mercoledì 5 maggio 2021

numero 275

 E se quando venne creato l'uomo, non fu creato il maschio, ma il genere umano, e che la costola presa da uno per creare l'altro non voglia dire solamente che siamo fatti per completarci?

sabato 1 maggio 2021

numero 274

 Ricordi quando quella sera che dovevi partire per il servizio di leva, ti accompagammo alla stazione?
Tu per la Liguria, e noi con la macchina carica, pronti per andare in vacanza all'Isola d'Elba!
E in giro per la città, a quella tarda ora, tutto sembrava sconosciuto, quasi una vita diversa da quella di giorno e forse, per la prima volta, provammo quello che la donna prova quando viene seguita da un uomo, seguita e insidiata!
Quegli incontri fatti nei bagni pubblici, ci trovammo a dover fare i conti con quegli sguardi, che tu, il bello del gruppo, provocavi, come quando le ragazzine ti incontravano per strada e cadevano incantate!
Solo che, questa volta erano uomini a guardarti, e ci provocò forte imbarazzo; la nostra giovane età, e un mondo sconosciuto e nascosto, perché i tempi erano diversi, e la diversità doveva rimanere celata!
Poi ci fu quell'uomo che, appena uscito ti vide entrare e ti segui, tanto che noi, impavidi come sempre, non si sapeva se rientrare per darti, nel caso, aiuto!

martedì 27 aprile 2021

numero 273

 Un vagito, e poi un pianto disperato, il duro nascere, quell'abbandonare la tranquillità e la sicurezza del grembo materno, per iniziare a conoscere un mondo strano!

domenica 25 aprile 2021

numero 272

 Se potessi ti racconterei una favola, ma una di quelle belle sai, dove c'è il lieto fine, ma ad una storia lieta, dove non c'è il cattivo, o il mostro a far paura, una favola senza nessuna morale da trarre, ne significato nascosto; una favola chiamata utopia!

sabato 24 aprile 2021

numero 271

 Sai, si parte da un presupposto sbagliato, non sono i duri ad avere un Cuore di pietra, ma i sensibili; questa corazza serve a difendere la loro anima da bambini, e poter affrontare con la fantasia, la vita!

Decenza

 Se non avessero inventato la decenza, la vita sarebbe molto più semplice!
Se non fosse male e vietato girare nudi, e la nudità non venisse considerata reato, magari non ci sarebbe la malizia di vestirsi provocante, e non ci sarebbe la giustificazione di essere provocati!
Se tu portassi la minigonna, o una maglietta scollata, sarebbero solo dei capi di abbigliamento!
Chissà poi perché c'è così morbosità, dietro al vestire!

domenica 18 aprile 2021

Il nome

 Erano talmente giovani, talmente presi dal loro amore, e talmente presi da questo grande avvenimento, che al momento del parto, ancora non avevano deciso come chiamarlo!
Perché allora non si poteva ancora sapere se era femmina o maschio, ma di solito qualche idea la si ha!
Quindi lui nacque, si guardarono, papà andò in municipio a dichiarare la nascita, e al ritorno mamma disse:" ma come l'hai chiamato?"

numero 270

 Poi mi metto a rileggere, come capita ogni tanto, e mi viene la voglia di buttare via tutto!

sabato 17 aprile 2021

numero 269

 Lascia pure la porta aperta quando te ne andrai, non vorrei la potessi trovare chiusa, casomai ti venisse voglia di tornare!

Sulla vita

 Avrei voluto affrontare la vita con leggerezza, solo che il pensiero di mettermi a dieta, mi diventa pesante!

numero 268

 Passi che muovi incerti, uno a seguire l'altro, piano piano fino a che non cominci ad essere sempre più sciolto nei movimenti, per trovarti un giorno con il passo nuovamente incerto ed insicuro; è tutto qua l'arco della vita?

mercoledì 14 aprile 2021

numero 267

 Ricordo la luna, il passo reso incerto dall'ultimo brindisi, a festeggiare quell'ultima serata, con la malinconia dell'ultimo giorno, e con dentro  tutto quell'entusiasmo per una nuova vita da cominciare assieme...

numero 266

 Del bello di non avere tanta memoria, c'è che puoi raccontare sempre la stessa storia, aggiungendo sempre nuovi particolari!

lunedì 12 aprile 2021

numero 265

 Se non si mangiava la mela, tanti problemi non c'erano; non avremmo saputo d'esser nudi, e non si darebbe tanto risalto a quanto di ogni corpo si vede, non ci sarebbe la moralità, e ognuno sarebbe libero di essere vestito o nudo, tanto nessuno ci metterebbe malizia, ne sarebbe vittima di provocazione, ne di violenza!
Tutto troppo semplice dici tu?

domenica 11 aprile 2021

numero 264

 Nel silenzio di questo luogo vuoto, cerco qualcosa che mi faccia sentire vivo!
Rumore, voglio sentire rumore, presenza di qualcosa di esterno...
Mi muovo cercando confini, allungo le braccia, e con le mani cerco di appoggiarmi a qualcosa, una parete magari, un muro dove sbattere la testa e creare del rumore!

sabato 10 aprile 2021

venerdì 9 aprile 2021

numero 263

 Sai quell' esatto momento in cui tutto si trova al posto giusto?
Ne prima, ne dopo, quel che doveva succedere succede!
Sì può per una serie di sfortunate coincidenze perderlo?

domenica 4 aprile 2021

sabato 3 aprile 2021

numero 261

 Fuggivo dal silenzio mettendomi le cuffie e ascoltavo e scrivevo parole, poi un giorno mi hai fatto conoscere il deserto, e nel silenzio mi ispiro!

