Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
domenica 29 settembre 2019
giovedì 26 settembre 2019
numero 73
Stai ancora aspettando la buona notizia, ti stai illudendo ancora che tutto possa cambiare...
... Illusioni che ti permettono di affrontare un nuovo giorno, con la speranza che sia diverso da oggi, che sia migliore, che la buona novella magari arriverà oggi, si arriverà proprio oggi, ne sono sicuro...
...illusioni.
... Illusioni che ti permettono di affrontare un nuovo giorno, con la speranza che sia diverso da oggi, che sia migliore, che la buona novella magari arriverà oggi, si arriverà proprio oggi, ne sono sicuro...
...illusioni.
domenica 22 settembre 2019
numero 72
Nel suo bel vestito da sposa, aveva in mostra quasi tutto il suo seno prosperoso! Aveva un vestito sexy, come va di moda oggi.
Mi sa che se le tette si consumassero guardandole, per la fine della cerimonia era piatta!
E poi dicono che uno si può mettere quel che vuole!
Mi sa che se le tette si consumassero guardandole, per la fine della cerimonia era piatta!
E poi dicono che uno si può mettere quel che vuole!
Vacanza in campagna 3
Valterina va avanti mungere le sue vacche, sembra tutto così facile visto da qui.
Si volta e mi fa: " che vuoi provare?"
E io annuisco.
Mi siedo sulla sua seggiola, lei mi si siede dietro e mi prende le braccia per spiegarmi come si fa.
Non ci riesco, poi a sentire i suoi seni sulla mia schiena, il suo corpo addosso mi da un turbamento incredibile.
Sento qualcosa di strano dentro me, sembra quasi che ora io stia tremando, Valterina se ne accorge, e mi fa una carezza, mi stampa un bacio sulla guancia..
" dai faccio io".
Si volta e mi fa: " che vuoi provare?"
E io annuisco.
Mi siedo sulla sua seggiola, lei mi si siede dietro e mi prende le braccia per spiegarmi come si fa.
Non ci riesco, poi a sentire i suoi seni sulla mia schiena, il suo corpo addosso mi da un turbamento incredibile.
Sento qualcosa di strano dentro me, sembra quasi che ora io stia tremando, Valterina se ne accorge, e mi fa una carezza, mi stampa un bacio sulla guancia..
" dai faccio io".
Elogio del vino
Bere vino solo per avere quello stordimento, quella leggerezza nelle gambe e nel pensiero; in vino veritas, o meglio in vino libertas ( si scrive così prof?), libertà nello scorrere delle parole, un fiume in piena, concetti senza senso, divulgazioni scientifiche su astrusità, lingua sconnessa dal cervello, e troppo veloce per fermarsi di fronte a qualsiasi cosa.
Il bello è riuscire a fermarsi all'ultimo bicchiere, li sul filo del rasoio, libero, ma non troppo ubriaco da star male.
E poi scritto da un quasi astemio!
Il bello è riuscire a fermarsi all'ultimo bicchiere, li sul filo del rasoio, libero, ma non troppo ubriaco da star male.
E poi scritto da un quasi astemio!
sabato 21 settembre 2019
giovedì 19 settembre 2019
Vacanza in campagna 2
Ricordo bene quelle vacanze, mi sa che era la prima volta che in famiglia si andava in vacanza, eravamo poveri, le vacanze erano per i ricchi.
Quando mio zio ci prospettò la possibilità di questa vacanza non ci pensammo su un'attimo.
Poi non eravamo così lontani da casa, al massimo una ventina di chilometri, ma non eravamo a casa, almeno per quella estate.
La casa era la classica casa di campagna, una parte abitabile, e un portico che nel sottotetto celava il fienile.
Non mi ricordo molto di dove e come abbiamo dormito, mi ricordo del lavello in pietra, del bagno fuori della casa, del secchio per i bisogni notturni.
E poi verso sera l'invasione di lumache; talmente tante che se si arrivava in macchina ne facevi una strage.
E le donne in guerra per non farle entrare in casa dallo scarico del lavello.
Ma questi erano i problemi dei grandi.
Per noi c'erano le corse attraverso il grano, col rischio di tagliarci con le foglie, le avventure nei dintorni a cercare posti per pescare, o per disturbare le rane.
Le bacche usate come esca appese all'amo, i tuffi nel ruscello, con la paura di prendersi la malattia dei topi.
E poi, ora che ricordo, visto che i papà stavano ancora lavorando, al loro arrivo ci si trasferiva tutti al fiume, e li via di frittura di pesce e bagni, e corse e partite di pallone.
Quando mio zio ci prospettò la possibilità di questa vacanza non ci pensammo su un'attimo.
