Duemila e..
Ho scritto un appunto,
ho piegato il foglio,
ci ho messo una data...
Quel giorno aprirò
il cassetto,
metterò un nuovo appunto,
e una nuova data,
poi vedrò...
Finirò gli appunti,
o i giorni?
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
Duemila e..
Ho scritto un appunto,
ho piegato il foglio,
ci ho messo una data...
Quel giorno aprirò
il cassetto,
metterò un nuovo appunto,
e una nuova data,
poi vedrò...
Finirò gli appunti,
o i giorni?
Gino e Rosa la nuvola
Gino decise di salire sull'albero,
prese un ramo,
e provò a piegarlo fino a terra,
ma quando quasi ci riuscì,
puff,
fu scagliato su in alto,
verso il cielo,
su su,
tanto da forare una nuvola...
Povera nuvola,
Rosa si chiamava,
si mise a piangere,
che riempì la terra d'acqua,
mentre Gino proseguiva
il suo volo,
senza idea della destinazione!
Salì ancora più in alto, fino ad atterrare sulla luna,
atterrare?
Più saltellare qua e là
cercando qualcosa
dove fermarsi,
per capire come tornare!
Poi si fece quattro passi,
beh più che passi salti,
fino a che,
per fortuna...
...per fortuna sua,
ma per sfortuna della luna,
trovò dei resti,
dei rifiuti lasciati lì
da una missione lunare,
non ne fu fatta una sola (?),
un pezzo di tela,
che Gino adattato alla bisogna,
utilizzando le bretelle,
ne fece un paracadute!
Poi si mise a cercare il posto giusto,
quello da cui poteva lanciarsi
per poter tornare
sulla terra!
Al momento propizio
fece un lungo balzo,
e giù,
si lasciò andare,
cercando il momento giusto
per aprire il suo paracadute!
Rosa la nuvola bucata si accorse del suo arrivo,
e sì fece sempre più grigia
e scura,
che ad un certo punto
cominciò a tuonare,
e a scagliare fulmini verso
la terra,
e verso il nostro Gino,
che rimase a bocca aperta,
non sapendo che fare!
Non riuscì ad evitare
un fulmine che Rosa la nuvola,
nel frattempo si era messa a seguirlo,
gli scagliò contro,
talmente forte
da distruggere il suo paracadute...
Fortuna volle che non era molto
in alto,
e che si trovasse sopra un lago,
dove cadde dentro!
Nuotando verso riva,
scrutava il paesaggio,
cercando di capire dove si trovava,
e come tornare a casa!
La nuvola pentita,
lo seguiva,
e attese fosse uscito e asciutto,
per mettersi sopra di lui,
e fargli ombra nel cammino!
Gino trovata la strada di casa,
di gran carriera camminò verso casa,
tanto da riuscire ad arrivarci
prima che facesse buio...
Passò vicino al ramo,
lo vide e stette un attimo
a pensare;
se lo rifacessi?
Sul gomito del tennista
Il tennista che aveva
il gomito del tennista,
perché era suo,
un giorno vinse una coppa,
che per alzare,
doveva alzare il gomito,
anche se per alzare il gomito,
la coppa doveva essere
piena di vino,
ma lui in ogni caso
non riusciva,
appunto perché
aveva il gomito del tennista!
Si fece allora alzare
la coppa,
da un collega,
per poi decidere,
per non avere più il gomito del tennista,
di dedicarsi ad altri sport,
che non gli diedero soddisfazioni,
tanto che cominciò,
per tristezza,
ad alzare il gomito,
che adesso gli riusciva bene,
senza avere il gomito del tennista,
tanto che finì
i suoi giorni
alcolizzato!
I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...