Pattine

 Portava sempre pattine ai piedi, per rispetto al mondo; non voleva lasciare tracce indelebili del suo passaggio...

numero 260

 Pensa a com'eri, per capire come sei...

Bei tempi

 Troppo impegnati a rimproverare i figli che mangiano quelle cose strane che vengono dai paesi lontani, da non ricordare quando ci rimproveravano di non mangiare quelle schifezze che venivano dall'America!

Assurdo

 Niente nella vita che ti sembra possa essere assurdo ti possa capitare, lo è!
È assurdo pensare non diventi normale!


venerdì 2 aprile 2021

Nascosto

 Mi nascosi, da buon timido, dietro gente più forte di me, facendo branco, seguendone senza condividere le gesta, ma restando li ben nascosto, ma non mi piacque molto, e me ne andai!
Mi nascosi in vari gruppi, dove potevo condividere, senza espormi troppo; poi un giorno mi nascosi dentro un gruppo di timidi, e lì era tutta una spinta, per non essere davanti e visibile!
Ma un giorno fui spinto fuori e ti incontrai!

giovedì 1 aprile 2021

numero 259

 Pensavo a chi non c'è più, al vuoto che ha lasciato...
Che poi adesso c'è quel vuoto perché prima era riempito della sua presenza, e qualcosa sicuramente ha lasciato nel nostro cuore!


sabato 27 marzo 2021

Del tempo che passa

 Stavo pensando mentre passeggiavo quando, seduto davanti alla sua casa su una vecchia sedia, forse vecchia come lui, lo vidi, o perlomeno lui mi vide e mi salutò.
Mi indicò una sedia vuota accanto a lui, e mi disse siediti, non seppi rifiutare!
Il suo viso segnato dal tempo, e da una vita vissuta mi attirava, come quei suoi occhi così pieni di luce.
Mi sedetti, e mi disse:" raccontami!"
Stupito risposi:" che ti devo raccontare?"

giovedì 25 marzo 2021

numero 257

 Ma il silenzio cos'è?
Uno spazio tra due rumori?

Così

Come iniziare una storia?
Il c'era una volta ormai non c'è più, le favole si possono ancora raccontare, cioè ormai vengono raccontate da persone che non hanno nulla a che vedere con i narratori, principi azzurri e principesse sono un giorno si ed uno no in tv, e allora?
Provo a pensarci e ti richiamo!


martedì 23 marzo 2021

Persone

 Sai poi, quei personaggi che potresti incontrare in una storia, in un libro, o magari vedere al cinema, e poi magari un giorno, chissà...

lunedì 22 marzo 2021

numero 256

 E quando mi sarò liberato da queste umane spoglie, e mi chiederanno in cosa reincarnarmi, tornerò come colombo, e cercherò chi mi ha fatto male, perché si sa che loro saranno ancora in giro, e volerò e ci caghero' in testa, perché almeno una volta anch'io mi potrò ribellare!

venerdì 19 marzo 2021

numero 255

 Dopo aver mangiato del pesce da una bancarella, e accorti che si era fatto tardi, cercammo un posto per dormire.

Ma purtroppo era già tutto chiuso, e fortunatamente trovammo due sedie da barbiere, e accostate una all' altra, ci mettemmo a dormire.

Sogno o incubo?


mercoledì 17 marzo 2021

numero 254

 Quel che ero ieri, che poi non è che sia molto cambiato, magari solo un ieri in più, da aggiungere all'oggi!

numero 253

 Ma illusione è sinonimo di speranza, altrimenti posso considerarmi un illusionista!

lunedì 15 marzo 2021

numero 252

 Rileggersi, per vedere, per capire come cambia, cosa cambia nell'arco temporale di un periodo della tua, vita!

Quasi due anni che scrivo!

A rileggere, butterei via tutto!

sabato 13 marzo 2021

Naufrago

 Che poi, in certe situazioni, ci si sente naufraghi pure senza uscire di casa!

venerdì 12 marzo 2021

numero 251

 So che sei, mi rendo conto che sei, parte di me e allo stesso tempo unità...

So che sei, che semplicemente ci sei...


giovedì 11 marzo 2021

Profumo

 Del sapere, e del sapore, e del profumo...

Perché tu che sai, alla fine di cosa sai?

mercoledì 10 marzo 2021

numero 250

 Di ragnatele, di polvere ricchissimo, di odor di muffa...

Ed è così angusto questo luogo; discosto la porta aprendola su quel luogo nascosto, entrando guardingo, non pensando a odore e al lavoro fatto dal tempo!

Ed entro curioso ed ansioso, pensando a chissà quali tesori troverò mai!

Luce, sì come illuminare?

Ci sarà forse un interruttore?

...e poi: l'archivio della parola!

martedì 9 marzo 2021

giovedì 25 febbraio 2021

numero 249

 Volo talmente con la fantasia, che talvolta i miei pensieri si impigliano sulle ali degli aerei...

mercoledì 24 febbraio 2021

domenica 21 febbraio 2021

numero 248

 In un mondo in cui tutto scorre veloce, io vecchio albero ormai, lascio cadere pensieri come foglie, alcune portate dal vento, e altre a marcire nella cruda terra!

