concettuale, come non arte?
Io sono uno scrittore concettuale, non scrivo, ma mi diverto a buttare giù frasi, un quadro vuoto dal titolo " Neve", e provalo a contestarmelo, perché tu in quel quadro vedi solo bianco, e io vedo la neve.
Io non esisto, non mi hai mai visto, sono solo una pagina da scrivere, non mi hai mai incontrato, quindi...
Dovrei dormire di più, o al solito, dedicarmi a qualcosa di più sano, magari il bere...
Miseria sta musa dello scrivere, che mi viene a svegliare nel corso della notte.
Solo pensieri, concetti, che ho paura di dimenticare...
giovedì 1 agosto 2019
numero 61
Cosa è la morte per voi, a parte non essere più vivo?
Mi piace pensare che chi muore, ora non è più qui con me, ma mi risulta più semplice pensarlo da un'altra parte, faccio fatica a recarmi al cimitero, per me lì ormai non si trova più nulla; solo autodifesa?
Mi piace pensare che chi muore, ora non è più qui con me, ma mi risulta più semplice pensarlo da un'altra parte, faccio fatica a recarmi al cimitero, per me lì ormai non si trova più nulla; solo autodifesa?
numero 60
Ti ho visto vagare per strade che conoscevi, e ora ti sono diventate sconosciute.
Ho visto i tuoi occhi persi, le tue domande senza senso, svuotato di tutto quel che eri, una bella macchina senza pilota.
Mi chiedi chi sono, mi fai racconti con verità miste a fantasie, parole in libertà, e mi chiedo come tutto ciò sia possibile.
Un non vivo: vivo fisicamente, ma morto intellettualmente.
E mi chiedo il perché, e mi chiedo quanto tutto questo possa durare, se dentro la tua testa ci siano dei momenti in cui tu percepisca la mia presenza, se valga la pena di venire a passare del tempo con te...
Perché?
Ho visto i tuoi occhi persi, le tue domande senza senso, svuotato di tutto quel che eri, una bella macchina senza pilota.
Mi chiedi chi sono, mi fai racconti con verità miste a fantasie, parole in libertà, e mi chiedo come tutto ciò sia possibile.
Un non vivo: vivo fisicamente, ma morto intellettualmente.
E mi chiedo il perché, e mi chiedo quanto tutto questo possa durare, se dentro la tua testa ci siano dei momenti in cui tu percepisca la mia presenza, se valga la pena di venire a passare del tempo con te...
Perché?
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I paesaggi del cuore
I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...