giovedì 31 dicembre 2020

Storia di Nena e Gunther

 Questa è una storia che Gunther mi ha raccontato in un sogno...

Gunther all'epoca dei fatti era molto piccolo, tre quattro anni, non sapeva ancora cos'era la vita, figuriamoci se sapeva cos'era la morte!

Nena era sua sorella di qualche anno più vecchia!

Il loro villaggio era stato invaso e soggiogato, da un sanguinario Re, e in quei giorni, dopo un tentativo di rivolta, aveva deciso una punizione esemplare: avrebbe ucciso un figlio maschio per ogni famiglia!

Nena sapendo cosa stava succedendo, si tagliò i capelli, e con un gioco,fece nascondere Gunther, fino a che non fu presa, e portata sulla pubblica piazza, dove l'ira del Re si  sarebbe abbattuta su i poveri bambini!

Venner radunati tutti gli abitanti del villaggio, e Gunther si trovò tra loro!

Le urla e i pianti di tutti i presenti, vennero presto zittite dai guerrieri invasori, e Gunther stava tra loro senza capire!

Il boia stava iniziando la sua opera, quando qualcuno, nella sua disperazione si accorse di Nena, e urlò spiegando che si era sostituita al fratellino minore; fu presa e cacciata fuori, mentre cercava di convincere gli oppressori, che lei era un maschio, Gunther fu portato dentro al posto suo!

Nell'istante in cui il boia si preparò, fu colpito da una lancia, e tra mille urla la piazza fu invasa da aiuti arrivati da paesi vicini e in sovrannumero, rispetto agli invasori!

La battaglia fu breve e cruenta!

Gunther cercò Nena per tutto il villaggio, ma mi ha detto che venne a sapere che lei era già morta, prima che il villaggio fosse salvato; troppa la sua difesa a favore del fratello, fu uccisa dalla spada di colui al quale chiese grazia...

sabato 26 dicembre 2020

numero 241

 Si fece la barba, dopo che lei l'aveva invitato molte volte a farla, si vestì bene, e la raggiunse in cucina!

La abbracciò, e sussurrò all'orecchio;" questa è l'ultima volta che mi vedi!"

Trattenendola con forza la accecò, e come niente fosse, prese la porta, lasciandola al suo dolore...

venerdì 25 dicembre 2020

numero 240

 Se tanti scrittori famosi, usavano scrivere le proprie opere stando in piedi, io sono troppo divanato, per produrre qualcosa di buono...

giovedì 17 dicembre 2020

numero 239

 Io non sono quello che pensate io sia, sono solo quello che penso di essere io!

domenica 13 dicembre 2020

Parete

 E nel mio viaggio tra le parole, mi trovo spesso di fronte ad una ripida parete, dove la grammatica la fa da padrona, e dove io con movimenti incerti ed insicuri, cerco di risalire, cercando appigli, facendo volar giù, verso il nulla, pensieri, lasciando dietro di me una scena desolante...

sabato 12 dicembre 2020

numero 238

 In un momento narcisistico, mi spoglio, in parte, davanti allo specchio, e mi guardo: la testa ormai sembra piccola rispetto alla pancia, che ha avuto un aumento esponenziale, nel corso degli ultimi mesi.

I capelli più rari che radi, eppoi tutti quei peli, che odiavo, e che per vendetta hanno riempito parte del mio corpo: la testa no vero?

Guardo i muscoli mai sviluppati, ma creati nel corso di anni passati a sollevare pesi al lavoro...

E poi penso, meglio fermarsi qua...clic!

venerdì 11 dicembre 2020

Granello di sabbia

 Granello di sabbia sfortunato...

Sognava, un giorno, di raggiungere il mare, eroso dal lento scorrere dell'acqua e portato dalla corrente, giunse un dì finalmente all' agognata meta!

Un'onda dispettosa lo spinse verso riva, mentre un'altra lo porto lontano al largo, e lì evaporò, si fece nube, e poi pioggia,e...

martedì 8 dicembre 2020

numero 237

 Stava seduto tutto solo ai bordi della piazza, mi avvicinai, aveva vicino un cartello con scritto " voglio cambiare il mondo"!

Gli chiesi come pensava di fare, mi rispose" siediti accanto a me".

Lo ascoltai e mi sedetti aspettando la sua rivelazione, nulla!

Arrivo' un'altra persona, ammansita si sedette vicino a noi, poi un'altra, e un'altra, e un'altra ancora, fino a riempire la piazza di persone sedute in silenzio...

La morale?

Decidila tu!

domenica 6 dicembre 2020

Chicco

 Chicco quando era quasi ora di pranzo, guardava e chiamava mia madre!