Camminare

Se fa molto freddo continua a camminare, non ti fermare mai; tieni un passo costante, non troppo forte, per non correre rischi di sudare, che  poi sudando se prendi freddo ti ghiacci, ma abbastanza veloce da tenere il tuo corpo caldo!

Non ti fermare mai, aspetta l'alba, e le prime ore calde, e poi trova un posto dove potrai riposare!

E prosegui ancora il tuo cammino quando la notte calerà; stammi vivo, ti raccomando!

domenica 14 febbraio 2021

numero 247

 Le immagini che vedi...

Le immagini che proietti dentro te...

Le immagini che si mescolano, e diventano storie...

Immagini e immagini immaginate, con un lavoro di immaginazione...

sabato 6 febbraio 2021

numero 246

 Sai, io ho sempre detto che mi sarei riposato dopo morto, per l'eternità!

Bene, ci sei arrivato!

Si ok, ma per quanto dura l'eternità?

Quanto basta, non ti preoccupare!

giovedì 4 febbraio 2021

domenica 31 gennaio 2021

Libro

 Non so se ti è mai capitato di avere quella giornata in cui provi la stessa sensazione,  come quando ti trovi all'ultima pagina di un libro?

giovedì 28 gennaio 2021

numero 244

 Se vuoi capire la vita di una persona, fatti un po' di strada assieme, lasciala parlare, ed ascolta meditando!

sabato 9 gennaio 2021

numero 243

 Ti parlerò di un tempo, di un tempo passato, e di un tempo che verrà, di un tempo che non è realtà, di un tempo senza tempo, di come si faceva a passare il tempo, di come si stia a sprecare il tempo; ti parlerò di me, che di tempo ne ho vissuto, e ancora non so quanto ne vivrò!

Genialità

 Ma la genialità, non è se stessa diversità?

mercoledì 6 gennaio 2021

Sassolino

 E dentro il mio grazioso e coloratissimo pacco regalo, trovai un sassolino, con un foglio, dove stava scritto:

"Ricordati di essere come un sassolino, f iglio caro; guarda quando lo lanci dentro la pozzanghera, crea mille onde, che man mano vengono verso di te, verso l'esterno!

Che tu sia sassolino, figlio mio, e che tu possa tuffarti in questo mondo, e con la tua onda, ripulirlo!"

domenica 3 gennaio 2021

Il ritratto

 Mi guardo allo specchio, niente, sto invecchiando, non funziona, stupido io a crederci, eppure mi aveva assicurato, diceva di essere un grande mago, di conoscere la formula per non invecchiare...

Corro in soffitta, il mio quadro sta lì nascosto sotto un drappo, il libro sopra un tavolino, " il ritratto di Dorian Gray"!

Già immaginando, tolgo con forza il drappo, ed io sono lì, giovane come quando mi dipinsero, rabbia e prendo il libro, e lo scaglio con forza verso la tela, una due, mille volte, ma nulla, non mi succede nulla.

Manco un malore, manco la mia immediata morte!

Solo la mia immagine di un giovane sparisce!

E ora?

sabato 2 gennaio 2021

numero 242

 E loro si palesano nel corso della notte, mentre sto dormendo...

Si mettono vicini al mio letto, e mi raccontano le loro storie; non vogliono che dimentichiamo...

Ed io li racconto!

giovedì 31 dicembre 2020

Storia di Nena e Gunther

 Questa è una storia che Gunther mi ha raccontato in un sogno...

Gunther all'epoca dei fatti era molto piccolo, tre quattro anni, non sapeva ancora cos'era la vita, figuriamoci se sapeva cos'era la morte!

Nena era sua sorella di qualche anno più vecchia!

Il loro villaggio era stato invaso e soggiogato, da un sanguinario Re, e in quei giorni, dopo un tentativo di rivolta, aveva deciso una punizione esemplare: avrebbe ucciso un figlio maschio per ogni famiglia!

Nena sapendo cosa stava succedendo, si tagliò i capelli, e con un gioco,fece nascondere Gunther, fino a che non fu presa, e portata sulla pubblica piazza, dove l'ira del Re si  sarebbe abbattuta su i poveri bambini!

Venner radunati tutti gli abitanti del villaggio, e Gunther si trovò tra loro!

Le urla e i pianti di tutti i presenti, vennero presto zittite dai guerrieri invasori, e Gunther stava tra loro senza capire!

Il boia stava iniziando la sua opera, quando qualcuno, nella sua disperazione si accorse di Nena, e urlò spiegando che si era sostituita al fratellino minore; fu presa e cacciata fuori, mentre cercava di convincere gli oppressori, che lei era un maschio, Gunther fu portato dentro al posto suo!

Nell'istante in cui il boia si preparò, fu colpito da una lancia, e tra mille urla la piazza fu invasa da aiuti arrivati da paesi vicini e in sovrannumero, rispetto agli invasori!

La battaglia fu breve e cruenta!

Gunther cercò Nena per tutto il villaggio, ma mi ha detto che venne a sapere che lei era già morta, prima che il villaggio fosse salvato; troppa la sua difesa a favore del fratello, fu uccisa dalla spada di colui al quale chiese grazia...

sabato 26 dicembre 2020

numero 241

 Si fece la barba, dopo che lei l'aveva invitato molte volte a farla, si vestì bene, e la raggiunse in cucina!