Poi non eravamo così lontani da casa, al massimo una ventina di chilometri, ma non eravamo a casa, almeno per quella estate.
La casa era la classica casa di campagna, una parte abitabile, e un portico che nel sottotetto celava il fienile.
Non mi ricordo molto di dove e come abbiamo dormito, mi ricordo del lavello in pietra, del bagno fuori della casa, del secchio per i bisogni notturni.
E poi verso sera l'invasione di lumache; talmente tante che se si arrivava in macchina ne facevi una strage.
E le donne in guerra per non farle entrare in casa dallo scarico del lavello.
Ma questi erano i problemi dei grandi.
Per noi c'erano le corse attraverso il grano, col rischio di tagliarci con le foglie, le avventure nei dintorni a cercare posti per pescare, o per disturbare le rane.
Le bacche usate come esca appese all'amo, i tuffi nel ruscello, con la paura di prendersi la malattia dei topi.
E poi, ora che ricordo, visto che i papà stavano ancora lavorando, al loro arrivo ci si trasferiva tutti al fiume, e li via di frittura di pesce e bagni, e corse e partite di pallone.
mercoledì 18 settembre 2019
domenica 15 settembre 2019
X
Il giorno che io muoio mi alzerò il mattino, e mi accorgerò di essere morto.
Mi rattrista solo che non ci sarò più, almeno per voi, e un pò a dire il vero mi rattrista pensare che non ci sarò più anche per me; tutto sommato è stato bello vivere.
Mi farai la barba, i capelli, se non sono in ordine, e poi mi vestirai, ma vestimi casual, non mi voglio sentire costretto in abito elegante per il mio ultimo viaggio, e poi io sono così, alla buona.
Non penso che quando mi presenterò di là guarderanno il mio vestito, almeno credo, se poi la troveranno una mancanza di rispetto, questo non lo so, allora chiederò scusa!
Mettimi un pò di profumo, odora così male la morte...
Versate le vostre lacrime su di me, saranno linfa nel mio viaggio, e poi ricorda che io non è che non ci sarò più, sarò solo in un altro posto.
Adieu
Mi rattrista solo che non ci sarò più, almeno per voi, e un pò a dire il vero mi rattrista pensare che non ci sarò più anche per me; tutto sommato è stato bello vivere.
Mi farai la barba, i capelli, se non sono in ordine, e poi mi vestirai, ma vestimi casual, non mi voglio sentire costretto in abito elegante per il mio ultimo viaggio, e poi io sono così, alla buona.
Non penso che quando mi presenterò di là guarderanno il mio vestito, almeno credo, se poi la troveranno una mancanza di rispetto, questo non lo so, allora chiederò scusa!
Mettimi un pò di profumo, odora così male la morte...
Versate le vostre lacrime su di me, saranno linfa nel mio viaggio, e poi ricorda che io non è che non ci sarò più, sarò solo in un altro posto.
Adieu
x
Vacanza in campagna
Quell'anno ero in vacanza in campagna, ero nell'età in cui sei tra l'essere ancora un ragazzo, ma oramai proteso a diventare un uomo; quando stai crescendo e ti senti preda di vertigini quando vedi che la terra ti si allontana, cammini guardandoti i piedi che ti sembrano sempre più piccoli man mano che cresci in altezza, sei ancora un brutto anatroccolo, pronto a diventare un cigno... più o meno!
Sei sempre fuori luogo e fuori posto," ormai sei grande, smettila di giocare", "taci che ne vuoi sapere tu di queste cose, sono cose da grandi".
Meglio andare a passeggiare, via alla scoperta del mondo, solo, come mi riusciva meglio.
Mi incammino e vedo in lontananza una fattoria, curioso mi avvicino, si ne avevo già viste, ma in città ormai non ne esistevano più.
Arrivato vicino vedo una donna, per i miei anni era una vecchia, magari avrà avuto una quarantina d'anni, che sta entrando nella stalla, mi vede e mi fa un cenno di saluto, arrossisco e rispondo al suo saluto.
Mi avvicino come un esploratore che scopre una terra sconosciuta, timoroso le vado vicino.
" mi sa che vieni dalla città te, che le hai mai viste mungere le vacche?"
" No signora"
"Oddio non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia, chiamami Rina se vuoi, anche se il mio nome sarebbe Valterina"
"Piacere signora Valterina, io mi chiamo Dario", e le porgo la mano per terminare le presentazioni, lei si pulisce la sua sul grembiule, e un pò perplessa me la stringe.
Ha mani belle, ma forti da contadina, e mentre stringe la mia sento il suo calore e arrossisco ancora.
Entra nelle stalla e io la seguo.
Lei comincia il suo lavoro e io le vado vicino a curiosare.
