Passai con lui quasi tutto quel giorno; mi avevano avvertito il mattino presto del suo aggravarsi, e mi precipitai in clinica, che il medico di guardia mi stava aspettando.
Non era molto esperto, penso, cercava quasi conferme in me sul da farsi.
Mi disse che probabilmente mio suocero aveva avuto un altro ictus, e che c'era l'urgenza di ricoverarlo!
Dopo varie discussioni riuscii a farlo portare nell'ospedale che mi era più comodo; " non so se riusciamo a trovargli posto", mi disse, e che è un albergo?
Arrivati, il medico che lo visitò confutò subito la ipotesi formulata, se avesse avuto un altro ictus, ci sarebbe rimasto secco!
Cercai conferme sul come organizzarmi, ma mi dissero subito che non avrebbe superato la notte!
Arrivati in stanza, restai lì con lui ad ascoltare il rumore che fa la vita quando se ne sta andando; quel suo respirare lento, come qualcosa che piano piano si sta sgonfiando!
Lo vidi quasi trasfigurarsi, cambiare colore della pelle, che da viva, assumeva ora sempre più il pallore della morte!
Il giorno dopo, quella sua unica nipotina, la luce dei suoi occhi, avrebbe compiuto due anni!