La abbracciò, e sussurrò all'orecchio;" questa è l'ultima volta che mi vedi!"

Trattenendola con forza la accecò, e come niente fosse, prese la porta, lasciandola al suo dolore...

venerdì 25 dicembre 2020

numero 240

 Se tanti scrittori famosi, usavano scrivere le proprie opere stando in piedi, io sono troppo divanato, per produrre qualcosa di buono...

giovedì 17 dicembre 2020

numero 239

 Io non sono quello che pensate io sia, sono solo quello che penso di essere io!

domenica 13 dicembre 2020

Parete

 E nel mio viaggio tra le parole, mi trovo spesso di fronte ad una ripida parete, dove la grammatica la fa da padrona, e dove io con movimenti incerti ed insicuri, cerco di risalire, cercando appigli, facendo volar giù, verso il nulla, pensieri, lasciando dietro di me una scena desolante...

sabato 12 dicembre 2020

numero 238

 In un momento narcisistico, mi spoglio, in parte, davanti allo specchio, e mi guardo: la testa ormai sembra piccola rispetto alla pancia, che ha avuto un aumento esponenziale, nel corso degli ultimi mesi.

I capelli più rari che radi, eppoi tutti quei peli, che odiavo, e che per vendetta hanno riempito parte del mio corpo: la testa no vero?

Guardo i muscoli mai sviluppati, ma creati nel corso di anni passati a sollevare pesi al lavoro...

E poi penso, meglio fermarsi qua...clic!

venerdì 11 dicembre 2020

Granello di sabbia

 Granello di sabbia sfortunato...

Sognava, un giorno, di raggiungere il mare, eroso dal lento scorrere dell'acqua e portato dalla corrente, giunse un dì finalmente all' agognata meta!

Un'onda dispettosa lo spinse verso riva, mentre un'altra lo porto lontano al largo, e lì evaporò, si fece nube, e poi pioggia,e...

martedì 8 dicembre 2020

numero 237

 Stava seduto tutto solo ai bordi della piazza, mi avvicinai, aveva vicino un cartello con scritto " voglio cambiare il mondo"!

Gli chiesi come pensava di fare, mi rispose" siediti accanto a me".

Lo ascoltai e mi sedetti aspettando la sua rivelazione, nulla!

Arrivo' un'altra persona, ammansita si sedette vicino a noi, poi un'altra, e un'altra, e un'altra ancora, fino a riempire la piazza di persone sedute in silenzio...

La morale?

Decidila tu!

domenica 6 dicembre 2020

Chicco

 Chicco quando era quasi ora di pranzo, guardava e chiamava mia madre!

Lei prendeva una sedia, la poneva davanti alla finestra, così che Chicco ci potesse salire sopra, e appoggiato al davanzale, guardare fuori le macchine che passavano!

Poi quando stavamo per arrivare, mamma vedeva la sua coda muoversi sempre più velocemente, fino a che non chiedeva di aprirgli la porta, per venire a salutarci...

Edoardo

 Edoardo era un disabile mentale, la sua vita la passava dentro un centro.

Ogni mattina appena alzato, si recava dal suo operatore, e si faceva dare 5euro per le sue spese quotidiane, poi camminando piano piano, si metteva nella sua sedia, e guardava fuori dalla sua finestra.

Verso sera faceva il viaggio di ritorno, consegnava i 5euro all'operatore, che diceva la solita frase:" bravo Edoardo, hai risparmiato anche oggi, che faccio, li metto via per il tuo viaggio?"

Edoardo annuiva felice, e tornava alla sua stanza.

giovedì 3 dicembre 2020

Nanna

 Uno dei ricordi più belli di quando ero bambino, è il bagno del sabato sera, quando dopo che ci eravamo lavati e pigiamati, mio padre veniva a prendere me e mio fratello, e ci caricava in spalla, uno per parte, e ci portava a letto, e nel tragitto eravamo, di volta in volta, emiri in sella al proprio cammello, o nobili indiani seduti su un grosso elefante, pronti ad entrare dentro il letto, a viaggiare con la fantasia!

martedì 1 dicembre 2020

lunedì 16 novembre 2020

venerdì 13 novembre 2020

numero 235

 Ricordi quante cose ci siamo detti?

Quante volte mi ripetevi, ce la possiamo fare?

Quante altre cose non abbiamo saputo dirci?

Che poi il tempo passa, e non ne resta più da dividere, o meglio ci ha pensato la vita a dividerci, con la sua tappa finale...

E tutto è rimasto lì, in sospeso...

sabato 7 novembre 2020

numero 234

 Notte passata insonne...

Avere vent'anni, avere più domande che risposte...

Notte passata insonne...

Avere vent'anni, e poca vita ancora davanti...

Notte passata insonne...

Che al mattino, quando lo vengono a prendere, lui è già pronto...

E fuori è già mattina, e la luce lo lascia accecato...

E poi si guarda di raccogliere più immagini che può, come per conservare un ricordo di quell'azzurro del cielo...

E ad un tratto, lasciando stupiti i suoi compagni, disse: " oggi è una buona giornata, per morire!"

domenica 1 novembre 2020

Daria e Silvio

Che voglia di scendere un sentiero, tra arbusti bruciati dal sole, mentre là in fondo, come premio il mare, con le sue sfumature azzurro; questo pensava Silvio, mentre si recava al lavoro!

Due sconosciuti, un appuntamento, un viaggio a sorpresa...

