Ma un insieme di stupidaggini, crea qualcosa di intelligente?
Mi disse un giorno, segui il tuo istinto, ma il mio istinto va troppo veloce!
Riuscirà il nostro eroe a scrivere quel libro, in cantiere da tanti anni? Parole, opere ed ammissioni, pensierini e curiosi aneddoti, in poche parole: stupidaggini.
Ma un insieme di stupidaggini, crea qualcosa di intelligente?
Mi disse un giorno, segui il tuo istinto, ma il mio istinto va troppo veloce!
Mi piaceva l'idea di una strada fantastica, lastricata di libri, e ad ogni passo che fai, quando metti il piede su di un libro, come per incanto, diventi tu stesso personaggio di quella storia...
Scusa la mia ignoranza, ma introiettare non è sinonimo riandare a capinere?
Ma quando siete vecchi, si dice che si è in età avanzata, ma avanzata da chi?
Ricordi di quando ero bambino e, nelle giornate di pioggia, mi appiccicavo col naso al finestrino dell' auto, e si faceva a gara, puntando su quale goccia sarebbe scesa prima!
Senti che rumore fa, questo assordante silenzio...
Devo stare attento, sono un pò vecchio; ieri sera mi sono alzato troppo in fretta dal divano, ed ho preso un colpo di genio: mi consigli un osteopata?
Non mi piace il mai, il mai è una porta che si chiude, meglio il può essere; ok è un illusione forse, ma è anche una porta che potrebbe aprirsi.
Sto cercando la illuminazione perfetta, ma non trovo l'interruttore...
Mi guardo allo specchio di rado, mi rado di rado, tanto di rado esco...
Vado un attimo a rassettare la vita, e torno!
Prendo abbastanza la vita con ironia, sono capace di ridermi addosso, e di prendermi in giro talmente tanto, che mi gira la testa!
Insolitamente, ne troppo poco, ne troppo; insolitamente giusto.
Ma il salvavita, è un prodotto per non ingrassare?
Signora, sono due righe in più, che faccio lascio?
Che culo?
Mi sono guardato allo specchio, mi sembrava di essere più vecchio con la barba, me la sono tagliata, sono solo vecchio...
Poi mi metto a rileggere, come capita ogni tanto, e mi viene la voglia di buttare via tutto!
Lascia pure la porta aperta quando te ne andrai, non vorrei la potessi trovare chiusa, casomai ti venisse voglia di tornare!
Avrei voluto affrontare la vita con leggerezza, solo che il pensiero di mettermi a dieta, mi diventa pesante!
Passi che muovi incerti, uno a seguire l'altro, piano piano fino a che non cominci ad essere sempre più sciolto nei movimenti, per trovarti un giorno con il passo nuovamente incerto ed insicuro; è tutto qua l'arco della vita?
Del bello di non avere tanta memoria, c'è che puoi raccontare sempre la stessa storia, aggiungendo sempre nuovi particolari!
Fuggivo dal silenzio mettendomi le cuffie e ascoltavo e scrivevo parole, poi un giorno mi hai fatto conoscere il deserto, e nel silenzio mi ispiro!
Portava sempre pattine ai piedi, per rispetto al mondo; non voleva lasciare tracce indelebili del suo passaggio...
Sai poi, quei personaggi che potresti incontrare in una storia, in un libro, o magari vedere al cinema, e poi magari un giorno, chissà...
E quando mi sarò liberato da queste umane spoglie, e mi chiederanno in cosa reincarnarmi, tornerò come colombo, e cercherò chi mi ha fatto male, perché si sa che loro saranno ancora in giro, e volerò e ci caghero' in testa, perché almeno una volta anch'io mi potrò ribellare!
Dopo aver mangiato del pesce da una bancarella, e accorti che si era fatto tardi, cercammo un posto per dormire.
Ma purtroppo era già tutto chiuso, e fortunatamente trovammo due sedie da barbiere, e accostate una all' altra, ci mettemmo a dormire.
Sogno o incubo?
Quel che ero ieri, che poi non è che sia molto cambiato, magari solo un ieri in più, da aggiungere all'oggi!
Rileggersi, per vedere, per capire come cambia, cosa cambia nell'arco temporale di un periodo della tua, vita!
Quasi due anni che scrivo!
A rileggere, butterei via tutto!
So che sei, mi rendo conto che sei, parte di me e allo stesso tempo unità...
So che sei, che semplicemente ci sei...
Di ragnatele, di polvere ricchissimo, di odor di muffa...
