E lo vedi,
Edoardo,
sta fuori sotto la pioggia,
e non importa,Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
E lo vedi,
Edoardo,
sta fuori sotto la pioggia,
e non importa,Tappeto volante
Sdraiato sul mio comodo tappeto volante, guardo il cielo col naso all' insu', anche perché se fossi girato non lo vedrei, e guardo le nuvole che si rincorrono...
...mi vien voglia di andare a giocare con loro!
Prendo e comando il mio tappeto volante, e salgo su in alto nel cielo!
Inseguo una nuvola fino a prenderla, cerco di rallentare il suo volo, ma lei si rabbuia...
Giorni
Di com'era prima,
del comprendere il significato
del prima o dopo,
questo è il problema,
il gioco del tempo;
domani è tanto lontano,
quanto il tempo che dura
quest'oggi,
ieri tanto lontano,
quanto il tempo già vissuto
oggi,
e oggi?
Oggi è vivere!
Povera sveglia, nata con questo piccolo difetto; aveva un tic!
Però le mancava tanto quel toc, come si può vivere senza toc?
Goccia
Guardo,
la gocciolina d'acqua,
scende piano,
e nel suo viaggio,
in ghiaccio si trasforma,
freddo!
Il caldo tepore
del camino acceso,
scalda,
ma non il cuore,
il cuore è caduto giù,
come gocciolina di pioggia,
che nel suo viaggio
ghiaccia!
Sempre attento all' ecologico, comperai un orologio solare; ogni volta che guardo l'ora, mi sorride felice!
Nico il lombrico
Questa è una storia senza capo né coda, o forse sì (?), perché di Nico il lombrico ti racconto la vita.
Quel giorno che, di un' esca per andare a pesca, ero alla ricerca, mi imbattei in Nico il lombrico.
Lui sotto la sua foglia, tranquillo se ne stava, e si diceva a quel tempo che non si muove foglia che Dio non voglia, e si vede che Lui volle che di Nico il lombrico facessi la conoscenza, perché quella foglia all' improvviso se ne volo' via, lasciandolo scoperto e nudo come un verme!(?)
Vidi Nico il lombrico, ed era di un bel rosa pesca, l'ideale per andare a pesca, e attaccato tra amo ed ardiglione, in bella mostra, avrebbe fatto un figurone!
Allungai la mano e veloce nel mio barattolo di latta, riempito di terra e fondi di caffè, assieme ai suoi compagni lo misi, ma mentre mi mettevo a cercare, da dentro il barattolo mi sentii chiamare!
" Lasciami andare, ti prego, ed io poi, nemmeno so nuotare, se a pesca con te mi vuoi portare!"
Lì per lì rimasi perplesso, per carità, altri animali avevo sentito parlare, ma un lombrico poi, questo ancora mi doveva capitare!
" E allora io, con te che ci dovrei fare, dimmi?" chiedi al lombrico.
" Mi presento, sono Nico il lombrico, e ti assicuro che, se la vita mi salverai, in cambio un bel regalo riceverai!"
Chiaramente il suo parlare mi incuriosiva, tanto che decisi di mettermi ad ascoltare;
"poffarbacco, allora Nico il lombrico la tua storia mi puoi raccontare, se ti vuoi salvare!"
Un giorno dopo l'altro
Un foglio del calendario, quei vecchi calendari di una volta, con quel blocco quadrato, dove strappavi i fogli, un giorno dopo l'altro, e lui li teneva tutti lì, uno sopra l'altro, quasi avesse paura che quel tempo potesse andare perduto!
E quel foglio era l'ultimo!
Non puoi restituire qualcosa che ti è stato donato, e in special modo la tua vita, almeno così ti hanno sempre detto, ma un giorno dopo l'altro stava maturando l'idea che di quel dono era stanco!
Un giorno segnato sul calendario, come un appuntamento importante, da non dimenticare, da non mancare, che un giorno dopo l'altro si era avvicinato, fino ad essere oggi; il suo ultimo giorno!
Non era una cosa decisa così, un colpo di testa, come si suol dire, ma una cosa maturata un giorno dopo l'altro, un rubinetto che gocciola, quel rumore che ti entra dentro la testa, come un pensiero che si insinua fino a diventare una fissa!
Pensieri
trasformati in parole,
trasferite in piccoli fogli di carta,
fogli di carta che poi,
con veloci movimenti delle mani,
diventeranno piccoli aerei
da lanciare in aria,
o barchette
da lasciare andare
verso il mare!
Far di conto
Cominciò a contare sulla punta delle dita le cose che amava fare, arrivò a dieci e...
Si avvicinò una persona che l'aveva sentito parlare, a questo punto forse il suo discorso era a voce alta, e offrì le sue mani per poter continuare a contare...