Aeroporto check-in, e la sicurezza di incontrarsi, e riconoscersi!

Ora finalmente Silvio è arrivato all'aeroporto, destinazione Lampedusa, lì è caldo tutto l'anno...

Rimane solo da vedere Daria dov'è...

Capelli raccolti, vestito a fiori?

Una storia tra reale e virtuale, nata quasi per gioco, e pere gioco portata alla realtà...

Daria quasi estranea al mondo, con i suoi sogni, con le avventure già vissute dentro la testa, lui con un' amore da dimenticare...

Un gioco, una meta, Lampedusa, come migranti in cerca di una terra nuova, una vita nuova...

Silvio ci aveva pensato molto; esiste un'età oltre la quale non si può più giocare, vivere un'avventura, o credere nell'amore?

Aprì il computer, Trenitalia destinazione Roma: compra il biglietto di sola andata, fatto l'avventura inizia.

Per Daria era tutto più semplice, a Roma ci abitava, ed amava viaggiare...

La cosa che amava di più era poter condividere la sua meta, anche se non disdegnava i viaggi in solitaria, però in due...

Sdraiati in spiaggia a vedere albe o tramonti, dividere passeggiate attraversando villaggi, o zone desolate; chissà, magari condividere anche un letto...

E intanto Daria pensa se riuscirà a cavarne qualcosa di buono, da questa avventura, magari l'incipit per una nuova storia..

Vabbè una cosa alla volta, pensiamo a divertirci per ora!

Per Silvio il viaggio sarà un rito di iniziazione, un rito di passaggio, abbondare la vita comoda, tutte le sue sicurezze, per vivere un'avventura: pensate, nemmeno la prima notte in albergo aveva prenotato, da rabbrividire!

"Ammazza" pensò Silvio, dopo aver incontrato Daria, "ho ancora il mazzo di fiori in mano".

Che poi, portare un mazzo di fiori all'aeroporto, che idea originale, e che comodità, chissà se ci daranno un vaso, una volta saliti sull'aereo!

"Daria, questi sono per te!"

Arriva la chiamata per il loro aereo, e Daria regala un fiore ad ogni donna che passa...

Seduto in aereo, Silvio prende coraggio, e:" Daria, per cambiare, dimmi tuto quello che non devo sapere di te!"

..." Ok Silvio, comincio; io sono una strega..."

" Una strega?"

"Si Silvio, faccio succedere le cose, come quello che stiamo vivendo ora!"

"Beh, sai Daria, quasi quasi, scendo qui!"

"Buongiorno signore e signori, è il vostro comandante che vi parla.."

"Daria, di me non devi sapere che non so allacciarmi le scarpe, che odio vedere troppe luci aperte, che sono sei anni che non conosco donne, in senso biblico..."

Quanto può durare un viaggio Roma-Lampedusa, quante cose avranno da non dirsi, i nostri personaggi?

"Sai Daria, nemmeno il gioco con le mani che fa Stanlio riesco a fare!"

"Ma dimmi delle tue capacità stregonesche!"

"Sai Silvio, amo tantissimo l'amore, per amore è tutto...

Vorrei trovare qualcuno che mi potesse avvolgere col suo amore, essere per lui gheriglio e lui il mio guscio...

Mi nutro di abbracci, di baci, di presenza..."

Poco dopo Silvio cadde in un sonno improvviso!

" Scusami Daria, mi devo essere appisolato un attimo..."

"Avvertiamo i signori viaggiatori che siamo in fase di atterraggio..."

"Come, siamo già arrivati, quanto ho dormito?"

Silvio guarda fuori, uno stupendo tramonto del mare...

"Peccato Silvio, ti sei perso il bellissimo spettacolo che Lampedusa ti aveva preparato!"

"Adesso Daria, sono nelle tue mani, se vogliamo dormire, devi portarmi tu in qualche posto..."

"Silvio segue Dari, come un pulcino segue la sua chioccia, e nel mentre guarda ammirato lo spettacolo dell'isola,  non perdendo mai i passi sicuri di Daria, che fa da guida e Cicerone...

E nel loro cammino verso la meta, la loro strada diventa mare, e il suono dell'acqua si trasforma in musica, e poi si trovano a danzare, con Daria che volteggia nel suo abito lungo, mentre lui, impacciato, man mano si scioglie; magia?

E la meta non è più importante, dove si va a dormire?

Perché, si va a dormire?

La vite sistemata a veranda con vista mare, il posto ideale per mangiare cullati dal rumore dell'acqua, e coccolati dalla gioia del cibo; e Silvio appena vide la struttura, si sentì a casa...

Il sogno di solito finisce al mattino, o in qualsivoglia momento del risveglio, pensava Silvio, mentre guardava Daria volteggiare nella stanza, abbastanza grande, ma già riempita di lei.

Lei si sedette sul suo letto, o almeno quello che aveva deciso fosse dei due letti il suo, la stanza non aveva un letto matrimoniale, tolse il vestito lasciando scoperta e nuda la sua schiena, si infilò una maglietta dei Radiohead, raccolse i capelli con un elastico e disse " Silvio, vado in doccia!"

E lui rimane li, meditando, mentre aspetta Daria, intanto sistema le sue cose, fino a che non si apre la porta, e tra mille profumi esce lei: "Silvio, che dici, si va a mangiare?"

Ma mangiare è saziarsi, o è deliziare una serata col cibo?