Lei prendeva una sedia, la poneva davanti alla finestra, così che Chicco ci potesse salire sopra, e appoggiato al davanzale, guardare fuori le macchine che passavano!

Poi quando stavamo per arrivare, mamma vedeva la sua coda muoversi sempre più velocemente, fino a che non chiedeva di aprirgli la porta, per venire a salutarci...

Edoardo

 Edoardo era un disabile mentale, la sua vita la passava dentro un centro.

Ogni mattina appena alzato, si recava dal suo operatore, e si faceva dare 5euro per le sue spese quotidiane, poi camminando piano piano, si metteva nella sua sedia, e guardava fuori dalla sua finestra.

Verso sera faceva il viaggio di ritorno, consegnava i 5euro all'operatore, che diceva la solita frase:" bravo Edoardo, hai risparmiato anche oggi, che faccio, li metto via per il tuo viaggio?"

Edoardo annuiva felice, e tornava alla sua stanza.

giovedì 3 dicembre 2020

Nanna

 Uno dei ricordi più belli di quando ero bambino, è il bagno del sabato sera, quando dopo che ci eravamo lavati e pigiamati, mio padre veniva a prendere me e mio fratello, e ci caricava in spalla, uno per parte, e ci portava a letto, e nel tragitto eravamo, di volta in volta, emiri in sella al proprio cammello, o nobili indiani seduti su un grosso elefante, pronti ad entrare dentro il letto, a viaggiare con la fantasia!

martedì 1 dicembre 2020

lunedì 16 novembre 2020

venerdì 13 novembre 2020

numero 235

 Ricordi quante cose ci siamo detti?

Quante volte mi ripetevi, ce la possiamo fare?

Quante altre cose non abbiamo saputo dirci?

Che poi il tempo passa, e non ne resta più da dividere, o meglio ci ha pensato la vita a dividerci, con la sua tappa finale...

E tutto è rimasto lì, in sospeso...

sabato 7 novembre 2020

numero 234

 Notte passata insonne...

Avere vent'anni, avere più domande che risposte...

Notte passata insonne...

Avere vent'anni, e poca vita ancora davanti...

Notte passata insonne...

Che al mattino, quando lo vengono a prendere, lui è già pronto...

E fuori è già mattina, e la luce lo lascia accecato...

E poi si guarda di raccogliere più immagini che può, come per conservare un ricordo di quell'azzurro del cielo...

E ad un tratto, lasciando stupiti i suoi compagni, disse: " oggi è una buona giornata, per morire!"

domenica 1 novembre 2020

Daria e Silvio

Che voglia di scendere un sentiero, tra arbusti bruciati dal sole, mentre là in fondo, come premio il mare, con le sue sfumature azzurro; questo pensava Silvio, mentre si recava al lavoro!

Due sconosciuti, un appuntamento, un viaggio a sorpresa...

Aeroporto check-in, e la sicurezza di incontrarsi, e riconoscersi!

Ora finalmente Silvio è arrivato all'aeroporto, destinazione Lampedusa, lì è caldo tutto l'anno...

Rimane solo da vedere Daria dov'è...

Capelli raccolti, vestito a fiori?

Una storia tra reale e virtuale, nata quasi per gioco, e pere gioco portata alla realtà...

Daria quasi estranea al mondo, con i suoi sogni, con le avventure già vissute dentro la testa, lui con un' amore da dimenticare...

Un gioco, una meta, Lampedusa, come migranti in cerca di una terra nuova, una vita nuova...

Silvio ci aveva pensato molto; esiste un'età oltre la quale non si può più giocare, vivere un'avventura, o credere nell'amore?

Aprì il computer, Trenitalia destinazione Roma: compra il biglietto di sola andata, fatto l'avventura inizia.

Per Daria era tutto più semplice, a Roma ci abitava, ed amava viaggiare...

La cosa che amava di più era poter condividere la sua meta, anche se non disdegnava i viaggi in solitaria, però in due...

Sdraiati in spiaggia a vedere albe o tramonti, dividere passeggiate attraversando villaggi, o zone desolate; chissà, magari condividere anche un letto...

E intanto Daria pensa se riuscirà a cavarne qualcosa di buono, da questa avventura, magari l'incipit per una nuova storia..

Vabbè una cosa alla volta, pensiamo a divertirci per ora!

Per Silvio il viaggio sarà un rito di iniziazione, un rito di passaggio, abbondare la vita comoda, tutte le sue sicurezze, per vivere un'avventura: pensate, nemmeno la prima notte in albergo aveva prenotato, da rabbrividire!

"Ammazza" pensò Silvio, dopo aver incontrato Daria, "ho ancora il mazzo di fiori in mano".