Ricominciò il suo far di conto, mentre un'altra persona incuriosita si avvicinò ai due, e offrì pure lui le sue mani!
E così il gruppo e le cose che amava fare continuavano ad aumentare, fino a che non si fermò realizzando che la cosa che amava...
Di silenzio,
di pace,
di non preoccuparmi del futuro,
di avere ancora del futuro davanti,Erminia
"Erminia, non puoi farlo"
"Erminia, questo no, è da discolacci, e tu sei una bambina!"
Erminia covava sempre di più la sua rabbia, ma quando usciva, e mamma non c'era, giocava sempre con i ragazzi, e comandava pure, che in breve tempo di quel gruppo fu la capo banda, ed Erminia alla mamma dava ascolto, infatti le marachelle agli altri faceva fare
Parete
È così buio qui, mi alzo in piedi e allungando le braccia cerco qualcosa, attento a non urtare addosso a qualcosa.
Con le braccia sento qualcosa di solido, una parete?
Sento la prima parete, o quella che lo sembra, mi sposto nello spazio cercando una via d'uscita, trovo ancora qualcosa che sembra parete!
Allungo un braccio verso destra e uno verso sinistra, per calcolare lo spazio, e tocco subito, ruoto e faccio la stessa cosa, sembra di stare dentro un solido, dentro un cubo!
Alzo le braccia e tocco ancora, sono dentro un cubo buio!
Non soffro di claustrofobia, ma la situazione diventa angosciante!
Con tutta la mia forza spingo verso una parete, non succede nulla.
Ci riprovo ancora e mi trovo a faccia in giù contro la parete, è un cubo!
Spettatore
Vidi passare,
in quella notte,
di persone a frotte,
non capivo di donde venivano,
ne dove stavano andando.
Cercavo di chiedere,
ma in quella babele di lingue,
dove io mi trovavo straniero,
capire era impossibile,
ed era un fiume che
sempre più ingrossava...
Forse una transumanza?
Una ricerca di nuovi territori,
magari più fertili?
Una fuga in massa,
avvertiti da un oscuro presagio?
E io li vedevo passare,
ignaro spettatore,
di una migrazione,
o di una fuga,
o di una ricerca,
chissà!
Studio, domenica pomeriggio
Perso in un mondo
diverso,
non reale,
non vale,
la pena narrare
che vivere ad occhi chiusi,
non vuol dire sognare,
che nascondere la testa
sotto terra,
vuol dire metter radici,
che dici?
Trascinarti con me
in questo imbroglio,
non voglio
insensato,
davvero pensato?
Margherita
C'era una margherita, la più bella che si trovava nel prato, era triste, non voleva vedersi sfiorire come tutte le altre..
Noi eravamo distesi sul prato, quando mi accorsi di lei e, forse incantato, verso di lei mi recai...
Guardai quanto era bella questa margherita, mentre guardavo quanto eri bella anche tu, e la raccolsi per infilarla tra i tuoi capelli...
La margherita sembrò felice, e ancora di più quella sera, quando tra due fogli di carta l'hai conservata!
Postino
Aveva sigillato porte e finestre, e aperto tutti i rubinetti del gas, si sedette al tavolo aspettando la sua fine, che no hon aveva idea quando sarebbe arrivata.
Passò del tempo, ma la morte arrivò improvvisamente, al suono del campanello...
...il postino suonò per consegnare la raccomandata dell'azienda del gas!
Era l'ultimo avviso, prima della sospensione del servizio; che culo!
Storia di una mattina d'estate
Mi svegliai che un po' di freddo sentivo, forse la finestra aperta un po' di brezza lasciava entrare, ma la cosa più strana era quella sensazione di vuoto, come se la terra mi mancasse, o meglio se non fossi sul mio letto!
Allungai le mani cercando il lenzuolo, ma nulla, non lo trovavo, anzi nulla proprio sembrava essere attorno a me, e apriti gli occhi, in un aquilone mi trovai trasformato...
Lì per lì pensavo di avere delle allucinazioni, credetemi, ma dovetti ricredermi, era tutto vero; come un aquilone stavo volando, ma il filo chi lo reggeva?
Sei forse tu che leggi?
Ma allora, Martino il genio biricchino non era un sogno, il suo chiedimi di che hai bisogno, era realtà, e sono finito qua? Ma chiesi di poter volare, libero, senza nulla che mi potesse vincolare, caro Martino!
E adesso come un aquilone vago nel cielo, oggetto inanimato dotato di pensiero?
Ma per davvero?
Riflessione sotto la pioggia!
Esco mentre piove, immerso in mille pensieri, senza accorgermi di #andareIncontro al mio ultimo giorno! Penso a cose da fare, da pagare, da scrivere, e mentre apro il mio ombrello il destino si palesa sotto forma di fulmine...I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...