"Mia dama, posso esserle cavalier servente per questa serata?" "Permesso accordato messere!" E scoppiarono a ridere, prendendosi sottobraccio, per andare a cenare!

Grigliata di pesce, accompagnata da un buon bianco isolano, e chiacchiere e risate, e poi d'un tratto Daria "sai Silvio, io faccio succedere le cose!"

Silvio scoppiò a ridere ebbro di gioia e di vino, poi si fece serio, e disse:" scusa Daria, in che senso?"

"Vedi quella coppia laggiù, lei fra poco se ne andrà!", e appena Silvio si girò per vedere quale coppia, la donna alzò la voce, e spostata la sedia, lanciò del vino in faccia al suo lui esterrefatto, lasciandolo interdetto e titubante sul seguirla o lasciarla andare.




giovedì 22 ottobre 2020

numero 232

 Lascio il mio cuore qui, sul tuo comodino, abbine cura, fa che non prenda polvere...

mercoledì 21 ottobre 2020

lunedì 12 ottobre 2020

numero 230

 In quel tempo ci sguazzava a meraviglia, cielo grigio, pioggia, freddo e poca gente in giro!

Tanto poi, bastava indossare un paio di stivali, e via, a calpestare l'acqua delle pozzanghere, fingendo di essere una nave, trascinando i piedi, e lasciando una scia dietro di sé!

Poi la destinazione poteva esserci, o no, l'importante era andare!

giovedì 8 ottobre 2020

numero 229

 Tu guarda fisso il cielo, pronta ad esprimere un desiderio...

Io salgo su in alto, cerco la stella più luminosa e scendo giù...

Cadente...

martedì 6 ottobre 2020

numero 228

 Ed iniziai a guardare le stelle, e studiare il cielo, quando mi dissero che una persona a me cara, era andata all'altro mondo...

E cercavo...

Sicuro che questo altro mondo fosse parecchio capiente!

sabato 26 settembre 2020

numero 227

 Amore, se mai un giorno dovessi morire, ricordati che dentro la bara, vorrei il biglietto di ritorno, sia mai che non mi piacia...

Metodi naturali

 Quando fate all'Amore, usate metodi naturali?

Ve ne consiglio io uno!

Anni fa conobbi una ragazza, la mia prima morosa, e dopo qualche visita, un giorno il padre, che salutavo sempre, assieme alla madre, prima di ritirarmi in salotto con la mia amata, mi chiese se bevevo un bicchiere di vino!

Dovete sapere che lui aveva parecchie viti, e vinificava un passito molto buono, il torcolato!

Al mio diniego, replicò con " come vieni in casa di contadini, e non bevo vino?"

Io però ero astemio, ma non potei rifiutare il bicchiere da acqua colmo di torcolato...

Morale della favola, passai il resto del tempo a dormire sul divano!

giovedì 24 settembre 2020

La fine

 Poi un giorno, quando avremo creato il megasupercomputer, che riuscirà a contenere tutti la scienza del mondo, dove potrà entrare tutto il conosciuto dell'uomo, dalla storia alla filosofia, dalla letteratura alla matematica, ogni libro scritto in ogni epoca, allora in quel preciso momento si potrà chiedergli cosa mai lui potrà fare per esserci d'aiuto, e liberare l'uomo da ogni schiavitù...

E dopo un tempo brevissimo, sul monitor, comparirà " questo", e con un rumore infernale si autodistruggerà...

martedì 8 settembre 2020

numero 226

 Chissà poi se capirai, se ti dico cose che avrei sempre voluto dirti, ma sono rimaste chiuse dentro il mio cuore...

domenica 6 settembre 2020

Autunno

 L'autunno coi suoi colori sembra quasi un semaforo...

Tonalità dal giallo arancio, rallentare, al rosso, fermati...

Fermati dopo la bella stagione, sta arrivando l'inverno, la pausa, il momento di raccogliere i frutti del duro lavoro, aspettando venga la primavera e scatti il verde, il ritorno alla vita!

numero 225

 Il cerchi le parole, come geometria dello scrittore...

domenica 30 agosto 2020

Mare

 Se solo avessi raccolto tutte le lacrime che hai pianto, ora avremmo un mare dentro il nostro giardino...

sabato 29 agosto 2020

numero 224

 E andando a piedi incontro ad un probabile temporale, con grosse nuvole cariche di pioggia, e lampi ad illuminare quella notte scura...

E bestemmiandolo chiesi a Dio, mi desse una risposta, o almeno mi fulminasse in quel preciso istante, a porre fine a questa strana vita...

E poi all'improvviso un vento via via più forte, mi lasciò solo, sotto un cielo di stelle...

domenica 23 agosto 2020

numero 223

 Me ne rimasi sepolto in casa molti dei miei anni di gioventù, sognando e sperando che la vita venisse a bussare alla mia porta...

Poi decisi di vivere, e scesi in trincea, sono passati quanti anni, quaranta o giù di lì, ora ho il bisogno di ritirarmi, e riprendere a sognare...

mercoledì 19 agosto 2020

numero 222

 ..e a sapere che avessi un solo, unico giorno da vivere, e magari lo passerei tutto a decidere cosa fare, e poi...

domenica 16 agosto 2020

Domenica mattina

 Sono uscito a cercare ispirazione...

Tutto faceva pensare al meglio, la notte che se ne stava andando, svanendo alle prime luci dell'alba...

