Pensiero di domenica

Di quella volta che, prese un sasso e lo lanciò in acqua, e lo vide planare, facendo uno due e tre saltelli a pelo d'acqua.

Meravigliato prese un altro sasso più piatto, e riprovò. I saltelli aumentarono a quattro, cinque e quasi sei! La noia svanì!

Positivo pensiero

Cerco,

perso in positivo

pensiero,

com'ero,

per capire come sono.

Rifletto,

immagine da specchio

riflesso,

perplesso dal tempo che,

di rughe ha segnato il mio viso,

deciso a invertire la rotta,

sette anni,

così è l'arco temporale,

due anni ancora,

poi,

vita nuova!

Cammino

 Oggi il sole è venuto

a bussare alla mia finestra,

dice"alzati",

andiamo,

riprendi il cammino,

io col mio calore ti scalderò!

Volsi lo sguardo,

e la schiena gli diedi,

allora lui con i suoi raggi,

sullo specchio si riflesse,

tanto da colpirmi gli occhi!

Ora cammino!

Celeste

 Di quel cielo che,

così celeste

non aveva veduto mai...

Di quell' azzurro mare,

e del profumo di salsedine,

sul corpo di lei...

Dei suoi capelli

spettinati dal vento,

e delle sue labbra da baciare...

Libro

 Il mio libro: verrà l'anno che

Dario Tessari 

Butterfly

 

Butterfly

Edoardo seduto alla sua finestra...
Guarda e sembra non vedere poi, ad un tratto, il suo sguardo si illumina...
Qualcosa fuori in giardino ha attirato la sua attenzione, un richiamo, e lui è un novello Ulisse in viaggio...
Un Ulisse in viaggio verso casa, attirato da quelle sirene che, verso casa non vogliono lasciarlo andare, e Edoardo si alza, attirato dal loro canto, e seguendolo, và verso la porta che da in giardino e se ne esce!
La porta lasciata aperta, tanto Edoardo non da mai problemi, lui se ne rimane tranquillo sulla sua sedia, davanti alla sua finestra, non c'è bisogno di controllare Edoardo e infatti in quel momento non c'è nessuno in giro che possa accorgersi di lui che, come incantato, apre la porta e se ne esce solo in giardino!
Dovete sapere che, non lontano dall'istituto, c'è un parco che viene gestito da una cooperativa sociale, che nel tempo hanno sistemato la zona creando un vivaio e una struttura dove ospitano delle farfalle, solo che, ogni tanto, qualcuna se ne vola via libera.
Qualche farfalla dal parco se ne scappa, e la prima tappa che fa' è dentro il giardino dell' istituto.
Ed Edoardo da queste leggiadre farfalle rimase incantato, le vide dalla sua finestra, e ammirato e curioso uscì a cercarle.
Né vide qualcuna che conosceva, e una che non aveva mai visto, ingenuamente la toccò, e portò le mani alla bocca per sentirne il gusto, Edoardo ripeté più volte quella operazione, senza conoscere le conseguenze a cui andava incontro!
Sì sentì strano, non tanto bene, ma nemmeno malissimo, poi iniziò a vomitare, e cadde svenuto a terra, poi cominciò a volare verso il cielo, inseguendo le farfalle, e poi più su seguendo gli uccelli in volo, e poi più su, ad incrociare gli aerei, e forse arrivò da Dio, e Edoardo era felice, molto felice, talmente tanto che, quando gli inservienti preoccupati, lo andarono a cercare, lo trovarono così, morto con un magnifico sorriso sulle labbra!

Mi allontano

Piano piano,

mi allontano dai pensieri,

quelli neri,

e mi immergo nei colori,

negli odori.

Lascio brandelli di stracci,

su spine,

dentro rovi, magari li ritrovi,

e intanto proseguo

e mi allontano da ciò che ero,

scoprendo ciò che sono!