La guardo meglio e, seppur nel suo vestito da lavoro, è una bella donna e le sue forme mi attraggono moltissimo, arrossisco dei miei pensieri.
Lei d'un tratto, come sentisse ciò che stavo pensando, o magari mi è scappato qualcosa a voce alta, mi guarda e mi sorride, come siete belle donne!
Sei sempre fuori luogo e fuori posto," ormai sei grande, smettila di giocare", "taci che ne vuoi sapere tu di queste cose, sono cose da grandi".
Meglio andare a passeggiare, via alla scoperta del mondo, solo, come mi riusciva meglio.
Mi incammino e vedo in lontananza una fattoria, curioso mi avvicino, si ne avevo già viste, ma in città ormai non ne esistevano più.
Arrivato vicino vedo una donna, per i miei anni era una vecchia, magari avrà avuto una quarantina d'anni, che sta entrando nella stalla, mi vede e mi fa un cenno di saluto, arrossisco e rispondo al suo saluto.
Mi avvicino come un esploratore che scopre una terra sconosciuta, timoroso le vado vicino.
" mi sa che vieni dalla città te, che le hai mai viste mungere le vacche?"
" No signora"
"Oddio non mi chiamare signora, mi fa sentire vecchia, chiamami Rina se vuoi, anche se il mio nome sarebbe Valterina"
"Piacere signora Valterina, io mi chiamo Dario", e le porgo la mano per terminare le presentazioni, lei si pulisce la sua sul grembiule, e un pò perplessa me la stringe.
Ha mani belle, ma forti da contadina, e mentre stringe la mia sento il suo calore e arrossisco ancora.
Entra nelle stalla e io la seguo.
Lei comincia il suo lavoro e io le vado vicino a curiosare.
La guardo meglio e, seppur nel suo vestito da lavoro, è una bella donna e le sue forme mi attraggono moltissimo, arrossisco dei miei pensieri.
Lei d'un tratto, come sentisse ciò che stavo pensando, o magari mi è scappato qualcosa a voce alta, mi guarda e mi sorride, come siete belle donne!
sabato 14 settembre 2019
numero 69
Chissà se l'ispirazione funziona col principio dei vasi comunicanti: più ti leggono, e più ti viene voglia di scrivere; ginnastica per l'ego!
sabato 31 agosto 2019
Elucubrazioni
Se il cervello si sviluppa in base al bisogno, non è che adesso che ci danno tutto ciò che ci seve, rischiano di regredire e rincoglionirci?
O pensiamo d'essere intelligenti, mentre un pò coglioni già lo siamo?
O pensiamo d'essere intelligenti, mentre un pò coglioni già lo siamo?
numero 68
Era meglio se nascevo nel medioevo, forse sarei finito a fare il giullare in qualche corte...
E magari è stato così, e fu lì che persi la testa!
E magari è stato così, e fu lì che persi la testa!
giovedì 29 agosto 2019
sabato 24 agosto 2019
Incubo
Sto accompagnando delle persone al loro luogo di lavoro, non so come mai, ci dobbiamo andare a piedi passando tra i campi, per una classica piccola strada di campagna costeggiata d'alberi e, una volta trovata, la fabbrica è diversa da come la ricordo, ma tant'è, è un sogno.
Inserisco la chiave in una porta dove c'è il nome di un mio collega, si apre ma dietro trovo il muro, proseguiamo.
Riesco a trovare l'entrata, è tutto diverso da come l'avevo lasciato, sono rimasto via così tanto tempo?
Finalmente porto le persone al posto giusto, e ora vedo dov'era la porta principale, me ne esco e mi incammino per uscire di li, incontro colleghi vecchi e nuovi, trovo persone in riunione, sembra che tutti mi guardino in modo strano.
Ho fretta di andarmene, trovo un carrello elevatore, salgo e me ne vado giù ballando per la stradina di sassi, cercando di schivare gli schiaffi dei rami più bassi, vedo il cancello d'uscita, mi squilla il telefono, devo tornare di corsa indietro, non so forse sono un addetto alla sicurezza.
Prendo una strada laterale per girarmi, ma sta scendendo un'altra macchina, devo fare velocemente retromarcia, riesco a girarmi, ma l'auto se ne è già andata.
Riprendo la strada per tornare, da destra mi esce un'alligatore, lo schivo, ce ne sono degli altri, qualcuno lo calpesto, sperando che il mio vecchio muletto non mi abbandoni.
Arrivo alla fabbrica e mi stanno aspettando, ci sono vari camion da scaricare, e devo scendere al volo, neanche il tempo di spiegare ciò che mi è successo che...
...Mi sveglio...
...Incubo!!!
Inserisco la chiave in una porta dove c'è il nome di un mio collega, si apre ma dietro trovo il muro, proseguiamo.
