Che voglia di scendere un sentiero, tra arbusti bruciati dal sole, mentre là in fondo, come premio il mare, con le sue sfumature azzurro; questo pensava Silvio, mentre si recava al lavoro!
Due sconosciuti, un appuntamento, un viaggio a sorpresa...
Aeroporto check-in, e la sicurezza di incontrarsi, e riconoscersi!
Ora finalmente Silvio è arrivato all'aeroporto, destinazione Lampedusa, lì è caldo tutto l'anno...
Rimane solo da vedere Daria dov'è...
Capelli raccolti, vestito a fiori?
Una storia tra reale e virtuale, nata quasi per gioco, e pere gioco portata alla realtà...
Daria quasi estranea al mondo, con i suoi sogni, con le avventure già vissute dentro la testa, lui con un' amore da dimenticare...
Un gioco, una meta, Lampedusa, come migranti in cerca di una terra nuova, una vita nuova...
Silvio ci aveva pensato molto; esiste un'età oltre la quale non si può più giocare, vivere un'avventura, o credere nell'amore?
Aprì il computer, Trenitalia destinazione Roma: compra il biglietto di sola andata, fatto l'avventura inizia.
Per Daria era tutto più semplice, a Roma ci abitava, ed amava viaggiare...
La cosa che amava di più era poter condividere la sua meta, anche se non disdegnava i viaggi in solitaria, però in due...
Sdraiati in spiaggia a vedere albe o tramonti, dividere passeggiate attraversando villaggi, o zone desolate; chissà, magari condividere anche un letto...
E intanto Daria pensa se riuscirà a cavarne qualcosa di buono, da questa avventura, magari l'incipit per una nuova storia..
Vabbè una cosa alla volta, pensiamo a divertirci per ora!
Per Silvio il viaggio sarà un rito di iniziazione, un rito di passaggio, abbondare la vita comoda, tutte le sue sicurezze, per vivere un'avventura: pensate, nemmeno la prima notte in albergo aveva prenotato, da rabbrividire!
"Ammazza" pensò Silvio, dopo aver incontrato Daria, "ho ancora il mazzo di fiori in mano".
Che poi, portare un mazzo di fiori all'aeroporto, che idea originale, e che comodità, chissà se ci daranno un vaso, una volta saliti sull'aereo!
"Daria, questi sono per te!"
Arriva la chiamata per il loro aereo, e Daria regala un fiore ad ogni donna che passa...
Seduto in aereo, Silvio prende coraggio, e:" Daria, per cambiare, dimmi tuto quello che non devo sapere di te!"
..." Ok Silvio, comincio; io sono una strega..."
" Una strega?"
"Si Silvio, faccio succedere le cose, come quello che stiamo vivendo ora!"
"Beh, sai Daria, quasi quasi, scendo qui!"
"Buongiorno signore e signori, è il vostro comandante che vi parla.."
"Daria, di me non devi sapere che non so allacciarmi le scarpe, che odio vedere troppe luci aperte, che sono sei anni che non conosco donne, in senso biblico..."
Quanto può durare un viaggio Roma-Lampedusa, quante cose avranno da non dirsi, i nostri personaggi?
"Sai Daria, nemmeno il gioco con le mani che fa Stanlio riesco a fare!"
"Ma dimmi delle tue capacità stregonesche!"
"Sai Silvio, amo tantissimo l'amore, per amore è tutto...
Vorrei trovare qualcuno che mi potesse avvolgere col suo amore, essere per lui gheriglio e lui il mio guscio...
Mi nutro di abbracci, di baci, di presenza..."
Poco dopo Silvio cadde in un sonno improvviso!
" Scusami Daria, mi devo essere appisolato un attimo..."
"Avvertiamo i signori viaggiatori che siamo in fase di atterraggio..."
"Come, siamo già arrivati, quanto ho dormito?"
Silvio guarda fuori, uno stupendo tramonto del mare...
"Peccato Silvio, ti sei perso il bellissimo spettacolo che Lampedusa ti aveva preparato!"
"Adesso Daria, sono nelle tue mani, se vogliamo dormire, devi portarmi tu in qualche posto..."
"Silvio segue Dari, come un pulcino segue la sua chioccia, e nel mentre guarda ammirato lo spettacolo dell'isola, non perdendo mai i passi sicuri di Daria, che fa da guida e Cicerone...
E nel loro cammino verso la meta, la loro strada diventa mare, e il suono dell'acqua si trasforma in musica, e poi si trovano a danzare, con Daria che volteggia nel suo abito lungo, mentre lui, impacciato, man mano si scioglie; magia?
E la meta non è più importante, dove si va a dormire?
Perché, si va a dormire?
La vite sistemata a veranda con vista mare, il posto ideale per mangiare cullati dal rumore dell'acqua, e coccolati dalla gioia del cibo; e Silvio appena vide la struttura, si sentì a casa...
Il sogno di solito finisce al mattino, o in qualsivoglia momento del risveglio, pensava Silvio, mentre guardava Daria volteggiare nella stanza, abbastanza grande, ma già riempita di lei.
Lei si sedette sul suo letto, o almeno quello che aveva deciso fosse dei due letti il suo, la stanza non aveva un letto matrimoniale, tolse il vestito lasciando scoperta e nuda la sua schiena, si infilò una maglietta dei Radiohead, raccolse i capelli con un elastico e disse " Silvio, vado in doccia!"
E lui rimane li, meditando, mentre aspetta Daria, intanto sistema le sue cose, fino a che non si apre la porta, e tra mille profumi esce lei: "Silvio, che dici, si va a mangiare?"
Ma mangiare è saziarsi, o è deliziare una serata col cibo?
"Mia dama, posso esserle cavalier servente per questa serata?" "Permesso accordato messere!" E scoppiarono a ridere, prendendosi sottobraccio, per andare a cenare!
Grigliata di pesce, accompagnata da un buon bianco isolano, e chiacchiere e risate, e poi d'un tratto Daria "sai Silvio, io faccio succedere le cose!"
Silvio scoppiò a ridere ebbro di gioia e di vino, poi si fece serio, e disse:" scusa Daria, in che senso?"
"Vedi quella coppia laggiù, lei fra poco se ne andrà!", e appena Silvio si girò per vedere quale coppia, la donna alzò la voce, e spostata la sedia, lanciò del vino in faccia al suo lui esterrefatto, lasciandolo interdetto e titubante sul seguirla o lasciarla andare.
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