domenica 19 gennaio 2020

Piccola storia triste

Quando decise di vivere con lui, aveva paura.
Qualcuno le disse un giorno che, il matrimonio era la tomba dell'amore.
Forse poteva essere l'abitudine, il rendersi talmente scontati, ad essere la fine di tutto.
Ci sei e basta, non è più ricerca dell'altro, bisogno di stare assieme, condividere le emozioni, ma stare vicini come sorella e fratello.
Ecco si. formare una famiglia, si ma ritornare alla famiglia di origine.
Vivere assieme come consanguinei.
E a lei però mancava l'amore, l'amore fatto di carezze, di baci, fatto anche ti pelle che si sfiora...
Assetata ancora di lui.
Provò a parlarne, cercò di fargli capire cosa le passava per la testa, come stesse inaridendo, ma niente, non riceveva risposte; il tempo passa e la coppia diventa così, due buoni compagni di viaggio...
Due buoni compagni di viaggio, un paio di palle!
Non è così che deve andare, lei non poteva lasciare sopito quel suo bisogno.
A lui bastava non discuterne, le poche volte in cui si parlava di questo, o non rispondeva e si girava dall'altra parte, o le diceva o così, o vattene pure da un'altra parte, tanto dove vuoi andare?
Siamo poveri!
Poi si metteva russare, e lei rimaneva lì sveglia a pensare di andarsene, ed il nuovo giorno cominciava come se non fosse accaduto nulla.
Il nuovo giorno cominciava con lei che si trovava ancora lì, a ripensare ai propositi di fuga e con l'amaro in bocca.
Un giorno avrebbe deciso, questo si, non oggi, ma un giorno avrebbe preso il coraggio, e partirà...

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