Ed è così angusto questo luogo; discosto la porta aprendola su quel luogo nascosto, entrando guardingo, non pensando a odore e al lavoro fatto dal tempo!
Ed entro curioso ed ansioso, pensando a chissà quali tesori troverò mai!
Luce, sì come illuminare?
Ci sarà forse un interruttore?
...e poi: l'archivio della parola!
Volo talmente con la fantasia, che talvolta i miei pensieri si impigliano sulle ali degli aerei...
In un mondo in cui tutto scorre veloce, io vecchio albero ormai, lascio cadere pensieri come foglie, alcune portate dal vento, e altre a marcire nella cruda terra!
Se fa molto freddo continua a camminare, non ti fermare mai; tieni un passo costante, non troppo forte, per non correre rischi di sudare, che poi sudando se prendi freddo ti ghiacci, ma abbastanza veloce da tenere il tuo corpo caldo!
Non ti fermare mai, aspetta l'alba, e le prime ore calde, e poi trova un posto dove potrai riposare!
E prosegui ancora il tuo cammino quando la notte calerà; stammi vivo, ti raccomando!
Le immagini che vedi...
Le immagini che proietti dentro te...
Le immagini che si mescolano, e diventano storie...
Immagini e immagini immaginate, con un lavoro di immaginazione...
Sai, io ho sempre detto che mi sarei riposato dopo morto, per l'eternità!
Bene, ci sei arrivato!
Si ok, ma per quanto dura l'eternità?
Quanto basta, non ti preoccupare!
Non so se ti è mai capitato di avere quella giornata in cui provi la stessa sensazione, come quando ti trovi all'ultima pagina di un libro?
Se vuoi capire la vita di una persona, fatti un po' di strada assieme, lasciala parlare, ed ascolta meditando!
Ti parlerò di un tempo, di un tempo passato, e di un tempo che verrà, di un tempo che non è realtà, di un tempo senza tempo, di come si faceva a passare il tempo, di come si stia a sprecare il tempo; ti parlerò di me, che di tempo ne ho vissuto, e ancora non so quanto ne vivrò!
E dentro il mio grazioso e coloratissimo pacco regalo, trovai un sassolino, con un foglio, dove stava scritto:
"Ricordati di essere come un sassolino, f iglio caro; guarda quando lo lanci dentro la pozzanghera, crea mille onde, che man mano vengono verso di te, verso l'esterno!
Che tu sia sassolino, figlio mio, e che tu possa tuffarti in questo mondo, e con la tua onda, ripulirlo!"
Mi guardo allo specchio, niente, sto invecchiando, non funziona, stupido io a crederci, eppure mi aveva assicurato, diceva di essere un grande mago, di conoscere la formula per non invecchiare...
Corro in soffitta, il mio quadro sta lì nascosto sotto un drappo, il libro sopra un tavolino, " il ritratto di Dorian Gray"!
Già immaginando, tolgo con forza il drappo, ed io sono lì, giovane come quando mi dipinsero, rabbia e prendo il libro, e lo scaglio con forza verso la tela, una due, mille volte, ma nulla, non mi succede nulla.
Manco un malore, manco la mia immediata morte!
Solo la mia immagine di un giovane sparisce!
E ora?
E loro si palesano nel corso della notte, mentre sto dormendo...
Si mettono vicini al mio letto, e mi raccontano le loro storie; non vogliono che dimentichiamo...
Ed io li racconto!
Questa è una storia che Gunther mi ha raccontato in un sogno...
Gunther all'epoca dei fatti era molto piccolo, tre quattro anni, non sapeva ancora cos'era la vita, figuriamoci se sapeva cos'era la morte!
Nena era sua sorella di qualche anno più vecchia!
Il loro villaggio era stato invaso e soggiogato, da un sanguinario Re, e in quei giorni, dopo un tentativo di rivolta, aveva deciso una punizione esemplare: avrebbe ucciso un figlio maschio per ogni famiglia!
Nena sapendo cosa stava succedendo, si tagliò i capelli, e con un gioco,fece nascondere Gunther, fino a che non fu presa, e portata sulla pubblica piazza, dove l'ira del Re si sarebbe abbattuta su i poveri bambini!
Venner radunati tutti gli abitanti del villaggio, e Gunther si trovò tra loro!
Le urla e i pianti di tutti i presenti, vennero presto zittite dai guerrieri invasori, e Gunther stava tra loro senza capire!