Il cielo che si stava dipingendo d'azzurro, le nuvole grigie, che pian piano prendevano arie tonalità di giallo...

Poca vita in giro, qualcuno a correre o a passeggiare col cane, qualche rara macchina, chi al ritorno da una serata di festa o chissà di lavoro, e qualcuno che al lavoro ci stava andando...

Ma molto silenzio, con solo il canto degli uccelli, e i loro voli a rendere vivo questo cielo azzurro...

Poi d'intorno le montagne, che da oscura presenza, via via si palesavano, rivelando chiazze di verde, e canaloni di ghiaia...

E poi avanti, cercando qualcosa tra campi coltivati, o preparati per la nuova semina...

Ma nulla, nulla che mi desse un'emozione...

Sono tornato a casa e ho scritto!

giovedì 13 agosto 2020

numero 221

 ...nel frattempo...

Un inizio così, strano, nel frattempo presume che si sia svolta un'altra scena prima.

Ma in ogni storia c'è un inizio che avviene prima dell'inizio della storia stessa, o forse no?

lunedì 10 agosto 2020

numero 220

 Ed un giorno, sentendosi sola e trascurata, decise che, quel sole che scaldava tutti, doveva essere solo suo.

Ci pensò sopra, e arrivata a capire come compiere l'impresa, si organizzò, e cominciò.

Preparata una bella base solida, si mise a costruire una scala che l'avrebbe portata ad avvicinarsi abbastanza al sole, tanto da poterlo prendere alla fune, e trascinarlo verso casa sua.

Dai suoi calcoli, in qualche giorno ce l'avrebbe fatta, perché si sa che le imprese più ardite, sono da risolvere in poco tempo.

Al terzo giorno, e raggiunta una altezza già, importante, si alzò verso il sole, per vedere quanto ancora mancava...

Il sole brillava come non mai quel giorno, e la sua luce, forse la stanchezza, e il caldo, le diedero un'intorpidimento tale, che rovinò disgraziatamente giù dalla scala, rimanendo esanime al suolo...

In quel preciso momento, sembrò scendere una lacrima dal sole...

La morale qual'e', io non ve la so dire,so solo che, se qualche sole illumina anche la vostra vita, non abbiate paura, e non siate egoisti, non tenetelo solo per voi...


Numero 219

 Sotto un cielo di stelle cadenti...

Amore hai visto quella stella?

Ero troppo impegnato a fissare i tuoi occhi...

numero 218

 Come và la vita?

Mi si allarga...

venerdì 7 agosto 2020

Isaac

 Già dal suo inizio questa storia sarà diversa...

Venne chiamato Isaac non tanto per conoscenze scientifiche del padre, ma per una balbuzie, che impedi' al genitore di dargli il nome giusto, Isacco!!!

Poi di suo padre non conservava un gran ricordo, forse le piccole scorribande al mare, con il padre attento a non fare sì che il figlio piccolo annegasse, mentre il nostro restava lì nella sua pozzanghera, a mo'di maiale, con la mamma che aveva un gran bell'urlare, a richiamarlo.

Poi il padre se ne andò, la mamma disse che era volato in cielo, anche se un cugino più grande, un giorno gli raccontò che, forse sempre di cielo si trattava, ma che aveva sentito che aveva trovato una donna, talmente bella, da sembrare un'angelo....

Diventato più grande, alla fine la mamma raccontò a Isaac la verità, e dove lui avrebbe potuto ritrovare papà!

Ed eccomi qua, finalmente deciso ad incontrarlo, non so cosa succederà, ma oramai sono pronto, biglietto del treno, indirizzo in tasca, basta solo arrivi il treno, e via...

"Il diretto Venezia Milano è in arrivo al binario 3, ferma a Verona...", Gracchia l'altoparlante, dando le istruzioni ai viaggiatori.

Attendo che scendano i pochi che si fermano, e salgo, cerco un posto tranquillo, infilo le cuffie ed inizio il viaggio!

Un viaggio di un'ora circa, devo annegare i miei pensieri, devo mettere su qualcosa che non mi faccia pensare...

Dr.stein degli Helloween, brano perfetto, in questo momento, al massimo ricordo i miei trascorsi in radio; improbabile speaker di una improbabile radio che trasmetteva 24 ore di musica liscio e revival, fino a quando implodeva e vomitava tra quelle onde, la nostra inusuale musica metal...

Magari questo te lo potrei raccontare papà, sempre se riuscirò a chiamarti papà!              

Che poi, papà cosa vuol dire? 

Chi ti ha dato la vita, o chi ti ha cresciuto, e mia madre allora, cosa è stata per noi, padre  e madre?

Troppi pensieri ancora, giù di Burn dei Deep Purple, e vai a perdermi con gli assoli, tastiera, chitarra, e dentro me li fischietto, come faccio sempre, stonato come da sempre, cantante rock mancato, come tante cose nella vita...

Mancanze!

Esco dallo zaino il libro di Rumiz, Microcosmi, incomincio a leggere!

Quando Isaac rimase solo, la madre e il fratello rimasero coinvolti in uno stupido incidente d'auto, e morirono a distanza di poche ore uno dall'altra, pensò che avrebbe avuto tutti e motivi per ritrovare papà, come gli suonava strana sta parola!

Sistemate tutte le faccende burocratiche del recente lutto, e cercato di dare un nuovo senso alla sua vita, cominciò a programmare tutto!