Che poi, portare un mazzo di fiori all'aeroporto, che idea originale, e che comodità, chissà se ci daranno un vaso, una volta saliti sull'aereo!

"Daria, questi sono per te!"

Arriva la chiamata per il loro aereo, e Daria regala un fiore ad ogni donna che passa...

Seduto in aereo, Silvio prende coraggio, e:" Daria, per cambiare, dimmi tuto quello che non devo sapere di te!"

..." Ok Silvio, comincio; io sono una strega..."

" Una strega?"

"Si Silvio, faccio succedere le cose, come quello che stiamo vivendo ora!"

"Beh, sai Daria, quasi quasi, scendo qui!"

"Buongiorno signore e signori, è il vostro comandante che vi parla.."

"Daria, di me non devi sapere che non so allacciarmi le scarpe, che odio vedere troppe luci aperte, che sono sei anni che non conosco donne, in senso biblico..."

Quanto può durare un viaggio Roma-Lampedusa, quante cose avranno da non dirsi, i nostri personaggi?

"Sai Daria, nemmeno il gioco con le mani che fa Stanlio riesco a fare!"

"Ma dimmi delle tue capacità stregonesche!"

"Sai Silvio, amo tantissimo l'amore, per amore è tutto...

Vorrei trovare qualcuno che mi potesse avvolgere col suo amore, essere per lui gheriglio e lui il mio guscio...

Mi nutro di abbracci, di baci, di presenza..."

Poco dopo Silvio cadde in un sonno improvviso!

" Scusami Daria, mi devo essere appisolato un attimo..."

"Avvertiamo i signori viaggiatori che siamo in fase di atterraggio..."

"Come, siamo già arrivati, quanto ho dormito?"

Silvio guarda fuori, uno stupendo tramonto del mare...

"Peccato Silvio, ti sei perso il bellissimo spettacolo che Lampedusa ti aveva preparato!"

"Adesso Daria, sono nelle tue mani, se vogliamo dormire, devi portarmi tu in qualche posto..."

"Silvio segue Dari, come un pulcino segue la sua chioccia, e nel mentre guarda ammirato lo spettacolo dell'isola,  non perdendo mai i passi sicuri di Daria, che fa da guida e Cicerone...

E nel loro cammino verso la meta, la loro strada diventa mare, e il suono dell'acqua si trasforma in musica, e poi si trovano a danzare, con Daria che volteggia nel suo abito lungo, mentre lui, impacciato, man mano si scioglie; magia?

E la meta non è più importante, dove si va a dormire?

Perché, si va a dormire?

La vite sistemata a veranda con vista mare, il posto ideale per mangiare cullati dal rumore dell'acqua, e coccolati dalla gioia del cibo; e Silvio appena vide la struttura, si sentì a casa...

Il sogno di solito finisce al mattino, o in qualsivoglia momento del risveglio, pensava Silvio, mentre guardava Daria volteggiare nella stanza, abbastanza grande, ma già riempita di lei.

Lei si sedette sul suo letto, o almeno quello che aveva deciso fosse dei due letti il suo, la stanza non aveva un letto matrimoniale, tolse il vestito lasciando scoperta e nuda la sua schiena, si infilò una maglietta dei Radiohead, raccolse i capelli con un elastico e disse " Silvio, vado in doccia!"

E lui rimane li, meditando, mentre aspetta Daria, intanto sistema le sue cose, fino a che non si apre la porta, e tra mille profumi esce lei: "Silvio, che dici, si va a mangiare?"

Ma mangiare è saziarsi, o è deliziare una serata col cibo?

"Mia dama, posso esserle cavalier servente per questa serata?" "Permesso accordato messere!" E scoppiarono a ridere, prendendosi sottobraccio, per andare a cenare!

Grigliata di pesce, accompagnata da un buon bianco isolano, e chiacchiere e risate, e poi d'un tratto Daria "sai Silvio, io faccio succedere le cose!"

Silvio scoppiò a ridere ebbro di gioia e di vino, poi si fece serio, e disse:" scusa Daria, in che senso?"

"Vedi quella coppia laggiù, lei fra poco se ne andrà!", e appena Silvio si girò per vedere quale coppia, la donna alzò la voce, e spostata la sedia, lanciò del vino in faccia al suo lui esterrefatto, lasciandolo interdetto e titubante sul seguirla o lasciarla andare.




giovedì 22 ottobre 2020

numero 232

 Lascio il mio cuore qui, sul tuo comodino, abbine cura, fa che non prenda polvere...

mercoledì 21 ottobre 2020

I paesaggi del cuore

  I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...