Riesco a trovare l'entrata, è tutto diverso da come l'avevo lasciato, sono rimasto via così tanto tempo?
Finalmente porto le persone al posto giusto, e ora vedo dov'era la porta principale, me ne esco e mi incammino per uscire di li, incontro colleghi vecchi e nuovi, trovo persone in riunione, sembra che tutti mi guardino in modo strano.
Ho fretta di andarmene, trovo un carrello elevatore, salgo e me ne vado giù ballando per la stradina di sassi, cercando di schivare gli schiaffi dei rami più bassi, vedo il cancello d'uscita, mi squilla il telefono, devo tornare di corsa indietro, non so forse sono un addetto alla sicurezza.
Prendo una strada laterale per girarmi, ma sta scendendo un'altra macchina, devo fare velocemente retromarcia, riesco a girarmi, ma l'auto se ne è già andata.
Riprendo la strada per tornare, da destra mi esce un'alligatore, lo schivo, ce ne sono degli altri, qualcuno lo calpesto, sperando che il mio vecchio muletto non mi abbandoni.
Arrivo alla fabbrica e mi stanno aspettando, ci sono vari camion da scaricare, e devo scendere al volo, neanche il tempo di spiegare ciò che mi è successo che...
...Mi sveglio...
...Incubo!!!
Film 5
Lui sta rientrando a casa, dovremmo trovare un nome ai nostri due interpreti, apre la porta, e mentre sale le scale, sente vibrare il telefono.
Guarda lo schermo, e lei, non si ricorda nemmeno più come mai ha il suo numero!
Strana telefonata: " ciao, ho bisogno d'aiuto, mi è successa una cosa strana, non so con chi posso parlare, mi potresti raggiungere?"...
Guarda lo schermo, e lei, non si ricorda nemmeno più come mai ha il suo numero!
Strana telefonata: " ciao, ho bisogno d'aiuto, mi è successa una cosa strana, non so con chi posso parlare, mi potresti raggiungere?"...
giovedì 22 agosto 2019
Film 4
Lei sta cercando il suo telefono nella borsa, le borse delle donne, un luogo magico in cui si può trovare di tutto, e dove tutto sparisce.
Cerca nella rubrica un contatto, magari un numero amico, o di soccorso.
Non sembra in cattive condizioni, la macchina da presa non fa vedere segni che riportino a qualche violenza o a qualche contatto fisico.
Magari ha solo bisogno di parlare con qualcuno per focalizzare ciò che ha vissuto, per capire se é realtà o solo suggestione...
Cerca nella rubrica un contatto, magari un numero amico, o di soccorso.
Non sembra in cattive condizioni, la macchina da presa non fa vedere segni che riportino a qualche violenza o a qualche contatto fisico.
Magari ha solo bisogno di parlare con qualcuno per focalizzare ciò che ha vissuto, per capire se é realtà o solo suggestione...
domenica 18 agosto 2019
Film 3
Macchina da presa che segue i suoi passi tra gli alberi, tramonto che arriva quasi all'improvviso, facendo calare le luci...
...Crepuscolo, sotto un cielo che si riempie di stelle, mentre la luna fa capolino, e crea una notte da streghe.
Boschetto che si apre creando una radura, pezzo di terra illuminato dalla luna, dove si immaginano incontri segreti, danze proibite, fumo di legna, donne sghignazzanti avvolte in stracci e incoronate di cappellacci.
Immaginario?
Nei suoi occhi si vede il fuoco che arde, la curiosità mista alla paura che immagini create dalla fantasia rendono reali, o realtà talmente assurda, da sembrare un frutto della fantasia?
...Crepuscolo, sotto un cielo che si riempie di stelle, mentre la luna fa capolino, e crea una notte da streghe.
Boschetto che si apre creando una radura, pezzo di terra illuminato dalla luna, dove si immaginano incontri segreti, danze proibite, fumo di legna, donne sghignazzanti avvolte in stracci e incoronate di cappellacci.
Immaginario?
Nei suoi occhi si vede il fuoco che arde, la curiosità mista alla paura che immagini create dalla fantasia rendono reali, o realtà talmente assurda, da sembrare un frutto della fantasia?
venerdì 16 agosto 2019
Film 2
Immagine fissa sul suo viso, poi si apre piano piano facendo una carrellata su di lei, capelli, ancora viso, giù sul suo vestito e poi immagine aperta su figura intera, a cercare qualche particolare, magari quelle spiegazzature sul vestito, quei fili d'erba tra i capelli, l'occhio preoccupato o terrorizzato, qualche ricordo dell'avventura appena vissuta e...
...silenzio, una donna che sta pensando...
...silenzio, una donna che sta pensando...
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I paesaggi del cuore
I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...