Il boia stava iniziando la sua opera, quando qualcuno, nella sua disperazione si accorse di Nena, e urlò spiegando che si era sostituita al fratellino minore; fu presa e cacciata fuori, mentre cercava di convincere gli oppressori, che lei era un maschio, Gunther fu portato dentro al posto suo!
Nell'istante in cui il boia si preparò, fu colpito da una lancia, e tra mille urla la piazza fu invasa da aiuti arrivati da paesi vicini e in sovrannumero, rispetto agli invasori!
La battaglia fu breve e cruenta!
Gunther cercò Nena per tutto il villaggio, ma mi ha detto che venne a sapere che lei era già morta, prima che il villaggio fosse salvato; troppa la sua difesa a favore del fratello, fu uccisa dalla spada di colui al quale chiese grazia...
Si fece la barba, dopo che lei l'aveva invitato molte volte a farla, si vestì bene, e la raggiunse in cucina!
La abbracciò, e sussurrò all'orecchio;" questa è l'ultima volta che mi vedi!"
Trattenendola con forza la accecò, e come niente fosse, prese la porta, lasciandola al suo dolore...
Se tanti scrittori famosi, usavano scrivere le proprie opere stando in piedi, io sono troppo divanato, per produrre qualcosa di buono...
E nel mio viaggio tra le parole, mi trovo spesso di fronte ad una ripida parete, dove la grammatica la fa da padrona, e dove io con movimenti incerti ed insicuri, cerco di risalire, cercando appigli, facendo volar giù, verso il nulla, pensieri, lasciando dietro di me una scena desolante...
In un momento narcisistico, mi spoglio, in parte, davanti allo specchio, e mi guardo: la testa ormai sembra piccola rispetto alla pancia, che ha avuto un aumento esponenziale, nel corso degli ultimi mesi.
I capelli più rari che radi, eppoi tutti quei peli, che odiavo, e che per vendetta hanno riempito parte del mio corpo: la testa no vero?
Guardo i muscoli mai sviluppati, ma creati nel corso di anni passati a sollevare pesi al lavoro...
E poi penso, meglio fermarsi qua...clic!
Granello di sabbia sfortunato...
Sognava, un giorno, di raggiungere il mare, eroso dal lento scorrere dell'acqua e portato dalla corrente, giunse un dì finalmente all' agognata meta!
Un'onda dispettosa lo spinse verso riva, mentre un'altra lo porto lontano al largo, e lì evaporò, si fece nube, e poi pioggia,e...
Stava seduto tutto solo ai bordi della piazza, mi avvicinai, aveva vicino un cartello con scritto " voglio cambiare il mondo"!
Gli chiesi come pensava di fare, mi rispose" siediti accanto a me".
Lo ascoltai e mi sedetti aspettando la sua rivelazione, nulla!
Arrivo' un'altra persona, ammansita si sedette vicino a noi, poi un'altra, e un'altra, e un'altra ancora, fino a riempire la piazza di persone sedute in silenzio...
La morale?
Decidila tu!
Chicco quando era quasi ora di pranzo, guardava e chiamava mia madre!
Lei prendeva una sedia, la poneva davanti alla finestra, così che Chicco ci potesse salire sopra, e appoggiato al davanzale, guardare fuori le macchine che passavano!
Poi quando stavamo per arrivare, mamma vedeva la sua coda muoversi sempre più velocemente, fino a che non chiedeva di aprirgli la porta, per venire a salutarci...
Edoardo era un disabile mentale, la sua vita la passava dentro un centro.
Ogni mattina appena alzato, si recava dal suo operatore, e si faceva dare 5euro per le sue spese quotidiane, poi camminando piano piano, si metteva nella sua sedia, e guardava fuori dalla sua finestra.
Verso sera faceva il viaggio di ritorno, consegnava i 5euro all'operatore, che diceva la solita frase:" bravo Edoardo, hai risparmiato anche oggi, che faccio, li metto via per il tuo viaggio?"
Edoardo annuiva felice, e tornava alla sua stanza.
Uno dei ricordi più belli di quando ero bambino, è il bagno del sabato sera, quando dopo che ci eravamo lavati e pigiamati, mio padre veniva a prendere me e mio fratello, e ci caricava in spalla, uno per parte, e ci portava a letto, e nel tragitto eravamo, di volta in volta, emiri in sella al proprio cammello, o nobili indiani seduti su un grosso elefante, pronti ad entrare dentro il letto, a viaggiare con la fantasia!
I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...