Ma detta così, la cosa sembra facile; il difficile fu tutto il resto, dal momento della decisione alla realizzazione, Isaac non ricorda più nemmeno quanto tempo passò.

Fortuna aveva un lavoro, e che i soldi per lui non erano un problema, altrimenti una mazzata del genere, anche economicamente, l'avrebbe distrutto.

Ora vi chiedete come può Isaac sopportare un'esperienza dolorosa del genere, ma d'altra parte tutta la sua vita si svolse su binari diversi, tutto è provvisorio e incerto il suo percorso!

Facendo un passo indietro, all' epoca dei fatti Isaac, aveva poco più di vent'anni, e tutta una vita ancora davanti a lui!

Lo studio non era stata una grande scelta per lui, voleva una scuola professionale, ma si iscrisse ad un istituto tecnico, per garantire alla mamma un figlio diplomato, col solo risultato di lasciare dopo un biennio stentato, e a metà del terzo anno, e via al lavoro, soldi indipendenza, sigarette, e un pò di alcool, ma solo per caricarsi e lasciare a casa la timidezza.

Ed eccomi quasi arrivato!

L'altoparlante gracchia la stazione di arrivo, mi alzo, mi stiracchio, in colonna con gli altri viaggiatori che scendono, ed eccomi qui, ad iniziare la nuova avventura!

Camminando mi immagino la scena, mio padre che apre la porta e trova davanti me, ma me chi?





mercoledì 5 agosto 2020

Dei miei amori ti parlerò 2

Quanto tempo ci ho messo a capire che mi piacevi?
Forse me ne sono accorto solo quando mi hai chiesto perché ti prendevo in giro...
Poi cominciai a corteggiarti, ma senza osare troppo, c'era sempre la solita paura di perderti come amica...
Aveva ragione Mario, prima ci si prova, e poi semmai si diventa amici...
Poi quando smisi, e venni a sapere che...

domenica 2 agosto 2020

Dei miei amori, ti parlerò...

Poi un giorno ti parlerò dei miei amori, e magari tu pure ti ci ritroverai, per esserne stata protagonista, o solo comparsa, con me, o senza di me, perché poi gli amori si sa sono tutti uguali!
E ti ritroverai seduta sulle mie ginocchia, così vicina, che avrei potuto fare tutto di te, così lontana, purtroppo dal mio cuore, cuore innamorato dell'amore, cuore assetato
d'amore, e con la mia coscienza che mi urlava forte di non rompere quel delicato equilibrio...
Fu la prima volta che da cacciatore, divenni preda e chi sa forse fu questo...
Alla fine fu lì la fine, perché l'illusione è dura, sia se sia qualcuno a crearla, sia quando siamo noi stessi a farcele.
E magari mi saresti servita si, a fare esperienza con l'amore, ma ti volevo troppo bene...

numero 216

Di quell'Amore conteso, fui causa ed effetto...
Troppo giovane la donna che mi concepì, mia madre, per potersi unire in matrimonio al suo amato, mio padre!
Le leggi del tempo, davano la maggiore età a ventun'anni, e mia madre non era da molto ventenne...
Effetto del loro amore, causa di quel matrimonio fatto di fretta.
Foto in bianco e nero, ingiallite dal tempo, velate di malinconia per quella fresca perdita, se ne era andata la nonna materna, e per quel matrimonio che sapeva di riparatore, ma che poi fu così longevo...
Finché morte non vi separi...
E mia madre che ricorda sempre, che pure io mi mangiai la mia fetta di torta, piccolo embrione di quattro mesi...
E poi il paese piccolo, e la gente parla, storie di altri tempi, di altri tempi?

sabato 1 agosto 2020

Il mio zaino ( piccola storia triste)

Un giorno ho comprato uno zaino, sai quei bei zaini abbastanza capienti, tipo da montagna, ma non troppo, quelli pieni di laccetti, si sa mai che ti deve attaccarci corde, piccozza e quant'altro ti serva a scalare, peccato io soffra di vertigini, ma vabbè...
Insomma questo zaino mi era compagno di viaggio!
Però un giorno, per un giorno mi abbandonò!
Andammo in vacanza a Cipro, e al momento di ritirare i bagagli, lui non c'era, allora vai con tutta la trafila per lo smarrimento dei bagagli, fortuna mia moglie mastica un po' di inglese, io masticavo improperi!
Poi una volta arrivati in albergo mi accorsi che c'erano cose che mi servivano, nello zaino, beh dormiamoci sopra!
Il giorno dopo, con mia grande gioia, mi fu riconsegnato!
Pensai allora fosse stato a causa dei lacci slacciati, e pensai di premunirmi al ritorno di allacciarli tutti!
Fummo costretti a ritornare dal viaggio in fretta e furia, ma all'aeroporto feci chiedere a mia moglie che non mi perdessero lo zaino un'altra volta!
Arriviamo a Milano, arrivano i bagagli, e cosa manca?
Si, proprio lui, il mio zaino!
Morale della favola, mi chiamarono dopo qualche giorno se potevo andare a ritirarlo a Venezia, pronto?
Voi me l'avete perso, voi me lo conegnate!
Alla fine lo zaino si era fatto un giro per l'Europa, beato lui, Larnaka-Oslo, Oslo- Venezia...
Fine!!!

I paesaggi del cuore

  I paesaggi del cuore ... eppure non conservo grandi ricordi di chi ci abitava, però quel luogo mi è rimasto nel cuore! Si usciva dalla ca...